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Primavera Tim, Napoli Bari 2-0: azzurri cinici in un match non esaltante. Le pagelle di Iamnaples.it

Buone le prestazioni di Prezioso e Palmiero (nonostante l'espulsione evitabile) in mediana. D'Auria e Gaetano gli uomini più pericolosi tra gli azzurri

Dopo l’infelice esperienza della “Viareggio Cup”, la Primavera azzurra di mister Saurini si rituffa in campionato, vincendo 2-0 contro un Bari tutt’altro che combattivo rispetto alla gara d’andata. Le diverse scelte di turnover adottate dal tecnico romano (fuori Romano e Anastasio dall’undici iniziale) non hanno impedito ai propri ragazzi di imporsi contro un modesto avversario, in un match caratterizzato prevalentemente dai ritmi bassi e da poche giocate non trascurabili. Gli azzurrini chiudono la gara già nel primo tempo, grazie ad un autogol di Pizzutelli e ad una rete di Gaetano su un ottimo assist di Rubino. Nella ripresa, il ritmo cala vertiginosamente, e solamente l’espulsione di Palmiero per doppia ammonizione regala un pò di adrenalina emotiva agli avversari, sebbene questi ultimi non trovino mai il bandolo della matassa per concludere a rete pericolosamente. Nel finale il Napoli spreca un paio di nitide occasioni che potevano senza dubbio smorzare anzitempo le timide speranze di rimonta degli avversari. In una partita non mozzafiato il Napoli conquista tre punti fondamentali per la rincorsa al miglior piazzamento per la zona play-off. Ecco le pagelle di Iamnaples.it:

SCALESE 6: Effettua un paio di buoni interventi sulle punizioni baresi di Pizzuto e di De Crescenzo nel primo tempo. Sostituisce sufficientemente il suo collega di reparto Contini (dirottato in prima squadra per la trasferta di Sassuolo), sebbene abbia ancora molto da imparare da quest’ultimo soprattutto nella sicurezza delle uscite e nella personalità che trasmettere fiducia alla propria retroguardia.

GIRARDI 5,5: Dopo alcuni interventi timorosi e appoggi imprecisi per i compagni ad inizio gara, riesce ad emergere grazie a una forza d’animo che lo premia particolarmente quest’oggi. Tenta qualche sortita offensiva attraverso qualche discesa sulla corsia destra, senza creare, tuttavia, insidie degne di nota.

GUARDIGLIO 6: Anch’egli non riesce mai a creare, sulla propria corsia, una variante tattica ad un Napoli apparso svogliato, ma tutto sommato vincente. Le sovrapposizioni in fase di possesso stentano ad arrivare, e il suo compito si limita solo a contenere gli avversari.

PALMIERO 6: Risultava tra i migliori in campo, se non avesse commesso nella ripresa quell’ingenuo fallo su Vosnakidis  costatogli la seconda ammonizione. Fino a quel momento il metronomo azzurro ha gestito bene il centrocampo, salendo in cattedra con la sua tecnica individuale soprattutto nella ripresa, quando i ritmi di gioco sono sempre più bassi. Il suo pregevole spunto in area di rigore avversaria del primo tempo caratterizza l’autogol del vantaggio azzurro siglato da Pizzutelli.

LASICKI 6: In una partita dove gli avversari si rendono poco pericolosi, se non altro attraverso diversi calci da fermo, il difensore azzurro appare tonico e attento nei disimpegni, talvolta mettendo una pezza su un paio di disattenzioni del suo collega di reparto Luperto. Per il resto, c’è da migliorare nella costruzione di manovra, caratteristica diventata indispensabile per i difensori del calcio moderno.

LUPERTO 6: Chiude sufficientemente bene tutti gli spazi al suo diretto avversario Leonetti (classe 94’), senza dimostrare una benché minima immaturità calcistica. Fa sentire i propri centimetri sui tentativi aerei dei baresi.

