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Mimmo Carratelli: “Cavani infinito, che rimonta!”

L’uruguagio sbaglia un rigore, poi firma una doppietta scacciacrisi

Il Matador con una “doppietta” in cinque minuti, e negli ultimi cinque della partita, salva il Napoli a Udine (2-2). Ultimo quarto d’ora infernale. Prima di acciuffare il pari, Cavani sbagliava un calcio di  rigore, il quarto su sei tiri dal dischetto. E, sull’ultimo tiro di Zuniga, Handanovic compiva un  autentico miracolo sventando la rapina azzurra. Il pareggio lascia Napoli e Udinese dietro alla Lazio  (terzo posto), ma ora a un solo punto dalla squadra romana. Il Napoli si è salvato in superiorità numerica (60’ espulso Fabbrini) prendendo il sopravvento sull’Udinese nell’ultima mezz’ora,  attaccando furiosamente e confusamente, ma con rabbia e con tanta volontà. I friulani si lamentano  di un arbitraggio “contrario”. Guidolin è stato espulso al 76’. Aveva provocato il direttore di gara  sul rigore concesso al Napoli. Pare che, dopo la parata di Handanovic, urlasse: “Dagliene un altro”.  Per un’ora l’Udinese, molto raccolta e con un centrocampo folto davanti alla difesa a tre, è stata  superiore. Sulle fasce, il Napoli era costretto sulla difensiva. Non c’erano Maggio e Lavezzi rimasti  a casa in non buone condizioni. Mazzarri teneva Hamsik in panchina. Pandev e Dzemaili giocavano  alle spalle di Cavani. Il Napoli non aveva gioco sulle fasce con Zuniga e Dossena risucchiati indietro. Pandev era il più vivace in avanti. Su Cavani la guardia ferrea di Danilo e Domizzi. La  squadra azzurra cercava di filtrare per vie centrali, ma non sembrava ben messa in campo. Era una squadra squilibrata che, attaccando, non inquadrava lo specchio della porta (11’ Cavani schiacciava  fuori una buona opportunità). Col Napoli troppo avanti, Di Natale giocava un pallone astuto per  Fabbrini a destra che Cannavaro non riusciva a chiudere. Sul cross basso di Fabbrini in area  arrivava indisturbato Pinzi a battere De Sanctis (28’). Nessun centrocampista azzurro era tornato  indietro ad ostacolare Pinzi. Un tiro, un gol. Il Napoli andava al tiro due volte (38’ Gargano, 42’ Dzemaili). Handanovic era sempre attento. Protendeva i pugni e respingeva. Otto conclusioni  del  Napoli (tre nello specchio della porta) contro l’unica conclusione dell’Udinese che però valeva il  gol di Pinzi. È sembrata una partita persa nella ripresa quando Di Natale ha raddoppiato (52’) e  Cavani falliva il calcio di rigore (74’). Sul gol di Di Natale, ancora una furiosa discesa a sinistra di  Pasquale che si lasciava indietro Zuniga. Sul cross, il colpo di testa di Pinzi (ma chi doveva  marcarlo? Dzemaili?) finiva sul palo. Sul rimbalzo, Di Natale insaccava da due passi. Era un Napoli  senza identità. Come dargli fiducia per recuperare due gol? Mazzarri azzeccava la prima mossa:  Hamsik per Gargano (54’). L’Udinese perdeva un uomo: seconda ammonizione per fallo su Campagnaro ed espulsione di Fabbrini (60’). I friulani contestavano vivacemente il secondo  “giallo” apparso troppo fiscale. In superiorità numerica, e con l’Udinese alle corde per le energie  già spese (aveva giocato giovedì contro l’Az Alkmaar), il Napoli assediava la squadra friulana che  si compattava tutta nella sua metà campo. Impossibile passare. Anche il Napoli era reduce dal mercoledì di Coppa e dalla battaglia di Londra. Non era mai veloce. Mazzarri rafforzava l’attacco con Vargas per Britos (64’). Ma quello azzurro era un assedio confuso. Usciva Di Natale per Floro  Flores (73’). Un minuto dopo, il Napoli sembrava proprio spacciato. Sul cross di Dossena, Domizzi toccava il pallone con le mani nel contrasto aereo con Cannavaro. Forse il difensore azzurro lo  spingeva. In ogni caso, l’arbitro decretava il rigore. Dal dischetto, Cavani si faceva parare il tiro  (74’). Sembrava proprio la fine. Ma il Matador usciva alla grande negli ultimi cinque minuti.  Dzemaili guadagnava una ennesima punizione dal limite e Cavani la trasformava con una traiettoria mirabile (80’). Più difficile del rigore, ma perfettamente riuscita. Si giocava ormai davanti all’area  dell’Udinese e il Matador non aveva ancora concluso il suo strepitoso finale. Sull’assist di  Dzemaili, spostato a sinistra, infilava il 2-2 tra palo e portiere (85’). Un tiro di rabbia e un pareggio acciuffato per i capelli. E all’89’ Handanovic annullava una gran conclusione di Zuniga salvando il  pari. La vittoria sarebbe stata troppo per il Napoli? Però che magnifico scippo sarebbe stato!

Fonte: Il Roma

La Redazione

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