Il Napoli ha davanti a sé “la vie en rose” o per meglio dire la gara in “rose”. Sì, perché nel posticipo di lunedì sera si combatteranno due squadre che puntano a scalare sempre più i vertici della serie A: Napoli e Palermo. I rosanero, dopo la super prestazione contro la Roma, hanno rimediato un pareggio con lo Sparta Praga, un risultato che sa più di sconfitta in quanto sono matematicamente fuori dall’Europa League. I partenopei, invece, restano l’ultimo baluardo delle squadre italiane nella competizione europea minore: il 3-3, ottenuto ai danni dell’Utrecht, consente agli azzurri di sperare ancora e di giocare il tutto per tutto al San Paolo contro lo Steaua Bucarest.
È quasi sicuro che Delio Rossi faccia fronte alla squalifica di Bacinovic, rimediata domenica sera, con l’inserimento tra gli undici titolari dell’ex laziale Liverani. Il 4-3-1-2 non dovrebbe subire cambiamenti, anche se le ultime sedute di allenamento hanno visto Goian e Rigoni nella formazione titolare al posto di Munoz e Liverani. Questo schema di gioco garantisce comunque la copertura nei momenti di non possesso palla e la proposizione in fase offensiva non solo dei mediani (uno dei quali, Nocerino, è andato a segno con la Roma), ma anche dei talentuosi esterni di difesa. Balzaretti e Cassani, infatti, sono soliti galoppare sugli out di destra e sinistra, per poi proporre al centro dell’area succulenti assist che difficilmente i compagni di squadra mancano. L’attenzione maggiore, tuttavia, dovrà essere puntata su Pastore. L’oramai stella argentina è il cuore pulsante del gioco dei siciliani: parte dalla tre quarti per superare l’uomo o per passarla al compagno, tra le sue carte ci sono e l’ottimo tiro e la visuale di gioco. I due mediani del Napoli dovranno, quindi, stringere la morsa su questo giocatore, la cui bravura ha maturato l’interesse dei più prestigiosi club europei.
Partendo dal reparto difensivo, il Napoli dovrà fare i conti con il talento dei giocatori del Palermo. Oltre alla difesa, infatti, dovranno avere gli occhi ben aperti i due mediani azzurri, Pazienza e Gargano, che si gioca il ruolo titolare con Yebda. Sugli esterni lo scontro sarà, almeno in partenza, impari: la resa dei laterali rosanero è, dall’inizio del campionato, superiore a quella di Maggio e Dossena. Si spera che già da domani i due partenopei possano tornare a prestazioni migliori, così da attirare l’attenzione del c.t. Prandelli su di loro. In avanti il tridente Hamsik-Lavezzi-Cavani è pronto alla battaglia: Hamsik cerca la propria riscossa, il Pocho è pronto ad usare la propria velocità per mettere a ferro e fuoco la difesa avversaria, mentre el matador, reduce da una serata fenomenale di Europa League che l’ha visto siglare una tripletta, disputerà per la prima volta una partita contro la sua ex squadra. Sosa non è ancora tornato tra i convocati.
Le sfidanti mireranno sicuramente a prendere l’intera posta in palio. Il tallone d’Achille di questa squadra che, se non può essere indicata come una delle “regine” del campionato, può meritarsi senza dubbio l’appellativo di principessa, potrebbe essere ravvisabile nel riuscire a fermare il trequartista Pastore e giocare subito con le ripartenze, sfruttando la velocità del reparto offensivo napoletano che soprattutto in Bovo non trova certo uno scattista nato. Non ci resta che attendere, dunque, il passaggio, speriamo, dalla “vie en rose” a quel famoso “pomeriggio tutto azzurro” decantato da Adriano Celentano.
Dirigerà il posticipo il signor Morganti di Ascoli Piceno.
Napoli (3-4-2-1):
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Iezzo, Grava, Cribari, Zuniga, Yebda, Sosa, Dumitru.
All. Mazzarri.
Palermo (4-3-1-2):
Sirigu, Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Ilicic, Pastore; Miccoli.
A disposizione: Benussi, Garcia, Goian, Kasami, Rigoni, Pinilla, Maccarone.
All. Rossi.
Emanuele Criscuolo
