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È un Napoli mondiale: già dieci azzurri hanno timbrato il passaporto per Brasile 2014 in attesa di Reina, Albiol e Callejon

Il Cristo Redentore è là che li aspetta. Pronto ad accoglierli. Ha le braccia larga, distese, enormi per accogliere tutti. Rio de Janeiro, il Corcovado. Settecentodieci metri d’altezza. Imponente, mette quasi soggezione. Da lassù dominerà il mondo e il mondiale. Brasile 2014, il pallone è ai suoi piedi. Gli azzurri sbarcheranno d’estate. Valigioni pieni di sogni, l’entusiasmo d’esserci arrivati e Napoli che li accompagna. La passione è senza frontiere. Però ha un colore, e la nazionale è azzurra in tutti i sensi. Tifo doppio da Napoli. Si trepiderà per quelli di Prandelli e i napoletani. Una festa. Più che il “Pan di zucchero” ci sarà il cuore nello zucchero.

FACCIAMO TREDICI  – Stagione extralarge, non finirà mai. Dal “Sao Paolo” di Fuorigrotta al “MaracaNapoli”. Futbol Bailado. Samba mista a tarantella, balla e canta Napoli. Dieci gli azzurri già qualificati per i mondiali e qualche altro sta arrivando: aspetta solo che l’aritmetica del campo timbri il passaporto. Una squadra intera e anche più. Napoli mondiale come mai. Un record. L’ultimo vanto di un progetto ormai sempre più internazionale. Brasile azzurro-oro. Saranno tredici (probabilmente) i napoletani convocati. Storie, attese, pronostici, tutto è azzurro, tutto è già cominciato. C’è chi parte per vincere e chi va per far più gol di tutti. E poi ci sono i campioni in carica, la sorpresa annunciata, quelli che possono stupire e gli altri che certamente lo faranno. Napoli a Rio de Janeiro. E a Belo Horizonte, Brasilia, Curitiba, Fortaleza, Porto Alegre, Recife e ovunque ci sia un pallone che rotoli. Sperando davvero che l’urna non preveda derby: sennò sofferenza e tifo a metà.

Il cuore in esclusiva è solo per Insigne e Maggio. La nazioNapoli sono loro. Due certezze di Prandelli. Lo scugnizzo doc e quello ormai adottato. Il genietto coi piedi brasiliani e l’esterno che la fascia la fa alla…brasiliana. All’attacco. “Napoli o globo”. Quanti ne sono. Insigne uno, Maggio due, Mertens Dries: l’ultimo a far festa però primo nel girone col suo Belgio. Bruxelles in piazza fino a notte. Vittoria in Croazia e qualificazione dodici anni dopo la Corea nel 2002. Belgio talentuoso come poche altre nazionali. Mignolet, Kompani, Vertonghen, Fellaini, Hazard, Witsel e appunto lui, Mertens il napoletano, l’uomo in più del Ct Wilmots, sistemato tra campo e panchina, esterno per tutti e due i lati: un’ala da far volare spinto dal calore azzurro.

VENGO ANCH’IO – Brasile eccoli. Per vincere. Fernandez ed Higuain pronti, all’imbarco. Testa e soprattutto corazòn. Per gli argentini è una missione, è il sogno di una vita intera, una possibilità unica: alzare la Coppa in Brasile, il paese rivale. Il Pipita è il bomber di una squadra di fenomeni. L’Argentina in attacco ha il meglio che si può desiderare: el D10 del calcio l’ha già avuto, ora ha il Messi…a. Sabella si sfrega le mani. Higuain e Fernandez sono dentro l’area: fare e non prendere gol.

Brasiile 2014, l’appuntamento. Il pallone rotola in quella direzione dal Sudafrica. Lì dove ci fu anche Marek Hamsik, già eliminato. Tiferà per i compagni. Zuniga e Armero frecce della Colombia appena qualificata. Tre a tre col Cile di Vargas. Lo stadio di Barranquilla una meraviglia. Tutto vestito di giallo. Partita pazzesca. Era tre reti sotto. Poi l’inizio della rimonta, due rigori di Falcao e il pareggio che vale come una vittoria. I “cafeteros” in Brasile: caffè napoletano buono per tutte le ore. La precisione è altro, è svizzera. Come la forza di Inler, Dzemaili e Behrami. Hanno già fatto il biglietto per Rio. Due a uno in Albania. Si parte. Svizzera prima nel girone, Spagna al mondo. I campioni sono loro, i detentori di tutto. In attesa solo del pass. Tiki taka napoletano. L’azzurro è anche tra le furie rosse. Pepe Reina una sicurezza tra Casillas e Victor Valdes, Albiol ci sarà, Callejon ci spera. Sarebbe il quattrordicesimo azzurro. Una squadra intera. Titolari e tre riserve. Napoli è mondiale.

Fonte: Il Corriere dello Sport

La Redazione

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