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Paolo Cannavaro: “La spinta dei sessantamila sarà determinante”

Più che di Balotelli ed Aguero, Paolo Cannavaro teme Dzeco, il nazionale bosniaco che guida l’attacco atomico del Manchester City: « Con tutto il rispetto per gli altri, Dzeko è l’unico giocatore che toglierei volentieri a Mancini. Possiede un fisico imponente ed ha la capacità di andare a cercare la giocata giusta in qualsiasi zona del campo. All’andata ci procurò non pochi problemi. Eppure riuscimmo a limitarne la pericolosità con l’aiuto di tutti, non solo dei compagni della difesa. Contiamo di fare altrettanto al San Paolo », disse il capitano del Napoli nell’intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale la settimana scorsa. In realtà, Dzeco, 25 anni, alto 1.93 per 84 chili, è il giocatore intorno al quale ruota tutta la fase offensiva dei «citizens». Abile nel gioco aereo, intelligente nel gioco di sponda, capace di andare al tiro con entrambi i piedi, Dzeco ha rappresentato la fortuna del Wolfsburg. I tedeschi lo acquistarono per 4 milioni di euro nel 2008 dal Tepice (Repubblica Ceca), lo hanno ceduto al Manchester City l’estate scorsa per 35 milioni di euro. Una plusvalenza da capogiro. 

CAPITANO CORAGGIOSO – Ma Paolo Cannavaro è entrato nel cuore dei tifosi partenopei per il coraggio mostrato in più occasioni. La sintonia è totale. E neanche Dzeco gli fa paura, tanto più al San Paolo dove ci saranno sessantamila persone a sostenerlo ed incitarlo: « Vedere tanta gente mettersi in fila per accaparrarsi un biglietto ti fa capire quale importanza riveste questa partita per il nostro pubblico. I sessantamila rappresentano un energetico per noi anche se certi squadroni non si lasciano certo intimorire ma è sempre meglio averli dalla nostra parte ». 

PER SQUALIFICA – A Monaco di Baviera fu costretto a dare forfait per squalifica. E anche se Fernandez fu autore di una doppietta, la presenza del capitano al centro della difesa si notò, eccome. Cannavaro vide la partita da casa, soffrendo non poco e scambiandosi messaggi al telefonico con il compagno Gargano, anch’egli assente ma per infortunio. Stavolta il corazziere della Loggetta sarà al suo posto, ben sapendo che potrebbe essere una gara da consegnare alla storia recente del club. Il pari con la Lazio non ha scalfito il morale del gruppo, anzi il capitano è stato tra i primi a spronare i compagni a fine partita. « Andrà meglio con il Manchester». 

FABIO IN ARRIVO – Non esiste ancora la certezza ma in tribuna d’onore al San Paolo sono riservate due poltrone per Fabio Cannavaro e lo sceicco Muhammad Al Maktum, presidente dell’Al Ahli, il club per l’ex campione del mondo lavora con compiti di uomo-immagine e relazioni esterne. Di sicuro assisteranno a Milan-Barcellona di mercoledì ma Fabio sta programmando un salto a Fuorigrotta per domani sera in modo da stare vicino al fratello e mostrare allo sceicco di cosa sono capaci i napoletani. « Se davvero viene Fabio, gli scatterà anche un po’ di gelosia, lo so. Ma mi dispiace per lui, il capitano di questo Napoli sono io », ripete scherzando Paolo, l’unico vero scugnizzo della Mazzarri-band.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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