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Prandelli in conferenza stampa: ”Chiedo scusa a Criscito. Vi spiego i motivi delle mie convocazioni”

”Da lunedì saremo nel dettaglio. Spero che sino all’ultimo minuto ci siano dubbi, vuol dire che tutti e trenta sono arrivati con entusiasmo e voglia contagiosa. Mi auguro che, da parte anche dei media, ci sia coinvolgimento. Rappresentiamo tutti l’Italia. Cassano l’ho visto sereno: si è rimesso in gioco e lui ha vinto. Ha un’età matura ed ha sfruttato l’ultima occasione importante a livello ufficiale. Quando parli di lasciare il segno, non ti ricordi i novanta minuti di un giocatore. I ventitrè giocatori sono tutti potenziali grandi risorse, per cinque o per novanta minuti. Se diventiamo i primi tifosi della nostra squadra, allora abbiamo una forza che le altre squadre non hanno. Rossi l’ho portato per più motivi. E’ un talento ed ha grande qualità, è uno dei più importanti in Italia. E’ determinato, ha volontà, vuole recuperare prima, con mille sacrifici per essere qui. E’ la dimostrazione che i campioni devono avere carattere, può essere un esempio per tutti. Chiaro che poi serva la condizione, in questi dieci giorni vogliamo vederla. Se anche non fosse così, lui ha già vinto: non voglio mettergli troppa pressione, non voglio mettergli l’ansia di essere controllato ogni minuto. E’ nei trenta, vogliamo capire se la sua condizione sia migliore rispetto a qualche giorno fa. Non mi sembra che chi non è venuto sia arrivato in finale di Champions. Detto questo preciso una cosa. Chiedo scusa a Criscito sulla battuta fatta su Cabrini e Maldini: era fuori luogo, non volevo entrare nel merito tecnico dell’esclusione. L’esperienza non è così determinante rispetto ad entusiasmo, corsa, voglia di diventare protagonisti. Per questo ho ringiovanito, per questo ho fatto determinate scelte. Abbiamo dei riferimenti per l’aspetto fisico, per quello del recupero ed in questi giorni cercheremo di trasmettere la nostra idea di gioco. In base a questo, faremo delle scelte, ben precise. Toni e Gilardino li stimo tantissimo ma vogliamo manovrare in attacco in modo diverso, è un messaggio per i nostri attaccanti, non avremo un modulo unico e fisso, dovremo essere duttili ma al tempo stesso determinati e precisi nelle due fasi di gioco. Vogliamo arrivare sino in fondo, sino alla finale, di questa kermesse”. 

Fonte: Tmw.com

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