NAPOLI – Il Napoli, quello delle gare col Manchester, con l’Inter e col Bayern, mette in mostra la sua argenteria, i suoi pezzi pregiati. Che, puntualmente, vanno ad arricchire il parterre delle Nazionali. C’è però un altro Napoli, quello della Scugnizzeria, che in pochi anni, ha costruito un altro impianto importante. E ha dato un contributo sostanziale a tutte quelle che sono le Under federali, dall’under 15 fino all’under 20.
Peppe Iuliano è stato l’antesignano, l’apripista. Stagione 2007-2008, sembra passato un secolo: eppure, sono in tanti a ricordarsela quella prima volta. Sui giornali finì poco inchiostro, in radio ed in tv furono spese poche parole: pochissime, se si considera il profluvio speso (più che meritatamente, intendiamoci) per Lorenzo Insigne, quando è approdato alla corte di Ciro Ferrera in Under 21.
Ed in quella stessa stagione, anche Schettino andò a rinforzare l’attacco dell’Under 15. Il protagonista di quei successi fu Peppe Santoro, che ha coordinato il vivaio azzurro fino a poche settimane fa.
Le convocazioni arrivarono un paio di mesi dopo il ritorno in Serie A, quando ancora non c’erano giocatori del Napoli che indossassero le maglie delle rispettive selezioni. Da lì, la crescita è stata esponenziale. Nella stagione successiva, Iuliano approda in Under 16, mentre Palma, Amico e Sgambato finiscono in Under 15. Stage, gare di qualificazioni per gli Europei di categoria e Tornei intercontinentali: i baby della cantera non si fanno mancare nulla.
Nel 2009, poi, l’intera ossatura dell’Under 16 è azzurra: Palma e Fornito a centrocampo, Allegra e Nicolao sulle corsie esterne. Tanti minuti messi in magazzino che oggi sono finiti direttamente in Primavera, con le prestazioni che sono sotto gli occhi di tutti. La stagione scorsa, mentre i seniores erano impegnati a conquistare il pass per la Champions, il vivaio si prendeva il suo record: ben sei i ragazzi prestati alle nazionali di categoria.
Un numero elevatissimo, se si considera che il bacino è molto più vasto e che i selezionatori pescano anche in realtà minori, comprese le squadre di Serie B e di Lega Pro. E se Peppe Santoro continuava a fregarsi le mani, c’è chi ha visto proiettati nell’azzurro della Nazionale il lavoro svolto negli anni. Perché Supino, Tutino e Romano in Under 15, Fornito, Allegra e Nicolao in Under 17 sono tutti giocatori passati tra le mani di Nicola Liguori, il tecnico degli Allievi Nazionali. E, dalla scorsa stagione, si è scardinato anche quel lucchetto che impediva l’approdo in Under-20. Prima Dumitru e poi Insigne sono stati protagonisti al Quattro Nazioni, la kermesse giovanile di categoria che attira il maggior numero di osservatori da tutta Europa.
In fondo al tunnel, c’è la stagione iniziata da qualche mese. E che ha già messo assistito ad un salto doppio, con tanto di avvitamento. Perché di Lorenzo Insigne già si sa tutto.
Però, nella Frattamaggiore degli Insigne, si sono tolti lo sfizio anche del secondo nazionale. Roberto, il classe ’94, il fratello minore, oltre a stupire in Primavera, è già pronto ad approdare in Under 18. E, con lui anche Emanuele Allegra, pronto ad infiammare la fascia destra anche con la camiseta della Nazionale.
L’impresa, però è di Gennaro Tutino, che con qualche partita con gli Allievi, è riuscito a farsi convocare, in pochissimi giorni, prima in Under 16 e poi in Under 17. L’unica nota stonata è ampiamente rimediabile: perché Romano sarà l’epigono dei nazionali per questo primo scorcio di stagione, non appena smaltirà l’infortunio e potrà rispondere alla chiamata dell’under 16.
Fonte: Marco Giordano per Il Domani dello Sport
La Redazione
S.D.
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