Ancora il palco del San Paolo, ancora Napoli per “il” Napoli, che dopo il pass ottenuto per la sfida, per certi aspetti già iniziata, con la Juventus nella Finale di Coppa Italia, si presenta sul proprio terreno di gioco per continuare la caccia al terzo posto, forte già della consapevolezza di ciò che due dirette rivali, Roma e Udinese, hanno fatto oggi. Napoli opposto al Catania, dunque, per una sfida più che sudamericana: argentina.
Diego Armando Maradona in una conferenza stampa, oltre ad elogiare Lionel Messi, esprime il desiderio di poter essere presente, un giorno, allo stadio azzurro per poter tifare Napoli, complimentandosi poi in particolare con i tre tenori per le recenti prestazioni fornite alla squadra. In attesa di quel grande evento, certamente non si lascerà sfuggire un match nel quale il sangue argentino se la gioca (e forse supera) quello italiano in fatto di presenza in campo. Due delle grandi colonie italiane di argentini e, in maniera più estesa, di sudamericani della Serie A metteranno in mostra tutto il loro talento, sotto la guida di due tra i più promettenti allenatori: Walter Mazzarri e Vincenzo Montella. Il primo dei due è alle prese con qualche scelta tecnica che potrebbe decidere per la sostituzione di diversi titolarissimi. Con la porta affidata a De Sanctis, in difesa sarà quasi sicuramente rivoluzione, con Aronica unico “sopravvissuto” del solito trio: Campagnaro e Cannavaro dovrebbero cedere il posto a Fernandez e Britos per formare un terzetto che modificherà anche la disposizione in campo dei singoli difensori, poiché è quasi certo che il centro della difesa verrà coperto dal palermitano, con l’argentino sul centro-destra e l’ex giocatore del Bologna sull’altro versante. A centrocampo probabile turno di riposo a uno dei due titolari, e il più probabile a non scendere in campo dal primo minuto è lo svizzero Gokhan Inler, che dovrebbe quindi dare spazio al connazionale Blerim Dzemaili, che formerà il duo a metà campo con Walter Gargano. Sugli esterni, con Maggio lasciato a casa dopo il risentimento muscolare avuto contro il Siena mercoledì, le fasce verranno occupate da Zuniga e Dossena. In avanti poi, Lavezzi e Hamsik tenteranno di scardinare la difesa catanese in compagnia del “matador” Edinson Cavani, giocatore da tutti elogiato e da molti desiderato. Il talento uruguaiano sembra essere tornato a far male agli avversari con la stessa frequenza dello scorso anno, e questo diventa il valore aggiunto che potrebbe far pendere l’ago della bilancia in favore del Napoli per il terzo posto in campionato e non solo. Ma da qui alla fine molto deve ancora avvenire, compreso qualche scontro diretto.
Vincenzo Montella, ex giocatore della Roma, ascese alla panchina giallorossa senza ottenere grandi risultati, cosa che invece sta facendo quest’anno, modellando un Catania sullo stile di gioco di un mini Barcellona, con ritmi veloci e passaggi precisi. L’altezza dell’attacco della compagine siciliana non è certo entusiasmante, ma risponde a quei canoni che non prevedono, salvo rari casi, un gioco aereo. Questo può anche in parte la decisione di lasciar andare Maxi Lopez a gennaio. Il tecnico di Castello di Cisterna è dopo Sannino il secondo allenatore che giunge al San Paolo per dare filo da torcere alla squadra i cui colori avranno sicuramente un significato importante. Con in porta Carrizo, la difesa sarà composta da Spolli e Legrottaglie al centro con Bellusci e Marchese sugli esterni. A centrocampo il 4-3-3 prevede Izco con Almiron e Lodi a sostegno del tridente d’attacco tutto di origine argentina: Barrientos, Gomez e Bergessio metteranno in mostra tutto il loro talento nello stadio dell’argentino per eccellenza, quel Diego dal “piede d’oro”, e dove qualsiasi originario di quella nazione vorrebbe giocare almeno una partita, persino il più forte tra i calciatori in attività, quella “pulce” che continua a infrangere record su record e che sembra, a soli 24 anni, sinceramente inarrestabile.
La sfida all’andata regalò un gol fulmineo di Cavani e poi una grandiosa rimonta rosso azzurra che regalò i 3 punti a Montella, ma qui al San Paolo i napoletani confidano in tutt’altra sorte. Ambedue le squadre vivono un momento straordinario, chi per posizioni in campionato e chi per risultati ottenuti recentemente dopo un periodo decisamente no, ma il tallone d’Achille che potrebbe decidere per un fato benevolo nei confronti dei padroni di casa potrebbe essere rintracciabile nel centro della difesa: questa è senz’altro una coppia di giocatori che dovrebbe avere qualche difficoltà contro le caratteristiche degli attaccanti azzurri, molto più veloci e imprevedibili. Se il Napoli riuscisse a giocare per vie centrali potrebbe anche ottenere passaggi filtranti in grado di mettere Cavani solo davanti a Carrizo, e in quelle occasioni è raro vedere un suo errore. La velocità di Lavezzi dovrebbe farla da padrone, e magari qualche indicazione di Mazzarri sul puntare Legrottaglie potrebbe giovare alla causa azzurra. Non resta che attendere le 15.00 di domani, per vedere quanto il “pocho” ed i suoi saranno in grado di sfruttare i favori derivati dallo stadio Meazza e dal Barbera questa sera.
Arbitro della sfida sarà il signor Andrea Gervasoni di Mantova.
NAPOLI(3-4-1-2)
De Sanctis; Fernandez, Aronica, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik; Lavezzi, Cavani.
A disposizione: Rosati, Cannavaro, Campagnaro, Grava, Gargano, Pandev, Vargas.
Allenatore: Walter Mazzarri.
CATANIA(4-3-3)
Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A disposizione: Kosicky, Capuano, Llama, Seymour, Ricchiuti, Catellani, Ebagua.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Emanuele Romolo Criscuolo
