Ai microfoni di Radio KissKiss Napoli, nel corso del programma Radio Goal, è intervenuto Paolo Chiariello, giornalista Sky impegnato nella vicenda “calcio malato”. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it: “La novità è nei numeri di questa inchiesta che si tratta di un ennesimo step a cui seguiranno altre inchieste. Parliamo di evasione e di elusione fiscale nel nostro Paese e a livello internazionale. Le Società indagate hanno collaborato con la Finanza rilasciando i contratti dei giocatori, tra questi alcuni anche importanti, ma c’è trasparenza da parte loro. Sul loro conto la procura di Napoli ipotizza reati seri: associazione a delinquere, riciclaggio, e potrei andare ancora avanti. Voglio specificare però che le persone indagate non sono imputate, la Procura valuterà tutti gli elementi e per alcuni potrà anche trattarsi di un abbaglio. E’ una inchiesta penale e non sportiva, alla quale è stata data il nome di operazione “calcio malato”; un normale controllo da cui ci si augura non emerga nulla di negativo per il nostro calcio. Questa inchiesta nasce da un altro filone, i magistrati ci sono quasi inciampati: si è partiti da controlli sul contratto di Lavezzi, da lì poi si è esteso anche ad altri, ma preciso che i calciatori non hanno nulla a che vedere con le elusioni fiscali. Se poi si dovesse dimostrare che le Società hanno un comportamento commissivo ed omissivo, ben venga allora l’intervento della Magistratura, ma al momento non c’è ombra di questo. I contratti verranno portati ai magistrati napoletani che li analizzeranno, ma ci sarà anche una collaborazione a livello internazionale, non è un’inchiesta facile e nemmeno veloce, ma non partiamo col criminalizzare questa parentesi sul calcio”.
La Redazione
D.P.
