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Sfogo De Laurentiis: “Se chiede sei milioni Cavani va in panchina”

Messaggio al bomber nell’incontro riservato tra il patron e i tifosi

De Laurentiis scatenato nell’incontro con i tifosi al teatro comunale. Sollecitato su tutti i temi caldi ha risposto su tutto a cominciare dall’argomento Cavani. E tra il serio e il faceto: «Se chiede sei, sette milioni potrà restarsene in panchina».
Parola più parola meno, sarebbe questo il concetto espresso dal patron azzurro, secondo quanto emerso dal racconto dei tifosi. De Laurentiis ha pure precisato il prossimo obiettivo. «È un mercato molto difficile, ma l’esterno sinistro molto probabilmente arriverà». Su Jovetic. «Preferisco un napoletano, piuttosto che un calciatore che ti chiederebbe la luna dopo qualche anno. Il fair play finanziario riguarda tutti i club, anche il Milan si sta adeguando». Una full immersione del presidente azzurro. La mattinata di jogging con il personal trainer, applausi ma anche qualche mugugno dei tifosi al suo ingresso sulla pista d’atletica in riferimento alle operazioni di calcio mercato (sono spuntati poi anche due striscioni ironici). In pomeriggio il salto a Pejo per assistere all’incontro della Primavera, dopo la conferenza stampa nella quale ha presentato i neo acquisti Behrami e Gamberini. «Li seguivamo da parecchio tempo per rafforzare difesa e centocampo, piacevano molto a Mazzarri, hanno la caratteristica di aver giocato sempre negli ultimi anni in italia. Dato che vorremo fare bene subito in campionato non avendo il peso della Champions volevamo giocatori pronti. Potevamo passare la mano in Europa League ma la giochiamo con grande professionalità».
Cancella la voce di un suo imminente acquisto dei Rangers Glasgow e esclude la possibilità che possa avere un socio di minoranza cinese come starebbe pensando Moratti. «Il secondo anno di C dissi a Pier Palo Marino che puntavo all’Inghilterra e lui mi prospettò la Scozia. Il mio pensiero che dico da 4-5 anni è di avere squadre in giro per il mondo, ma il calcio è vivo solo in Europa e in Sudamerica, quando sarà il momento di farvi sapere quale squadra avremo deciso di acquistare lo diremo. Moratti e il socio di minoranza cinese? Sono un cavallo che corre da solo, non saprei stare in una società di calcio con dei soci».
Poi la lunga parentesi di mercato. Parte ribadendo di non aver ricevuto nessuna offerta per Cavani e poi affronta la vicenda Gargano. «Ho un serio legame con Walter: ha una personalità bella e complessa, e magari va in sofferenza perchè pensa che un altro acquisto possa determinare una minore capacità di impiego: nella vita si va avanti, c’è il nuovo modulo di Mazzarri che punta a un 3-5-1-1 ed avrà avrà visto determinate pedine nuove da inserire come utili. Comunque Gargano è uno che quando va in campo da sempre tutto se stesso». Quindi precisa quanto già speso sul mercato in entrata. «Il mercato è cominciato con i 12 milioni pagati a gennaio per Vargas, poi ne abbiamo pagati altri dieci per Gamberini e Behrami e sette per l’acquisizione definitiva di un attaccante come Pandev. Facciamo il conto e stiamo a 29. Prendere Jovetic non costerebbe nulla. Stacco un assegno da 30 milioni e poi che faccio, butto fuori Insigne? Insigne me lo ha chiesto mezzo mondo e ho detto no, dopo Pescara la piazza ideale per lui è Napoli».
De Laurentiis precisa le strategie di mercato: «Il mercato del Napoli è sempre aperto, laddove con Bigon troveremo elementi promettenti li compreremo e li facciamo crescere da qualche altra parte e poi li riportiamo a casa. Cerchiamo un giocatore ambidestro che possa giocare nel ruolo di Dossena e Maggio, Zuniga, stiamo vedendo se andare avanti con loro tre sperando che non avvengano infortuni o se puntare su uno maturo di trenta o trentuno anni, oppure su un giovane. Sì, ho parlato con Balzaretti, c’è una sua scelta familiare da rispettare. Con Zamparini potrebbe anche trovarsi una soluzione in un secondo, la palla ce l’ha in mano il calciatore». La questione stadio. «Lo stadio a Ponticelli? Ci giocheranno con qualche altra squadra, io non ci vado a giocare, sono uno tosto. Gioco solo al San Paolo o dove dove dovessi decidere di costruire un nuovo stadio, intanto aspettiamo la legge sugli stadi che non arriva, poi la leggeremo e la interpreteremo e vedremo se si può fare qualche modifica. Ripeto, non giocherò in uno stadio che non ho creato e non ho realizzato».
Da un ritiro all’altro. Da quello della Juve giungono le parole di Caceres su Cavani. «Lo vorrei alla Juve, ma non dipende da me. Edinson ha dimostrato di essere un grande giocatore e di saper fare tutto, con lui potremmo centrare il triplete».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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