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Salvatore Caiazza: “Niente rammarico, riprendiamocela il prossimo anno”

Il sogno si è spezzato. Sul più bello. Sarebbe dovuta essere la notte dei desideri ed invece è stata  quella dell’amarezza. Il Napoli non ce l’ha fatta ad entrare nella storia. Ha dovuto arrendersi alla   forza del Chelsea. Si è dovuto inchinare ai più esperti avversari che hanno sfruttato al massimo il

fattore campo. Un peccato, ci si sarebbe potuti divertire ancora. Ma il calcio è così. Non sempre si  può vincere. O pareggiare. Il Napoli ce l’ha messa tutta ma ha dovuto alzare bandiera bianca. Il  gruppo di Mazzarri si è fermato agli ottavi ma merita lo stesso gli applausi. Di più non si è potuto  fare. L’importante è averci messo il cuore. Che poi non sia bastato, non importa. La sua partita il  Napoli l’ha fatta. Ha cercato di giocare come sa sfruttando le sue armi migliori. Il match si sarebbe potuto chiudere da subito se solo gli azzurri fossero stati cinici e precisi come contro il Cagliari. Ma  non sempre la dea bendata ci mette lo zampino. Certo, non arrendersi sul 2-0 non è da tutti.  Soprattutto su un campo come lo Stamford Bridge. Invece la squadra ha mostrato valore eroico, andando a lottare su ogni pallone. Ci fosse stato il Pocho dei bei tempi tutto sarebbe stato più facile.  Lavezzi, invece, ha sbagliato la partenza e anche il prosieguo. Un fantasma è stato, addirittura ha  tolto la palla dalla porta della possibile vittoria sul tiro di Zuniga. Chissà cosa sarà scattato  nella testa e nel fisico dell’argentino. Forse i troppi complimenti l’hanno caricato troppo di  responsabilità. Un vero peccato perché l’occasione sarebbe stata unica. Pure la difesa non è  piaciuta. Prendere quattro gol, e quasi tutti su calci da fermo, è assurdo. Eppure Mazzarri si era raccomandato di non fare troppi falli dal limite. Invece è stato fatto il contrario. Andavano a nozze i  Blues con le palle alte. Drogba ha fatto il mostro la davanti. Un’ira di Dio l’ivoriano, non ha mai  giocato così negli ultimi tempi. In campo ha fatto il giocatore, l’allenatore e anche l’arbitro. Bisogna  fargli i complimenti. È così che si dimostra di essere leader. Ma non è uno di primo pelo, è un top  player che quando ha deciso di cacciare gli attributi l’ha fatto. E pure bene. Non importa. Sarà per la prossima volta. È stato già tanto ad arrivare fino dove il Napoli è arrivato. Ci sono state big  milionarie che sono uscite prima, vedi i due Manchester. È stata una esperienza bellissima,  indimenticabile. L’eliminazione non può togliere i meriti ad un gruppo che si è fatto valere sempre.  Si è acquisita l’esperienza giusta per poter andare avanti in campionato cercando di riconquistare la   zona Champions. Ci si augura che questa delusione non si ripercuota anche nel torneo di serie A  dove si è ripreso a far bene collezionando cinque vittorie consecutive. Certo è che gli interventi  dell’arbitro sono stati chirurgici. Nel finale ha permesso al Chelsea di fare ciò che voleva, ad un certo punto ha fischiato a senso unico. Una vergogna che dovrebbe essere evidenziata a chiare  lettere. Purtroppo si è pagato lo scotto del noviziato. Il prossimo anno, dovesse rigiocare questa  competizione, lo farà con una marcia in più. Bravo lo stesso Napoli.

Fonte: Il Roma

La Redazione

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