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Napoli, quattro giorni cruciali tra l’Italia e l’Europa

Contro il Dnipro possibile un turn over ragionato

Da domani a giovedì, quattro giorni di grande concentrazione per gli uomini di Mazzarri che dovranno cercare di fare l’en plein in due sfide di grande importanza: la prima, con il Torino, per affogare la delusione per la seconda sconfitta in campionato e restare in corsa per i primi due posti della classifica; la seconda, con gli ucraini della Dnipro, per sperare di strappare sul filo di lana una qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Sono le quattro giornate di un Napoli che non ha certo demeritato finora ma che vorrebbe riconquistare l’etichetta di protagonista sia in Italia che in Europa. Negli ultimi tempi qualcosa si è inceppato nei meccanismi e nelle gambe dei calciatori. Complici anche un paio di assenze di rilievo (Cavani e Zuniga), nonché lo scadimento di forma di qualche altro (Pandev e Maggio), la formazione di Mazzarri non è stata più spumeggiante come in avvio di campionato. Può capitare, poteva essere messo anche in preventivo visto il susseguirsi di impegni ma ora il programma prevede un doppio turno casalingo che il Napoli dovrà cercare in tutti i modi a sfruttare.

Le Quattro Giornate – Quattro giornate da vivere con grande intensità e grande cameratismo. Il campionato indica ancora gli azzurri tra gli inseguitori più accreditati della Juventus ed in alternativa, tra i pretendenti al secondo posto che equivale l’accesso diretto in Champions League, traguardo peraltro altrettanto ragguardevole; ma a patto che si ritrovi continuità di rendimento e di risultati. Da Bergamo la squadra è tornata a mani vuote ma non ridimensionata. Deve solo trovare quella determinazione negli ultimi venti metri che la presenza di Cavani già garantisce. Ma dovrà ritrovare anche quello smalto che in avvio di stagione era diventato la caratteristica principale degli azzurri. Per esprimersi a certi livelli, il Napoli deve girare sempre al massimo e nel suo insieme. Se vengono meno un paio di pedine, ed i ricambi non sono di pari livello, cominciano ad emergere le sofferenze. Intanto l’ottobre nero dovrebbe essere alle spalle e c’è da attendersi un novembre meno tribolato ed un pò più fortunato.  Mazzarri ed il preparatore atletico Pondrelli avranno sicuramente fatto il punto della situazione ed esaminato il perchè della ridotta esplosività di alcuni elementi. Un po’ di stanchezza per i tanti impegni? Flessione prevista dopo una partenza lanciata? Con il Torino ci vuole il Napoli migliore per continuare la striscia positiva tra le mura amiche. Un Napoli che sappia cambiare marcia in corsa ed essere letale negli ultimi metri. Il rientro di Cavani è già rassicurante ma non basta se il resto della squadra non opererà con altrettanta celerità. Ed il possesso palla a poco serve se non viene sfruttato con verticalizzazioni improvvise ed un minimo di imprevedibilità.

DOPPIO EN PLEIN – Intanto il ritorno nello stadio amico dovrebbe quantomeno trasmettere sicurezza nell’offendere così come nel proteggere la propria porta. Il Napoli non fallisce un colpo a Fuorigrotta dal mese di aprile. E proprio quest’anno è riuscito a smentire un vecchio detto, vincendo due volte al San Paolo consecutivamente: con la Fiorentina ed il Parma. Anzi se si considera la vittoria con l’Aik Solna, le vittorie di fila in casa sono state tre in meno di venti giorni: dal 2 al 20 settembre, forse il periodo migliore per gli azzurri, nove gol in tre gare e solo due al passivo.

L’UNA TIRA L’ALTRA – Un’eventuale successo sul Torino darebbe morale e forza per affrontare gli ucraini con lo spirito giusto giovedì sera. Il Napoli intende ancora dire la sua in Europa League, a patto che superi il Dnipropetrovsk, poi il Psv, entrambe in casa, ed infine vada a vincere in Svezia con il Solna. La qualificazione rimane comunque possibile ed è difficile pensare che stavolta Mazzarri rivolti la formazione quanto piuttosto mediti per un turn over più razionale. Ma il primo ostacolo sarà battere il Toro, poi si penserà alla seconda sfida che chiude le quattro giornate di Napoli.

Fonte: Corriere dello Sport
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