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Minacce al Quarto, una foto inchioda gli ultrà

L’ipotesi: raid di «Teste Matte» il gruppo che fu coinvolto negli scontri alla discarica

Quegli slogan, a pochi minuti dalla fine della partita, pesano. C’è un fascicolo, per ora a carico di ignoti, sulle frasi contro i carabinieri e il pm Antonello Ardituro urlate sabato scorso a Pianura dagli spalti del campo di calcio «Simpatia». Segnalazioni e denunce sono arrivate ai carabinieri. Gli inquirenti partono da una foto, scattata al gruppetto di non più di una decina di giovani. Forse gente non del quartiere di Pianura, venuta da fuori per assistere all’incontro amichevole tra la squadra giovanile del Quarto e la prima squadra della Boys Pianurese, iscritta al campionato di prima categoria. Quasi un gemellaggio all’insegna della legalità, di cui il Quarto calcio si fa simbolo, come squadra sequestrata alla camorra e risorta per volontà del pm Ardituro che ha voluto come dirigente Luigi Cuomo, coordinatore nazionale dell’associazione antiracket Sos impresa.
Dice Vincenzo Nugnes, da due anni presidente della Boys Pianurese: «Quei cori ci hanno fatto male. Tutto era andato bene fino a pochi minuti dal termine. Una festa, con spettatori anche esponenti delle istituzioni territoriali. Sono stato molto vicino al progetto di Cuomo, che conosco da anni. Abbiamo voluto l’incontro, quasi a sottolineare che a Pianura è nata undici anni fa la prima associazione antiracket a Napoli».
Gli inquirenti indirizzano la loro attenzione al tenore delle ingiurie e alla foto scattata, che sembrerebbe associare il gruppetto sugli spalti alla galassia degli ultras del Napoli. Si avvicina la conclusione del processo nei confronti anche di esponenti delle Teste Matte, gli ultras nati nel 1987 originari dei Quartieri spagnoli, coinvolti nelle proteste violente del 2008 contro l’apertura della discarica a Pianura. Venti gli imputati, tra cui anche ultras che, secondo l’accusa, strumentalizzarono le proteste e furono autori delle più accese violenze. Da qui, secondo le prime letture degli inquirenti, la possibilità di una regia nei cori di sabato: qualche giovanotto amico degli imputati, o vicino al mondo ultras delle Teste matte, avrebbe sfogato i propri risentimenti contro il pm Ardituro, utilizzando l’occasione della partita a Pianura. Per ora solo un’ipotesi investigativa, dopo le prime testimonianze di chi alla partita c’era. L’arbitro ha fischiato la fine dell’incontro con qualche minuto d’anticipo, per evitare degenerazioni. Il Comitato regionale della Figc «stigmatizza l’accaduto» e «plaude al progetto legalità del Quarto», dando per scontato che i responsabili dei cori siano ultras di Pianura. Replica il presidente Nugnes: «Non erano di qui».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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