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Diventa cronista – “Quanto è amaro questo ko contro la Juventus”

L'articolo di "Diventa cronista con il Mattino"

Due facce della stessa medaglia. Due tifoserie e due squadre che non si sono mai amate. È stata questa e sarà sempre così Napoli-Juventus. La squadra di Conte si porta a due punti dal Milan capolista riaprendo la lotta scudetto. Il Napoli esce dallo Juventus Stadium con 3 gol incassati, l’ennesimo infortunio di Maggio e l’espulsione di Zuniga, perdendo di fatto anche la faccia. Ora per la squadra partenopea il terzo posto si allontana, ma allo stesso tempo è ancora lì, con la Lazio distante appena tre punti. Nel prossimo turno gli uomini di Mazzarri avranno un’altra occasione per prendere il terzo posto visto che se la vedranno proprio con i biancocelesti dell’ex Edy Reja.
La prestazione del Napoli a Torino non è stata per niente convincente. Senza neanche più l’attenuante Champions, gli azzurri escono a testa bassa. Nel primo tempo a prevalere è stato l’equilibrio e nessuna delle due ha avuto la forza di piazzare il colpo vincente. Nei primi 45 minuti è stata la Juve a dettare i ritmi di gioco cercando di arrivare al gol con le invenzioni di Pirlo e le penetrazioni di Vucinic e Lichtsteiner. Il Napoli, d’altro canto, ha cercato di fulminare la difesa bianconera con i contropiedi di Hamsik e Lavezzi a cercare Cavani, ma non è riuscito in nessun modo a impegnare Buffon&co.
Ma nel secondo tempo la musica cambia e l’equilibrio di gioco viene rotto al 55′, quando la Juventus riesce a trovare la zampata vincente sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il tiro di Vucinic subisce la determinante deviazione di Bonucci che cambia la traiettoria del pallone che si insacca. Il Napoli accusa il colpo ma, nonostante tutto, riesce ad avere la forza di reagire grazie anche all’aiuto del subentrato Pandev. Le speranze di pareggio finiscono alla mezz’ora quando Vidal entra in area, si libera di Campagnaro e mette per la seconda volta il pallone nel sacco. Il Napoli crolla e subisce anche la terza rete: dall’ex di turno Quagliarella. Gli uomini di Mazzarri poi perdono la testa e Zuniga si fa espellere per un brutto fallo su Chiellini.
Per il Napoli e per i suoi tifosi arriva il momento degli sfottò, infatti tutto lo stadio intona ironicamente le famose note del «Surdato Nammurato». Gli ultimi minuti per gli azzurri diventano interminabili. La sofferenza al 90′ si trasforma in sgomento quando, a risultato acquisito, l’arbitro concede 3 minuti di recupero. Alla fine arriva il triplice fischio. Sconfitta inevitabile e meritata per una squadra evidentemente sottotono. Tifosi juventini in apoteosi, mentre al Napoli resta l’amara sconfitta, la delusione per un’occasione sciupata e la speranza di potersi riprendere proprio contro la Lazio quel terzo posto che lentamente è svanito nel secondo tempo del big-match contro i bianconeri.

*(17anni, liceo GarofanoCapua.
Garante professoresssa Irene De Nuccio)

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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