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Pandev il Magnifico, il Napoli cala l’asso di coppa

Stavolta l’uomo delle coppe, Goran Pandev, allo stadio Olimpico di Pechino ci sarà e vuole gustarsi l’emozione fino in fondo, da grande protagonista del nuovo Napoli. Due finali di Supercoppa qui non le ha giocate, quella del 2009 che la Lazio vinse 2-1 sull’Inter e quella dell’agosto scorso persa dall’Inter contro il Milan, perché ai margini del gruppo biancoceleste e poi di quello nerazzurro. Stavolta è nella spedizione cinese e vuole lasciare il segno come sa fare nelle sfide che contano.
Già, perché Pandev è l’uomo delle finali. La Supercoppa 2010 vinta al «Meazza» con l’Inter divenne in discesa per il suo gol dell’1-1 dopo il vantaggio giallorosso, poi la doppietta di Etò’o. Un gol pesantissimo lo segnò ad Abu Dhabi nel 2010, anno d’oro con l’Inter di Mourinho, finale di coppa del Mondo per Club. Determinante fu a maggio scorso all’Olimpico di Roma con l’assist ad Hamsik per il 2-0 del Napoli alla Juve nella finale di coppa Italia. E ora un gol decisivo lo prenota col Napoli, lui che in questo precampionato è stato il bomber con sette reti in sei gare e non ha fatto rimpiangere Lavezzi.
Col Braga la doppietta per consacrare il suo ruolo nel nuovo Napoli: è un leader e in partite come quella di sabato contro la Juve servono leader come lui, attaccanti freddi e senza paura. L’uomo delle Coppe, Pandev, quello dal palmares più ricco nel gruppo di Mazzarri che lo ha fortemente voluto anche per questo, per la sua grande esperienza ad alti livelli. Con l’Inter ha vinto la Champions. Di coppe Italia ne ha alzate quattro ma per lui quella con il Napoli ha un sapore particolare. Si è immamorato di Napoli, del progetto De Laurentiis e della metodologia di Mazzarri, che l’ha rigenerato e fatto tornare ai livelli di un tempo, anzi meglio perché grazie alla cura Pondrelli fisicamente è tirato a lucido come non mai. Goran il terzo tenore, anzi in attesa che rientri Cavani per la finale con la Juve ha scalato posizioni: è diventato il secondo tenore dopo Hamsik o probabilmente addirittura il primo del nuovo Napoli. «Uno spettacolo vederlo giocare così», ha commentato Mazzarri dopo la vittoria sul Braga.
Riscattato per 7.5 milioni dall’Inter, il primo vero acquisto, quello più importante finora, che non fa rimpiangere Lavezzi. Caratteristiche diverse ma apporto simile, anzi èer gol quello di Pandev fin qui è stato superiore ed è anche su questo che fa leva lo staff tecnico del Napoli, compreso il ds Bigon. Il macedone domani mattina sarà qui a Pechino, a guidare il gruppo azzurro per cercare di aggiungere un altro successo alla carriera. Vuole stregare i cinesi con qualche colpo magico. E poi c’è il Matador che formerà un tandem da paura con Pandev, tutti e due contro la Juve hanno sempre una carica particolare. L’uruguaiano segnò una tripletta due anni fa al San Paolo e ha dato il la con il gol su rigore alla vittoria in coppa Italia, Pandev una doppietta nel campionato scorso, la partita del 3-3, i suoi primi gol in maglia azzurra. E il macedone alla Juve di scherzi ne ha fatti anche con l’Inter: ora è pronto a fare un altro sgarbo ai rivali di sempre. A Pechino Pandev prenderà le misure, il tempo di ambientarsi, il primo allenamento e poi sabato vorrà essere al massimo: un gol allo stadio Olimpico lo ha messo già in cantiere.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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