«Facciamo uno scherzo di Carnevale al Chelsea». Recita così l’ironico invito proposto da Dario Tofano per l’aperitivo di questa sera allo Smove, uno dei primi baretti di Chiaia dove per l’occasione, oltre al solito appuntamento dance, i fedelissimi di Nika Del Barone potranno dividersi tra la partita prima e la festa di Carnevale poi, in perfetto stile di martedì grasso. Tutti pronti a tifare Napoli anche al Seventy, dove Corrado Cafaggi, oltre a garantire la diretta del match per i suoi numerosi habitué, ha già messo in cantiere dei mega aperitivi ideati per l’occasione sulla base della nuova carta dei vini del locale, con dancing a seguire sulle note di Gianni Sciorio.
L’evento sportivo, insomma, batte a tavolino quello tradizionale, tant’è che molti locali hanno preferito anticipare le feste in maschera a ieri sera, come nel caso del Ferrigni 35 e del Live, il ristorante diretto da Antonio Salmieri dove da questa mattina campeggia un simpatico avviso per i clienti che dice: «Chiuso per Champions, forza Napoli!». Se non puoi combatterli, verrebbe da dire, fatteli amici. Ed ecco allora che molti ristoranti del Lungomare Caracciolo si sono attrezzati per garantire la visione della partita al maggior numero possibile di avventori. È il caso ad esempio del Vanilla Cafè, dove i titolari hanno provveduto ad installare due maxischermi collegati al satellite per seguire minuto per minuto le azioni dei calciatori del Napoli, come a bordo campo, mentre chi non ha lo spazio per iniziative simili ha provveduto comunque a sintonizzare quantomeno un televisore sul canale del match. Ha pensato in grande invece Carlotta De Caro, che ha trasformato il suo ristorante di via Partenope nello «Stadio Rossopomodoro», con tanto di «tribuna» da sessanta posti con maxischermo al piano inferiore e «curva A» e «curva B» al piano superiore con due televisori da 40 pollici. Il menù Champions, da gustare immersi tra i gadget del Napoli, prevede invece antipasto, pizza a volontà e bibita a sedici euro. Apertura straordinaria invece per il ristorante posillipino di Bruscolotti, il «10 maggio 87», che, nonostante il previsto giorno di chiusura, aspetterà con televisore sintonizzato gli appassionati storici che spesso vi si ritrovano, un caso quasi unico se si considera che quasi tutti gli altri ristoranti e pizzerie della città hanno alzato bandiera bianca, davanti alla febbre da Champions.
Al Centro Storico, a Chiaia, al Vomero, a Fuorigrotta, nell’area vesuviana e in penisola sorrentina, infatti, i più resteranno chiusi, anche perché pochissimi sono i gestori che hanno in dotazione i maxischermi e l’abbonamento alla pay tv per offrire agli avventori la partita come piatto forte della serata. È il caso, a Bagnoli, della Rotonda Belvedere, dove è prevista una cena spettacolo su prenotazione con tanto di chiacchiere e sanguinaccio condita da live show e partita, come dire un colpo al cerchio ed uno alla botte per non scontentare nessuno. Da quando del resto la squadra azzurra partecipa alla manifestazione europea più prestigiosa la mania della partita con amici e familiari ha contagiato tutti, e agli imprenditori non è rimasto altro da fare che adeguarsi. Basti ricordare i dati di studio effettuato dalla Confesercenti nei giorni precedenti alle gare, secondo il quale i pubblici esercizi patiscono puntualmente in questi casi un calo del fatturato pari al 20-30%, con punte addirittura del 50 per cento.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
