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«Noi in coda, ticket ad altri» Scattano le prime denunce

Un gruppo di giovani si reca stamane in Questura per presentare l’esposto

Rabbia e delusione. Sono i sentimenti che sono esplosi ieri mattina in chi aveva sperato di portarsi a casa i preziosi biglietti della partita che il Napoli dovrà giocare a Londra, contro il Chelsea, per la qualificazione ai quarti di finale della Champions League. Speranza vana. Perché non tutto è filato liscio come sembra, ventiquattr’ore fa, al botteghino del San Paolo.
La prevendita ha avuto un finale amaro per una ventina di ragazzi residenti al Vomero: «Alla fine – racconta Ennio C., studente universitario a Farmacia con una passione sfegatata per il Napoli – abbiamo dovuto arrenderci di fronte alla prevaricazione e all’abuso commesso dalle solite brutte facce che circolano in occasione della messa in vendita dei biglietti». Non va sottovalutata, la denuncia di questo gruppo di tifosi, i quali ora sfogano la loro rabbia anche su Facebook, raccontando quello che hanno vissuto ieri mattina a Fuorigrotta.
Ma che cosa è successo? «In previsione della ressa che ci sarebbe stata all’apertura del botteghino – racconta Ennio – insieme con un gruppo di amici abbiamo deciso di passare la notte davanti gli ingressi del San Paolo. Eravamo poco più di un centinaio a quell’ora, dunque ci siamo messi in fila in attesa dell’orario di apertura». Ma le speranze si sono subito dissolte. Già dopo l’alba la folla si era fatta straripante. Moltissime persone, tutte diligentemente in fila, e qualche faccia poco raccomandabile: ma era solo il preludio di ciò che di lì a poco si sarebbe poi verificato. La ressa, la solita ressa che rende forti i teppisti e che neutralizza le persone perbene (tante), l’ha fatta ancora da protagonista ieri a Fuorigrotta.
«All’apertura del botteghino – prosegue la testimonianza del ragazzo vomerese – ci siamo visti pressare su un lato da una trentina di uomini che erano appena arrivati. Conclusione: siamo stati scavalcati da chi veniva dopo di noi, e alla fine siamo rimasti senza biglietto». Un’ingiustizia. La solita ingiustizia figlia della legge del più forte, che in questa città impera purtroppo anche quando si parla di una competizione sportiva. Ma non è tutto: perché, stando sempre alla testimonianza di questo gruppo di giovani più che mai decisi, stamattina, a formalizzare una denuncia contro ignoti alle forze dell’ordine, si sarebbero verificate altre irregolarità all’esterno del San Paolo.
«Abbiamo visto alcuni tifosi – conclude Ennio C. – andarsene impugnando decine di biglietti. Com’è possibile, se a ciascun acquirente viene data la possibilità di comprare solo esibendo il proprio documento di identità?». Il giovane non sa dire se si trattasse di bagarini o di altro. Fatto sta che è pronto, insieme con gli altri sfortunati protagonisti di una lunga notte di inutili attese, a mettere nero su bianco, sporgendo regolare denuncia.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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