Le pagelle de “Il Mattino”
4.5 Rosati – Gravi colpe sul secondo gol del Dnipro quando esce male e allontana di pugno troppo corto. Sui palloni alti non esce mai e dà una costante insicurezza al reparto.
4.5 Gamberini – Stavolta sbanda anche lui insieme agli altri difensori. Tra l’altro è subito molto nervoso, atteggiamento che mantiene fino all’ultimo (sv Inler dal 35′ st).
5 Fernandez – Più efficace stavolta nelle chiusure però troppi palloni pericolosi nell’area di rigore azzurra.
5.5 Aronica – Il più sicuro dei tre della difesa con qualche intervento decisivo alla disperata.
5.5 Mesto – Meno brillante rispetto alla gara contro il Psv, comunque a destra può rappresentare un’alternativa a Maggio.
5 Zuniga – Si sacrifica, con un po’ di caos, in un ruolo non suo per sostituire all’ultimo momento Behrami.
4.5 Donadel – Ritmi lenti, deve ancora lavorare tanto per ritrovare una condizione accettabile.
5 Dzemaili – L’Europa League dovrebbe essere una vetrina importante: la chance non riesce a sfruttarla neanche in Ucraina.
4 Dossena – L’involuzione dell’esterno sinistro è incredile: lento, impacciato, poco convinto. Da quando ha perso il posto a Zuniga non si è più ripreso (5,5 Pandev dal 6’ st Il macedone non riesce a lasciare il segno).
5 Insigne – Schierato tra le linee, prova a prendersi il pallone molto lontano dall’area avversaria, difficile così fare male.
4 Vargas – Esame fallito in pieno: mai un affondo, mai una giocata, a certi livelli (7 Cavani dal 6’ st Entra e colpisce subito un palo, poi si guadagna e segna con rabbia il rigore. Un leader, un trascinatore. Uno come il Matador non si può tenere fuori).
5 Mazzarri -Il turnover non paga, come contro il Psv. Una scelta meditata e ragionata a tavolino con la società. Ma con il Dnipro si è avuta la conferma che il Napoli due a certi livelli non regge.
La Redazione
P.S.
