Fabiano Santacroce è salito in Emilia per essere titolare, spesso non è andato neppure in panchina, a Firenze e con il Genoa c’era, ma non è entrato. In quasi due mesi di attività ufficiale, neanche un minuto di partita, neppure in coppa Italia (con il Grosseto) venne impiegato. Ormai è un caso, anche se tutti minimizzano. Spiega il suo agente Andrea D’Amico.
«Parma gli ha fatto un contratto significativo, crede nelle sue qualità. Serve pazienza, esistono dinamiche di gruppo in base alle quale i nuovi vanno a inserirsi su un tessuto collaudato: occorre tempo, Fabiano troverà più spazio».
Colomba ha spiegato al procuratore la scelta di riprendere dal gruppo con cui avevo finito la stagione, con 14 punti nelle ultime 7 gare, valsi la salvezza con due giornate d’anticipo.
“Sono le difficoltà di quando si hanno 30 giocatori”
sostiene il tecnico gialloblu.
“Santacroce non demerita, valuto l’attitudine al ruolo, sono scelte del momento: una volta un uomo va in tribuna, l’altra gioca, ma il quadro è più complicato di quanto sembri. Fabiano si comporta bene, si allena al meglio, resta in attesa”.
Eppure la retroguardia parmigiana non è partita bene, Santacroce dopo essere stato persino convocato da Lippi, in Nazionale, non ha occasioni.
«Ha compagni di reparto di qualità, esperti, dentro di sè si aspettava di più, ma è tutto normale».
Al San Paolo difficilmente avrà la sua prima chance.
“Siamo contentissimi di lui”
garantisce l’ad Pietro Leonardi ,
“Viene da stagioni in cui ha giocato poco, sono sicuro che ci darà una grande mano per la stagione e il futuro”.
E il presidente Ghirardi conferma:
«Fabiano è molto stimato dalla società, l’innesto darà i suoi frutti. Come Blasi, cresce di settimana in settimana».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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