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Progetto futuro: il Napoli punta sulla Campania

Piccoli talenti crescono. Alle spalle del già celebrato Lorenzo Insigne, nazionale Under 21 che sta facendo mirabilie a Pescara in attesa di tornare al Napoli, sono pronti a esplodere diversi virgulti azzurri. Rispetto al primo anno del Napoli Soccer, quando furono create dal nulla 4 squadre giovanili (11 nel 2006), nell’attuale stagione sono 8 le formazioni per circa 200 tesserati. Dopo il lavoro ampio e importante compiuto da Giuseppe Santoro, attuale team manager della prima squadra, il nuovo responsabile organizzativo è Francesco Barresi, ex segretario tecnico della Reggina, scelto dal ds Riccardo Bigon. Al suo fianco Adolfo Sormani, coordinatore tecnico di tutte le formazioni e allenatore della Primavera. Sormani, figlio dell’indimenticato Angelo Benedicto e cresciuto calcisticamente proprio nel Napoli, ha già allenato la Primavera della Juventus. Con lui si confrontano ex calciatori azzurri come Muro e Cimmaruta e tecnici emergenti come Cusano e Liguori. Proprio quest’ultimo guiderà gli Allievi Nazionali al 42° Trofeo Città di Arco «Beppe Viola», riservato agli Under 16. Il Napoli è inserito nel girone A e oggi esordisce alle 14.45 contro il Torino sul sintetico di Romarzollo, prima di affrontare sino a domenica anche Verona e Milan. L’ultimo successo nel torneo, che ha visto protagonisti nel 1998 gli attuali azzurri Maggio e Paolo Cannavaro, risale al 1997. Vincere le coppe o i campionati non è tuttavia il principale obiettivo della «scugnizzeria»: priorità assoluta viene data alla formazione dei talenti, volendo sfruttare le potenzialità del fertile vivaio campano. Non è un caso che a Viareggio, come ad Arco, sono state mandate formazioni dall’età media inferiore a quella prevista. L’imprimatur è quello di valorizzare i talenti della nostra regione: tra tutti ci sono solo tre ragazzi fuori regione (Dezi, Fornito e Capodosso), 8 sono originari del Casertano e dell’Irpinia, tutto il resto (il 95%) è nativo di Napoli e provincia. Con l’ungherese Soma Novothny, aggregato alla Primavera, sono state aperte anche le porte agli stranieri. Sugli 11 campi di allenamento del «Kennedy» i tecnici stanno facendo crescere decine di talenti, finiti anche nel mirino di alcuni club stranieri. Tra essi, nella Primavera, spiccano i tre giocatori aggregati al ritiro del Napoli di Dimaro. La mezz’ala classe ’92 Jacopo Dezi, in comproprietà con il Giulianova, e i due Under 18 (con Evani ct) Emanuele Allegra e Roberto Insigne. Il primo, difensore classe ’94, è stato seguito a lungo da Tottenham e Manchester City. Il secondo, fratello di Lorenzo, è una mezza punta mancina di grande talento seguita dall’Udinese ma sulla quale il Napoli è pronto a scommettere. Il prospetto più affascinante resta quello di Gennato Tutino, 16 anni ad agosto, attaccante moderno a tutto campo, fiuto del gol e tecnica. Ha debuttato e segnato nella Primavera, ha vinto da titolare con l’U.16 di Zoratto il recente Torneo ad Algarve, in Portogallo, insieme all’altro partenopeo Luca Palmiero, 15enne motorino di centrocampo, titolare negli Allievi. Nell’Under 16 dell’Italia ci sono spesso anche Felice Gaetano, Antonio Romano e Aniello Cretella, tutti ’96 interessanti. Il primo è una mezz’ala di classe, miglior giocatore della Viareggio Cup 2011, vinta proprio dagli Allievi di Liguori. Il secondo è centrocampista più di fosforo, Cretella è un esterno destro della difesa: tutti anche vicecampioni d’Italia. Nel giro dell’U.15 anche Esposito e Mileto. Nella Primavera si segnalano anche i difensori Celiento, Nicolao e Petrarca (quest’ultimo appena rimessosi da diversi infortuni), il centrocampista Fornito (nel giro delle Nazionali) e gli attaccanti Scielzo e Ammendola (convocato da Mazzarri per Napoli-Inter). Non solo, dunque, Lorenzo Insigne: insieme ai giovani azzurri in giro per l’Italia (tra cui Maiello, Ciano e Bariti in B, Donnarumma, Iuliano e Sepe in Lega Pro) tanti talenti crescono, in nome della «scugnizzeria» e con il sogno di diventare i nuovi Cannavaro e Ferrara.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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