La ricreazione è finita: cinquanta giorni coccolandosi, nell’immaginario, la coppa Italia, trascinata con sé, da ognuno, in spiaggia o in crociera, in aereo o passeggiando, in quel dolce oziare in cui è stato piacevole ripensare all’Olimpico. Ma il lavoro mobilita gli uomini e alle tredici appuntamento a tavola, per ripartire con un brindisi (d’acqua minerale) e riprendersi il Napoli: si parte, corsetta e test, poi il discorsetto di Mazzarri e la notte prima dell’esame di Dimaro, due settimane circa a perdersi tra campi e boschi, a ricaricare i polmoni per lanciarsi in nove mesi da vivere tutto d’un fiato.
L’ELENCO – Venticinque convocati, senza Cavani, De Sanctis e Maggio (il primo impegnato con la propria nazionale alle Olimpiadi, gli altri due in vacanza adesso dopo le fatiche agli Europei); con tre baby del ’94 (il portiere Crispino, gli attaccanti Novothny e Fornito); con qualcuno che avrà comunque la valigia sull’uscio (Dumitru, per il quale si sta cercando una sistemazione in B e Bariti che arrivato dal Vicenza andrà a far esperienza probabilmente a Pescara; Santana che ha una serie di estimatori non ancora ufficialmente usciti allo scoperto); con il ventiseiesimo, il ventenne Dezi, che resterà solo una settimana, il tempo necessario per farsi trovare già sufficientemente preparato dal Barletta, che lo accoglierà nel proprio ritiro a partire dal diciassette luglio.
INTERROGATIVO – Ma Grava che fa? Il più longevo in organico (la sua prima partita, nel gennaio del 2005 e da quel giorno otto stagioni in azzurro) stamani sarà a Castelvolturno e dialogherà con Mazzarri, poi parlerà con Bigon e si confronterà al telefono con De Laurentiis: si deciderà all’istante, cercando un punto d’incontro per favorire la riconferma d’un uomo che ha un suo ruolo specifico all’interno dello spogliatoio. Ma prima sarà inevitabile il confronto non tanto (e non principalmente) sugli aspetti economici.
IL RITORNO – E’ un ritiro dal sapore particolarissimo per Marco Donadel, che si ripresenta nel Napoli dopo un anno terrificante, caratterizzato da una serie di incidenti e da un intervento chirurgico che a marzo lo ha messo definitivamente ko: il mediano riparte da zero minuti in campionato, da diciotto minuti in coppa Italia (con il Cesena) e dal desiderio di riprendersi il terreno perduto, cercando di dimostrare di poter essere realmente utile alla squadra come interditore.
GLI ASSENTI – Rinaudo non c’è, ma la sua non è un’esclusione, né tantomeno il principio di un braccio di ferro: Bigon sta trattando la cessione del difensore – l’anno scorso in prestito al Novara – in Italia e all’estero. Il Napoli ed il centrale palermitano hanno deciso di comune accordo d’evitare una trasferta che potrebbe essere superflua: Rinaudo si allenerà a casa, come ha fatto in questi giorni, ed attenderà gli eventuali sviluppi di un mercato che per lui rimane apertissimo.
PROGRAMMA – Oggi si comincia a Castelvolturno, domattina partenza in aereo per Verona e poi trasferimento a Dimaro, dove nel pomeriggio comincerà il ritiro: tre le amichevoli previste, una di lusso con il Bayern Monaco (il 20 luglio) con incasso devoluto a favore delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto; il 23 si chiude con il test contro il Grosseto, e poi due giorni di vacanza. Il rientro a Castelvolturno dovrebbe avvenire il 27, le sfide con Bayer Leverkusen e Bordeaux e poi s’avvertirà nell’aria profumo di Pechino, dove il Napoli dovrebbe atterrare il 3 agosto: prima un’amichevole (o un triangolare) a Shanghai e a seguire la Supercoppa l’11 agosto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
