Clima delle grandi occasioni in quel di Dimaro: gli azzurri sono stati infatti accolti da grande entusiasmo ed affetto da parte dei tifosi, accorsi in numero abbastanza cospicuo, come di consueto nello spirito partenopeo. A sorpresa, tra i più acclamati risulta esserci Morgan De Sanctis. Il portiere, ormai prossimo all’addio, è apparso scuro in volto, con l’aria di chi sa di essere solo di passaggio, salvo poi sciogliersi dinanzi al grande attestato d’affetto di quelli che, per ora, risultano essere ancora i suoi supporters. Momenti d’emozione anche per i baby azzurri e, in particolare, per Gennaro Tutino, piccolo grande talento da Lago Patria nato nel 1996 ma già nel cuore dei tifosi partenopei per le grandi qualità espresse nel settore giovanile. Grandi acclamazioni, ovviamente, anche per il nuovo staff tecnico, capeggiato da Rafa Benitez. Per il mister spagnolo è il first time in Val Di Sole. Cambiano gli interpreti, i personaggi, ma molte prerogative restano intatte: come Santoro gli scorsi anni, quest’oggi il team manager De Matteis ha funto da capostipite alla comitiva azzurra, abbandonando per primo il pullman. Una tradizione che si ripete. Tra i calciatori, invece, il primo a calpestare il suolo di Dimaro è, logicamente, il capitano Paolo Cannavaro. La casa della SSC Napoli resterà lo Sport Hotel Rosatti, mentre lo staff tecnico, come ai tempi di Mazzarri e Frustalupi alloggerà in una dependance adiacente alla struttura. Passano gli anni, cambiano gli interpreti, ma le tradizioni e le ricorrenze azzurre restano intatte. Che siano pioniere di un nuovo anno pieno di gioie e soddisfazioni.
Dai nostri inviati a Dimaro Ciro Troise e Gilberto D’ Alessio
