Quando si parla di Udinese per anni si è pensato ad un nome solo: Antonio Di Natale.
Il centravanti napoletano ha rappresentato la bandiera dei friulani per moltissimi anni ma quello che pochi sanno è che Di Natale ha giocato anche per un anno in una squadra vicino Bologna: l’Iperzola. Il giocatore, in un’intervista all’edizione odierna di Qs, ricorda ancora con nostalgia quegli anni con Marino Perani, un allenatore che ha lasciato dei bei ricordi in Di Natale: “Era una bravissima persona. Poi mi ha dato tanti consigli utili per la mia carriera. Mi fece capire che un attaccante deve pensare a fare gol, ma anche a sacrificarsi quando non ha la palla”.
Con Bologna Di Natale ha sempre avuto un bel rapporto sia come città che come goal realizzati:“A me è sempre piaciuto giocare al Dall’Ara, dove erano passati grandi campioni. E mi fermavo sempre in città a mangiare i tortellini, quando dovevo passare dal mio procuratore che stava a Forlì”.
Di Natale parla anche dell’Udinese di adesso: “Ci sono tanti giovani, tranne il capitano Danilo, e con i giovani ci vuole pazienza. La rosa a disposizione di Oddo rimane comunque di primissima qualità”. Sul Bologna e Verdi Di Natale è netto:“E’ una squadra ricca di giovani di talento e con qualche pedina esperta, allenata da un ottimo tecnico come Donadoni. Con Destro, Verdi e Di Francesco la squadra può crescere. Verdi a Bologna può diventare più forte e un giorno fare il salto di qualità per una grande squadra, è un discorso che riguarda anche Di Francesco, che mi ha impressionato, e Destro. In certi casi la fretta può far commettere errori”.
Le battute finali sono riservate all’erede di Di Natale: “Quello che mi somiglia di più è Insigne, anche io all’inizio giocavo esterno nel 4-3-3, lo sento vicino”.
