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Palermo-Inter 4-3: Un grande Palermo stende l’Inter

Si gioca al “Renzo Barbera” il posticipo tra il Palermo e l’Inter in uno stadio che non registra il tutto esaurito. I padroni di casa, allenati dal tecnico esordiente in serie A Davis Mangia, schierano un 4-3-1-2 con Ilicic alle spalle di Miccoli ed Hernandez. I nerazzurri di Gasperini giocano con il 3-4-3 e c’è la sorpresa di Sneijder in panchina e l’esordio dal primo minuto di Zarate e Forlan. Inizio che vede un Palermo in grande pressione sulla squadra di Gasperini, il giocatore più in palla è Miccoli che svaria su tutto il fronte d’attacco, allargandosi spesso sulla sinistra, per non dare punti di riferimento a Lucio e  Jonathan e da una palla recuperata dal “furetto” pugliese a Zarate nasce una delle prime occasioni per i rosanero: cross del salentino per Hernandez che di testa impensierisce Julio Cesar. La partita è sempre nelle mani dei rosanero, che fanno un pressing asfissiante sui portatori di palla dell’Inter, che per mezz’ora non riesce a creare problemi alla difesa dei siciliani. Al primo attacco nerazzurro arriva l’inaspettato vantaggio, Stankovic raccoglie una respinta della difesa palermitana sugli sviluppi di un corner di Zarate, calcia dalla distanza e Milito corregge in rete. Questo vantaggio demoralizza il Palermo che non riesce a reagire nella maniera giusta. Ad inizio ripresa i siciliani arrivano al pareggio, bel passaggio filtrante del nuovo entrato Acquah per Miccoli, che brucia sullo scatto Lucio e batte Julio Cesar. Gara ricca di emozioni, infatti, l’Inter reclama per un rigore nettissimo, per fallo di mano di Migliacco su tiro di Milito, dall’angolo successivo nasce il penalty per i nerazzurri per fallo di Acquah su Cambiasso e il rigore viene trasformato dall’attaccante argentino. Bisogna sottolineare che sull’episodio del fallo di mani di Migliaccio c’era anche l’espulsione. Il Palermo dopo l’1-2 non si demoralizza e riporta dopo pochi minuti il match sul 2-2; Ilicic lancia Miccoli in area che serve Hernandez. L’uruguagio davanti a Julio Cesar non basta ed esplode il “Barbera”. L’Inter concede molti spazi ai rosanero, contropiede di Hernandez che passa un bel pallone per Ilicic ma lo sloveno si fa ipnotizzare da Julio Cesar. La gara non conosce pause e il più pericoloso è Miccoli che su punizione crea non pochi grattacapi a Julio Cesar. Il finale è, però, ricco di grandi emozioni, a cinque minuti dalla fine una splendida punizione di Miccoli a giro batte un non perfetto Julio Cesar. All’88’ arriva il 4-2 con Pinilla che con una staffilata da venti metri “incenerisce” Julio Cesar che giudica la traiettoria  della palla non in maniera perfetta. Nei minuti di recupero l’Inter si porta sul 4-3 con uno splendido passaggio di Sneijider per Forlan che batte Tzorvas. Al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi rosanero che non si aspettavano una prova così convincente dei loro beniamini. Hanno mostrato una grinta enorme e attuato un pressing asfissinate. Per l’Inter tanti errori in difesa e soprattutto l’esordio di Zarate è stato molto deludente, viste le tante aspettative sul trequartista argentino.

Alessandro Sacco

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