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Napoli, El Pipita Higuaìn lancia il Napoli al primo posto in solitaria per una notte!

Higuain e Callejon lanciano il Napoli in testa alla classifica: decisivo il loro uno-due negli ultimi venti minuti. Letale l’argentino, alla prima palla gol non perdona: il suo colpo da biliardo a metà ripresa è perfetto, destro precisissimo nell’angolino lontano. Una rete decisiva che sbroglia una partita complicata contro un’Atalanta molto tonica. Poi l’espulsione di Cigarini fa girare la gara in maniera definitiva verso il Napoli e Higuain si rende un’altra volta pericolosissimo chiamando alla super parata Consigli. La partita però gira a favore del Napoli soprattutto quando Benitez inserisce in campo Callejon e Hamsik, elementi determinanti, tenuti inizialmente fuori in vista del prossimo impegno di Champions League contro il Borussia Dortmund. Lo spagnolo realizza il raddoppio con un tiro preciso e lo slovacco fa girare la squadra. Una vittoria pesante che conferma il carattere e la mentalità vincente del gruppo di Benitez anche in una serata non brillantissima sotto il profilo del gioco. Azzurri spietati e concreti. Napoli in maglia mimetica e con sei novità iniziali rispetto alla trasferta di Verona con il Chievo. Contro l’Atalanta, turnover largo di Benitez in vista della Champions in considerazione degli ultimi impegni degli azzurri nelle nazionali: cambi in tutti i reparti. Innanzitutto non c’è Hamsik e la sua assenza ovviamente è pesante e si sente: lo slovacco è quello che fa girare il Napoli. Nel suo ruolo Pandev, il più pericoloso nel primo tempo con i due tiri più insidiosi (Consigli è super nella parata al 12′, il suo secondo tentativo al 25′ si perde fuori non di molto) ma con caratteristiche diverse e sicuramente meno uomo squadra rispetto a Marek. In attacco il punto di riferimento è Higuain che s’impegna molto nel lavoro di squadra. L’esterno sinistro è Mertens (poco incisivo) e Insigne viene spostato a destra, ruolo dove non può far male allo stesso modo in area di rigore e infatti si fa apprezzare come situazione migliore con un recupero decisivo sulla linea dei difensori. A centrocampo non c’è Behrami e anche la sua assenza si sente perché non c’è chi recupera il pallone velocemente e blocca a centrocampo le iniziative avversarie. Dzemaili infatti per caratteristiche è più portato a lanciarsi negli spazi e anzi davanti alla difesa commette qualche leggerezza di troppo. In difesa ben tre novità: l’esordio di capitan Cannavaro centrale, affidabile come sempre, e Mesto e Armero sulla fasce: unico superstite Albiol, lo spagnolo punto di riferimento nella difesa a quattro, attento e puntuale. Nel primo tempo il ritmo del Napoli si mantiene basso e anche se Inler distribuisce bene il gioco gli azzurri non incidono più di tanto perché c’è poca rapidità senza palla e la squadra non riesce a mantenersi corta, troppa distanza tra le linee. I movimenti dei quattro attaccanti sono quelli soliti, manca però la rifinitura giusta e la conseguente finalizzazione. E a centrocampo non c’è la solita barriera protettiva e così l’Atalanta riesce a proporsi per gli inserimenti centrali palla a terra o sulle fasce alla ricerca poi del guizzo decisivo di Denis, squadra ben coperta quella di Colantuono e sempre pronta a ripartire in maniera pulita. E infatti gli ospiti in maglia gialla nei primi 45 minuti arrivano almeno tre volte con pericolosità dalle parti di Reina, sempre bravissimo a neutralizzare ogni tentativo, sia dalla distanza di Cigarini che sotto misura del Tanque, due ex sempre particolarmente motivati al San Paolo. Ancora Denis apre i giochi nella ripresa, chiamando alla super parata Reina. Poi Insigne, spostato a sinistra (mossa effettuata a cinque minuti dal termine del primo tempo), dà una gran palla a Higuain che infiamma il San Paolo con un tentativo che si perde fuori non di molto. Il cambio di passo però si nota e con il passare dei minuti il Napoli prova a stringere l’Atalanta. Entra Callejon per Mertens e dopo qualche minuto protesta per un contatto dubbio in area di rigore. E dopo venti minuti entra Hamsik al posto di Pandev, autentica ovazione per lui del San Paolo. E c’è la svolta: prima Higuain, poi Callejon. E il Napoli vola in testa alla classifica.

Fonte: Il Mattino

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