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Reja: “Nessuna paura contro il Napoli”

Mi sembra doveroso mandare un abbraccio a Stefano De Martino per la morte del papà, da parte mia e di tutti i collaboratori, gli siamo vicini“. Esordisce così Edy Reja, nella sala stampa di Formello. Un pensiero per chi della Lazio è parte integrante e vive, adesso, un momento particolare e difficile. La mente di Reja, poi, torna a Napoli, a quella che per lui non è mai un trasferta come le altre. In Campania ha vissuto delle stagioni intense: è passato dai campi della serie C all’Europa. Poi un divorzio doloroso e l’avventura a Spalato, prima della chiamata della Lazio. Reja torna a Napoli e lo fa da capolista. Non potrà disporre di colonne come Dias e Klose, ma il tecnico goriziano si fida dei suoi.

RISPETTO, NON PAURA E FIDUCIA A CISSE– Il gruppo è unito e compatto, non è il momento di disperare. Reja si presenta in conferenza stampa con il piglio e la consapevolezza di chi sa di avere tra le mani una buona squadra. Mancheranno Klose, Dias, oltre a Mauri. Non ci sarà neanche Kozak e Biava è in dubbio.”Conosciamo il valore del Napoli, soprattutto quando gioca nel suo stadio, ma io non mi lamento, ho una rosa adeguata a disposizione e anche quando ho impiegato giocatori che non erano i cosiddetti titolari questi hanno sempre risposto bene. Certo quelle che abbiamo sono assenze pesanti e Klose non si può sostituire, ma ho giocatori affidabili per andare a giocarcela. L’importante è la testa e il modo con cui si vanno ad affrontare certe partite. Quando questa squadra dà il massimo, spesso torna con il risultato. Quindi domani spero che si possa andare lì con la giusta mentalità“. Reja deve agire anche da psicologo, deve lavorare sulla mente dei suoi. Chi sarà chiamato in causa dovrà dare il 100% anche per dimostrare di essere all’altezza del grande appuntamento. Il tecnico biancoceleste, spera di continuare la striscia di vittorie esterne. “Noi abbiamo fatto bene fino adesso. Il rendimento fuori casa è ottimo, spero si possa continuare così. Loro sono una squadra difficile da affrontare. Anche l’anno scorso eravamo in emergenza e abbiamo fatto bene e meritavamo di più. Il Napoli non gioca quasi da tre settimane, a parte qualche nazionale, gli altri hanno avuto tempo di recuperare. Da parte nostra, Lulic mi sembra stia bene, non ci sono particolari problemi tra quelli che sono disponibili. E’ partita alla nostra portata, per il Napoli abbiamo grande rispetto ma non timore“. In assenza di Klose, il giocatore più atteso tra i biancocelesti sarà Djibril Cisse.Il francese non trova il gol, in campionato, da oltre due mesi e sente il bisogno di tornare ad esultare. La prima (e unica) rete l’ha segnata a Milano, ma Reja dispensa saggezza, sa cosa vuole dal suo numero 99. “Lui non si deve creare problemi. Soffre perchè non la mette dentro, deve esprimersi come ha fatto nelle ultime gare fuori casa, ha creato spazi e ha fatto bene. Non deve cercare il gol, perché quando lo cerchi non arriva. Viene da solo. E’ un po’ condizionato, perché mai forse è stato così tanto a secco. L’importante è che mi faccia la partita giusta a livello di movimenti“.

DIFESA A TRE, PIU’ CHE UN’IDEA– Reja non si aspetta una Napoli distratto, lo deduce anche dalle parole che sono arrivate da De Laurentiis e Mazzarri. “Dalle dichiarazioni sembra che pensino solo a noi e credo che sarà così. Giocheranno i titolari e quindi non credo snobberanno l’appuntamento“. Reja, poi, lancia un’indicazione importante a livello tattico. L’allenatore biancoceleste medita il ritorno alla difesa a tre, a quell’atteggiamento tattico che aveva caratterizzato la sua prima Lazio. “Ieri ho provato anche la difesa a tre. C’è anche questa opportunità per affrontare il Napoli. Con il 3-4-1-2 o come ci siamo piazzati lo scorso anno anche per bloccargli il fulcro del gioco, per contenerli e  contrattaccare sugli esterni. Abbiamo le qualità e le caratteristiche per farlo“. Prima della gara contro il Parma, Reja, aveva parlato di esame di maturità. Quella contro il Napoli potrebbe valere l’alloro della laurea ai biancocelesti. “Sono gare da vertice, per i valori che sono in campo. Quelle che andremo ad affrontare sono esami, in questi dieci giorni, affrontiamo tre partite fondamentali. Anche se i campionati si decidono più avanti, ma adesso abbiamo esami importanti. Se dovessimo venire fuori con un buon risultato da Napoli, avremmo gratificazione e consapevolezza del nostro potenziale. Significherebbe aver voltato pagina“. L’anno scorso il Napoli ha lottato fino all’ultimo per il vertice della classifica. Proprio il match del San Paolo fu uno spartiacque, con una vittoria la Lazio si sarebbe inserita nelle zone altissime. C’è chi sostiene che la squadra partenopea, goda di più considerazione della Lazio, visto anche il campionato in corso. “I giudizi non li do io. I media hanno additato il Napoli in questo modo. Mazzari ha fatto bene e gli faccio i complimenti. Napoli e Juve sono quelle che hanno più aggressività, attaccano gli spazi e hanno grande intensità. Il Napoli l’anno scorso ha lottato per il campionato, ma i valori si vedono a maggio, cioè all’arrivo. La loro rosa ha qualità, hanno corsa e aggressività. Giocano a ritmi alti e nel dna hanno questo tipo di atteggiamento. Credo che meriti considerazione anche per quello che sta facendo in Champions. Ma ritengo che la Lazio non sia da meno, entrambe hanno raggiunto posizioni di classifica che meritano per storia, blasone e pubblico“. Reja evita polemiche anche quando si parla della designazione dell’assistente Maggiani, lo stesso che lo scorso anno non vide il gol “fantasma” di Brocchi proprio nella gara tra biancocelesti e azzurri. “Io credo si sia resettato tutto dall’anno scorso. A volte si può sbagliare e in quel caso il guardalinee non avrà visto. Sono particolari che danno adito a discussioni, ma io non ho critiche da fare riguardo la designazione. Anche l’arbitro è uno dei migliori“.

La Redazione

A.S.

Fonte. lalaziosiamonoi.it

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