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Serie A, i Temi della 3a giornata

Napoli - Milan e Inter - Roma, che giornata

 

Dopo solo 90 minuti giocati, in Serie A è già tempo di precoci voli pindarici e panchine traballanti. Sono bastati 90 minuti e le certezze di un’estate intera sono crollate sotto i colpi dei primi gol, realizzati e subiti. E così capita che l’Inter, che solo un anno e mezzo fa dominava in Europa e in Italia, diventi una squadra da buttare, cominciando dal caro Gasperini. Mezza Milano lo vorrebbe sul rogo, l’altra metà, quella rossonera, lo vorrebbe invece vedere ancora a lungo su quella panchina. O la Roma, e il discepolo di Guardiola, il caro Luis Enrique, prima mago canterano, poi a fare compagnia sul rogo a Gasperini. E che dire invece della Juve. Di norma niente. Ed invece, dopo 90 minuti, i bianconeri miracolosamente risolvono tutti i loro problemi, Conte è il mago della panchina, mentre Pirlo, Buffon e Del Piero magicamente tornano a sei anni fa, quelli del pre-calciopoli. Per fortuna che c’è la seconda giornata, dai …

Cagliari – Novara: sida inedita nella massima seria. Solo 21 precedenti in Serie B, tra casa e trasferta. Comanda il Novara, corsaro per ben 9 volte. 5 vittorie per i padroni di casa (tutte tra le mura amiche), 6 i pareggi. La prima in A però siamo sicuri che il Cagliari non vorrà concederla ai piemontesi, soprattutto per dare un seguito alla bella vittoria di Roma. 6 punti in 2 giornate sarebbero un bel bottino per i sardi, Novara permettendo.

Inter – Roma: mors tua vita mea, avrebbero detto gli antichi romani. Dall’allora Mediolanum forse non avrebbero avuto una risposta tanto profonda (barbari e filosofia non vanno di pari passo). I tempi cambiano, ma i termini no. E ritorna attuale il mors tua vita mea. In poche parole (visto che la filosofia non va neanche di pari passo con questi tempi) chi vince si salva, chi perde … diciamo che non avrà una settimana semplice. Ed ecco quindi che la 66 volta in cui San Siro ospita l’incontro sarà diversa da tutte le altre. 34 vittorie dell’Inter, 22 pareggi e 9 vittorie della Roma non conteranno nulla. Sarà solo mors tua vita mea.

Atalanta – Palermo: la voglia di annullare la penalizzazione contro quella di stupire ancora. Un tecnico esperto come Colantuono contro il novello Mangia, simpatico semisconosciuto, 2300 euro al mese (nel calcio una miseria, nella vita una fortuna!),  che ha fatto piangere i milionari interisti. L’ultima volta, nel Maggio 2010, l’allora rosanero Cavani giustiziò gli orobici con una doppietta, condannandoli alla B. Rivalsa, gridano a Bergamo, forti della loro affermazioni (ben 16, 15 i pareggi). Il Palermo ne ha solo 3 di vittorie, ma in panchina un simpatico semisconosciuto che guadagna 2300 euro al mese. Un Devis Mangia che, dopo Milano, vuol far piangere anche Bergamo

Bologna – Lecce: La salvezza si costruisce da subito. Così come da subito entrambe devono cercare di scollarsi quell’antipatico zero in classifica. Il Bologna al momento è più tranquillo. La sfida al Dall’Ara è tradizionale appannaggio felsineo. 9 vittorie e 7 pareggi, 2 solamente i successi leccesi. Come detto la salvezza si costruisce da subito, ma caro Lecce anche con i colpacci in trasferta

Catania – Lecce: solo una volta, e per giunta in Serie B. correva l’anno 1985 e il Cesena si imponeva per l’ultima volta al Massimino. Poi niente, solo Catania, ad eccezione di un pareggio, sempre in B, dell’87. Anche l’anno scorso, quando al sfida finalmente tornò in massima seria, i romagnoli non poterono esultare. 2-0, Silvestre  e Maxi Lopez. Il primo non c’è più, il secondo sperano, dalle parti di Cesena, che non sia in serata.

Lazio – Genoa: c’è un po’ di delusione in casa biancoceleste dopo il pari di Europa League contro il Vaslui. Meglio rituffarsi subito in campionato e cercare di battere un Genoa ancora in crisi identitaria. Impresa non certo impossibile, guardando anche i precedenti. Tra Serie A e B solo 3 volte il Grifone è riuscito ad uscire con i 3 punti dall’Olimpico( ultima volta nel 2008, doppietta di Borriello). 26 le vittorie della Lazio, 20 i pareggi. L’ultima volta fu un roboante 4-2.

Parma – Chievo: se il Parma è lo stesso di Torino allora questo è un incontro da 2 fisso. Ma, con tutto il rispetto, Bradley non è Pirlo, ed i timori reverenziali (o una sorta di servilismo calcistico) contro il Chievo non si possono avere. Quindi sveglia Parma. I clivensi non sono la Juve. Altro motivo di consolazione per i ducali sono i precedenti. Una sola vittoria dei veronesi, anno 2003. Segnò Pellissier, uno che purtroppo per Colomba non sarà Matri e non indosserà la maglietta bianconera, ma la porta la vede forse anche meglio.

Siena – Juve: Conte contro il suo passato, per rendere più roseo (da non confondere con il rosa inguardabile della seconda maglia della Juve) il suo futuro. Dall’altro lato Sannino, uno che la gavetta se l’è fatta, e pure lunga, arrivando in Serie A a 50 anni, dopo svariate promozioni e il miracolo Varese. Per quanto riguarda i precedenti, c’è poco da dire. 6 incontri e 5 vittorie della Juve. L’unico successo toscano è datato 2008, rete di Kharja.

Udinese – Fiorentina: dopo l’importante successo europeo, l’Udinese ospita una Fiorentina vogliosa di dare seguito al bel successo sul Bologna. Due squadre ben messe in campo che daranno vita ad un incontro interessante. Anche perché la gara è tradizionalmente equilibrata. 13 pareggi (tutti in Serie A) sono solo l’anticamera delle 11 vittorie dei padroni di casa e delle 12 dei Viola. L’anno scorso finì 2-1, ne segno di un Di Natale che, siamo sicuri, vorrà ripetersi anche stavolta.

Napoli – Milan: subito gara Scudetto. Napoli – Milan, l’anno scorso si giocarono il Titolo fino alla fine, quest’anno si prevede facciano lo stesso. Uno scontro che esula dal calcio. Non si tratta di sport, si tratta di cultura, appartenenza, di storia. La classica sfida tra il Nord, ricco e privilegiato, e il Sud, orgoglioso e indomabile. Il genio di Maradona contro l’eleganza di Van Basten, l’innovativo De Laurentiis contro il paperone Berlusconi, i goleador Cavani e Pato. Ecco, solo alcune delle sfide insite in questo big match. E come ogni volta in questi casi i precedenti sono inutili. Conta solo il presente, solo questi 90 minuti. Napoli contro Milan, Sud contro Nord. Per una partita che vale molto più di un semplice Scudetto

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio 

 

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