TUTINO 6: Gioca senza dubbio un calcio più semplice, optando spesso per appoggi agevoli, senza mai intestardirsi in dribbling individuali. Nel primo tempo risulta ingenuo nel rimediare un’ammonizione assolutamente evitabile, dovuta ad un maldestro tentativo di simulazione per ingannare l’arbitro Boggi. Anche se oggi non si rende pericoloso attraverso le sue percussioni insidiose, si mette a disposizione dei compagni sottolineando un gran senso di umiltà verso i compagni. Sebbene questa sia la prima caratteristica da possedere se si vuol sfondare nel calcio che conta, essa dovrebbe esser arricchita da una maggiore vitalità in fase realizzativa. (Dal 77’ BIFULCO 5,5: Non basta un quarto d’ora o poco più per il giovane esterno azzurro per mettersi in mostra sulla corsia destra di gioco. L’inferiorità numerica di oggi non ha di certo agevolato le sue caratteristiche, sebbene mostri un buon approccio al suo ingresso in campo).

PREZIOSO 6,5: Consuma molte energie in mediana grazie alla sua corsa, non limitandosi unicamente al compito di interdizione ma spingendosi efficacemente in incursioni offensive spesso insidiose. E’ ordinato e volenteroso, mantenendo sempre la lucidità giusta nelle sue giocate e mettendo l’anima nei diversi contrasti ingaggiati in mezzo al campo.

RUBINO 6: Il gesto tecnico più bello della gara è il suo grazie alla sublime verticalizzazione in profondità per il raddoppio siglato da Gaetano nel primo tempo. Disputa una gara complessivamente sufficiente, mettendoci la solita voglia nei diversi duelli che ingaggia con i difensori avversari. Nel secondo tempo spreca una clamorosa palla gol che poteva chiudere il definitivamente il match sull’imbeccata di D’Auria. (Dall’81’ LIIVAK: s.v. gioca i minuti finali del match, sprecando clamorosamente una palla-gol importante per timbrare la terza marcatura azzurra).

GAETANO 6,5: Gli avversari gli concedono molto spazio e lui mette al servizio della squadra la sua notevole tecnica individuale, diventata vitale ai fini della fase di realizzazione dei suoi. La sua visione di gioco e la sua capacità di creare spunti interessanti sulla trequarti vivacizzano la manovra azzurra. Si crea spesso corridoi interessanti dove potersi infilare per creare la superiorità numerica. Appare glaciale inoltre in occasione della seconda rete azzurra grazie ad un potente destro che infrange la porta di Vicino. (Dal 75’ ROMANO 6: Entra dopo l’espulsione di Palmiero, in un momento delicato del match, con il compito di dare più gamba e robustezza al centrocampo azzurro a fronte della superiorità numerica dei baresi, e ci riesce in pieno. Si rende pericoloso con un paio di conclusioni pericolose dalla distanza, sottolineando come possa esser importante per lo scacchiere tattico di mister Saurini).

D’AURIA 6,5: Mostra fin dai primi minuti di gioco un buon approccio al match, partendo dalla corsia sinistra del trio di mezze punte, per poi virare spesso verso la zona centrale del campo e ricevere palloni giocabili, destreggiandosi dalla marcatura degli avversari. La perforabile difesa barese mette in evidenza le sue qualità tecniche e la sua imprevedibilità in fase offensiva.

SAURINI 6: Il suo Napoli non è bello ma è vincente. Nonostante lasci fuori Anastasio e Romano dall’undici titolare, i suoi ragazzi sono spietati e cinici nello sfruttare al massimo le più importanti palle-gol create nella prima frazione di gioco. Il continuo avvicendarsi di posizioni tra Gaetano e D’Auria hanno rappresentato la variante tattica della gara di quest’oggi.  Nonostante prevalga la poca brillantezza dei suoi in un match dove la lentezza del ritmo di gioco ne fa da padrona, vittorie come quella di oggi aiutano a capire e a migliorare le lacune che il suo gruppo sembra ancora avere, a partire dallo sviluppo della manovra di gioco e dagli automatismi difensivi da calibrare. Con la sconfitta del Catania, il suo Napoli balza al quinto posto del Girone C, e la gara in trasferta contro il Latina (una sorta di derby per il tecnico nativo di Colleferro) della settimana prossima può rappresentare un crocevia interessante per il proseguo del campionato.

Dai nostri inviati al Centro Sportivo di Sant’Antimo Ciro Troise, Gilberto D’Alessio e Antonio Balasco

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