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Scopriamo il tallone d’Achille del Parma!

“Vedi il Napoli e poi perdi”. Questo adattamento calcistico del celebre proverbio rende molto bene l’idea di ciò che è successo alle ultime squadre che hanno affrontato gli azzurri, che dopo un periodo dove tutto girava storto è riuscito a rimettersi sui binari e ripresentarsi competitivo per determinati traguardi. Avversario dei campani domani alle ore 12.30 sarà il Parma, per quella che si presenta come una sfida interessante tra due squadre che si trovano in parti diverse della classifica ma che recentemente hanno mostrato cose interessanti, vedi il pareggio con il Genoa in esterna degli uomini dell’ex Roberto Donadoni.

Con tutte le amichevoli disputate, Walter Mazzarri è stato privato, questa settimana, di diversi ragazzi, parecchi “titolarissimi” che si sono uniti alle proprie nazionali e magari, come capitato nella sfida tra Argentina e Svizzera, hanno incontrato con maglie diverse i propri compagni di club, due per parte in quest’occasione, Campagnaro e Federico Fernandez per la Seleccion e Inler e Dzemaili per la bandiera con la croce bianca su campo rosso. Di conseguenza qualcuno potrebbe anche sedere in panchina e vedere come si mette la partita. Orfani di Aronica, squalificato domenica scorsa nella vittoria contro l’Inter, il portiere Morgan De Sanctis avrà davanti a sé Cannavaro, Campagnaro e Britos che rileva il difensore siciliano. A centrocampo ci sarà Gargano con Inler, mentre l’ottimo Dzemaili visto contro i nerazzurri dovrebbe sedere in panchina. Più che un sostituto del binomio in linea mediana, l’ex di turno che tornerà nello stadio dove ha giocato lo scorso anno ha dimostrato con le ultime prestazioni più caratteristiche per essere un vice Hamsik, votandosi all’attacco e riuscendo anche a saltare l’uomo e creare situazioni pericolose, come quella del gol di Lavezzi, nato da un suo contropiede. Sugli esterni Dossena a sinistra prende il posto di Zuniga, che Mazzarri ha visto davvero poco o niente a causa dell’impegno con la Colombia, e Maggio si posizionerà a destra. L’allenatore toscano riconfermerà poi i tre tenori Hamisk, Lavezzi e Cavani, con i primi due che prenderanno posizione sulla linea della trequarti e l’uruguaiano, andato a segno con la selezione di Oscar Tabarez e che si è visto negare un rigore abbastanza facile da fischiare, in prima linea come punta centrale, nonostante le previsioni di alcuni che prevedevano l’innesto di Pandev al posto proprio del “matador” per farlo rifiatare. Questa insomma la formazione del Napoli che in meno di due settimane avrà a che fare, oltre al Parma, con il Cagliari venerdì e con il Chelsea a Stamford Bridge per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, e proprio a proposito di questa importantissima sfida, è bene inviare messaggi agli inglesi precisi, e i risultati di queste due partite che precedono il 14 di marzo potrebbero essere abbastanza esaurienti, se il Napoli riuscisse a continuare questo incredibile iter. Tra i convocati torna il nome di Edu Vargas, ripresosi dall’infortunio.

Per Roberto Donadoni sarà una partita come un’altra, certo contro avversari non proprio facili da gestire, ma schiererà la formazione migliore tenendo comunque conto di assenze importanti. Con Mirante in porta, la difesa non vanterà Alessandro Lucarelli, fratello del numero 99 azzurro, e quindi l’allenatore dovrebbe schierare Zaccardo con Paletta e Ferrario. Intenzione di Donadoni sarebbe quella di giocare con un 3-5-2, puntando a schierare il modulo più gettonato contro il Napoli, mirando a bloccare le corsie esterne, arma letale azzurra. Esecutori di questo compito, mancando un giocatore come Gobbi, saranno Biabiany e Modesto, che dovrebbero tentare di azzerare le incursioni degli avversari, i quali dovrebbero preferire la copertura difensiva piuttosto che le sortite offensive. Un po’ di fisico in mezzo al campo con Mariga, Musacci e Galloppa che dovrebbero rispondere alle esigenze del modulo per spezzare il gioco avversario. Davanti poi, con l’assenza di Sergio Floccari, accanto al trascinatore della squadra, Sebastian Giovinco, giocatore di una fantasia e di una velocità davvero degni di nota, giocherà l’ex giocatore della Roma Okaka. Fabiano Santacroce, giocatore che ha vestito la maglia azzurra e che poi è stato girato agli emiliani, siederà in panchina. La dinamicità dei due attaccanti verrà sostenuta dal pressing esasperante che compiranno i centrocampisti: se la linea mediana non fa ragionare il Napoli, sarà difficile mettere in moto i tre tenori al “Tardini”.

La gara con il Parma dovrebbe presentare qualche ostacolo in più rispetto al match con l’Inter, vista la posizione in classifica che distanzia gli emiliani solo di cinque punti dalla zona retrocessione e tenendo conto anche degli impegni dei “nazionali” di metà settimana. Se poi ci si mette anche l’orario, quando i partenopei hanno quasi sempre giocato di sera ed ora invece si trovano a dover affrontare un orario decisamente insolito per loro quest’anno, il gioco è in modalità “hard”. Più che il tallone d’Achille del Parma, il punto forte del Napoli sarà la velocità, arma con la quale è riuscita ad aprire non poche brecce nelle mura innalzate dalle difese avversarie. Un punto debole comunque nella compagine guidata da Donadoni può essere individuato nelle assenze importanti, almeno una per settore: Alessandro Lucarelli mancherà nella difesa come Valiani a centrocampo e ancora Floccari potrebbe non farcela per domani. Scatta qui l’interpretazioni tattica della partita: se il Parma volesse, contando anche il fattore campo, tentare la conquista del bottino pieno, si troverebbe a fare i conti con le ripartenze fulminanti degli azzurri, maestri quando c’è da “pungere come una vespa”. Parma e Napoli si affronteranno nel pre-pranzo della domenica, resta solo da vedere se gli azzurri riusciranno a far passare l’appetito ai tifosi emiliani.

Arbitro della serata sarà Paolo Valeri di Roma.

Emanuele Romolo Criscuolo

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