Squadra imprevedibile, dalle mille risorse, capace di cadere e rialzarsi nel giro di pochi giorni, questo è il Napoli di Mazzarri. Tutti sono convinti che con il Bayern Monaco si vedrà in campo un’altra squadra, motivata al punto giusto, protesa a stupire ed a cercare l’impresa. Lo sanno anche gli avversari che poco si fidano del passo falso interno degli azzurri. Ieri, infatti, Rummenigge, Heynckes, Lahm e Nerlinger si sono trovati d’accordo nell’affermare che il Napoli è «una squadra atipica rispetto al panorama calcistico italiano, che attacca e propone gioco e che si avvale della spinta del proprio pubblico». Non si fidano quelli del Bayern Monaco ed hanno le loro ragioni. Stanno spiando il Napoli dalla partita con il Manchester City. C’era un loro osservatore a Verona con il Chievo, poi in casa con Fiorentina e Villarreal, a Milano con l’Inter ed infine con il Parma. Relazioni prudenti, dicono. Le « spie » di Rummenigge ed Heynckes hanno scoperto che i ragazzi di Mazzarri sono capaci di trasformazioni improvvise, di metamorfosi inimmaginabili, per cui non se la sono sentita di tracciare un identikit preciso dell’attuale stato di salute dei partenopei. Visto con il Parma, il Napoli non prometterebbe granchè di buono. Ma visti i precedenti, ci sarebbe poco di cui fidarsi.
LE TRASFORMAZIONI – Non è la prima volta che durante la gestione Mazzarri, il Napoli riesce a cambiare marcia quando nessuno se l’aspetta. Come se scattasse una molla interna che va ad agire su gambe e testa di ogni singolo calciatore fino a produrre un effetto sorprendente. Il primo episodio significativo si verificò ad aprile del 2009. Il Napoli inciampò a Fuorigrotta un paio di volte e proprio sul rettilineo finale: la prima con la Fiorentina (1-3) e la seconda proprio con il Parma (2-3). In entrambe le occasioni ebbe la forza di reagire. Pareggiando in casa del Milan (1-1) e poi superando la Juventus al San Paolo ( 3- 1). Ancora più evidente il colpo di coda dopo il ko con gli emiliani: vittoria sul campo del Bari che non perdeva da un bel po’.
Lo scorso campionato, poi, in Europa League si sono verificate le impennate più clamorose: l’exploit di Cesena e la rimonta in casa della Steaua ( 3- 3) dopo lo scivolone interno con il Chievo (1-3). Ed ancora, il pari in Olanda con l’Utrecht ( 3-3) dopo la batosta di Udine (3-1).
Ma il trend si è ripetuto anche quest’anno. Dopo l’ennesimo passo falso con i veneti sponda Chievo, ecco la brillante prestazione al cospetto di Pepito Rossi e Nilmar, le stelle del Villarreal. Insomma, una squadra che riesce a dimenticare in fretta e ad esaltarsi, specie sotto i riflettori europei. Come accadde a Manchester. Tutti davano per spacciati Cavani e soci alla vigilia, tranne poi esaltarne doti caratteriali, tecniche ed atletiche al termine del confronto con i giganti del City.
SPOGLIATOIO SENSIBILE – Il segreto c’è e tanto segreto non è. Il Napoli è formato da calciatori giovani ed affamati di gloria. Soprattutto sensibili. Loro per primi sanno di aver toppato con il Parma. L’hanno manifestato via web Hamsik, Gargano, Lavezzi. Ma loro per primi sono intenzionati a rendere la vita dura al Bayern, a cercare il riscatto immediato, a sorprendere con effetti speciali. Per quello, il pubblico del San Paolo non ha manifestato il proprio disappunto dopo lo scivolone di sabato notte. I tifosi sanno che il Napoli anche in soli tre giorni può tornare ad essere il vero Napoli, quello di Manchester o di San Siro. E per loro non sarà una sorpresa. Contarci è il minimo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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