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Rolando, notte in Europa League

L'ex del Porto ha giocato in Coppa con Falcao e Daniel Alves e sa come giocare in queste manifestazioni

Ha giocato con Falcao e Cristiano Ronaldo, con Bruno Alves e Maicon, con Hulk ed Otamendi. E’ stato anche alle dipendenze di Villas-Boas e Vitor Pereira. Ma ora Jorge Pires Da Fonseca, in arte Rolando, non vede l’ora di debuttare con il Napoli e districarsi alle spalle di Cavani e Hamsik, farsi apprezzare da Mazzarri, entrare nelle simpatie dei tifosi partenopei. La manifestazione europea la conosce benissimo avendola conquistata nel 2011 con il Porto Forte nel gioco aereo, ma poca esperienza nella difesa a tre creduto in lui. Con il Viktoria Plzen, è candidato ad indossare una maglia da titolare, quella azzurra del Napoli. E potrà sentirsi di nuovo il calciatore che era stato per quattro campionati di fila nel Porto. Un leader della difesa. Un centrale di piede destro, forte nel gioco aereo, in virtù della sua stazza (alto 1 metro e novanta centimetri), abile nell’impostazione della manovra, grintoso e rapido nonostante le leve lunghe. Ovviamente, con tutte le attenuanti del caso. Rolando è fermo da mesi. Poche volte si è cimentato in una difesa a tre. Non conosce abbastanza i suoi nuovi compagni. Ma la voglia di respirare il clima agonistico è tanta. Altrettanto il desiderio di riassaporare la vetrina dell’Europa League che l’ha visto salire sul podio più alto due anni fa, nella finale vinta contro lo Sporting Braga il 18 maggio del 2011. 

LA RIVINCITA – Rolando smania dalla voglia di mettersi in evidenza nel Napoli e magari farsi riscattare a giugno. Schiuma ancora rabbia per come è stato trattato dal Porto. Emarginato per una ripicca del club; isolato; messo praticamente fuori rosa perchè aveva rifiutato un paio di trasferimenti. La sua è stata un’odissea, finché non si è presentato il Napoli. Un club che aveva avuto modo di ammirare in Champions League. Una squadra che era riuscita ad eliminare Manchester City e Villarreal nel suo girone. Una città che aveva avuto per idolo Diego Armando Maradona. «Sì, vengo da voi, mi sembra il posto giusto per rimettermi in gioco» , disse a Maurizio Micheli, spedito in Portogallo da De Laurentiis per convincere il calciatore ad approdare in Italia ed il Porto a cederlo in prestito con diritto di riscatto prefissato. Ma ora che è terminata la quarantena, Rolando deve solo frenare il suo istinto e inserirsi nel Napoli gradatamente. Le rivincite vanno consumate con calma e nel tempo. Se dovesse toccare davvero a lui con il Viktoria Plzen, bisogna che faccia leva sull’esperienza e sulla tecnica. Al resto penseranno i tifosi del San Paolo che sapranno aiutarlo ad inserirsi in tempi rapidi. Il Napoli crede in un suo rilancio ed è pronto a esercitarne il riscatto se tornerà ai livelli di due anni fa. Rolando compirà 28 anni ad agosto, è nel pieno della maturazione tecnica, potrà dare ancora tanto al calcio ed ha incrociato l’allenatore ideale per rigenerarsi e migliorarsi. 
LE QUALITA’ – L’ex centrale del Porto, protagonista di sfide europee di alto livello sia di Champions che di Europa League, si è quasi sempre disimpegnato in una difesa a quattro. Fa del gioco aereo (in fase difensiva come in quella offensiva) il suo pezzo forte. Ma vanta anche una buona tecnica di base tanto da essere impiegato in alcuni frangenti anche davanti alla difesa. Ed il Napoli ha bisogno di un elemento lì davanti (con Cannavaro alle spalle) dai piedi intelligenti che sappia distribuire gioco ed offrire qualità quando c’è da gestire i risultati. E chissà che Rolando non si riveli quel jolly a disposizione di Mazzarri tanto da essere impiegato a seconda delle circostanze, in campionato come in Europa League. Intanto, dovrà superare il primo esame dopo un lungo stop, poi si vedrà. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.

 

 

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