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Si apre a Napoli il progetto “La giornata della cultura sportiva”

Una giornata con i valori sani dello sport

Quale scenario migliore del porto di Napoli, “Mascalzone latino” che con la sua maestosità sembra volerti invitare a partire per lunghi viaggi ed una citta’ che nonostante i “suoi” problemi vuol sempre far sentire la sua presenza nelle manifestazioni importanti. 

Si apre cosi’ la terza tappa per la seconda volta consecutiva nel capoluogo campano, il progetto “La Giornata della Cultura Sportiva” & “EticCamp” a cura del M.E.C.S. – Movimento dell’Etica e Cultura nello Sport, con il patrocinio del Ministero della Gioventu’ e del CONI.

L’Università Parthenope ospita questa seconda edizione napoletana con la presenza dell’avvocato Tommaso Mandato, presidente dell’ associazione Sportform, costituita da un gruppo di professionisti che avendo maturato una profonda esperienza nell’ambito della formazione e del management del mondo dello sport, hanno come scopo primario quello di divenire un punto di riferimento per tutti coloro che intendono migliorare e perfezionare la loro attività nei diversi settori del “pianeta sport”. e del Presidente del M.E.C.S. Gianni Rivera.

Dopo i ringraziamenti all’Università Parthenope e ai docenti di Educazione Fisica l’avvocato Mandato dice:

La “mission” è sensibilizzare le coscienze giovanili ai valori etici dello sport. L’etica è una precondizione. La scuola è un mezzo per aiutare i ragazzi, l’etica è importante per far si che i ragazzi diventino campioni in tutto.

La “vision” è diffondere l’etica nello sport e rende il M.E.C.S uno strumento di cultura per i giovani. Lo scopo è creare un filo diretto mondo-scuola e mondo-sportivo.Il M.E.C.S è alla terza tappa del 2010 e al secondo anno qui a Napoli onorati dall’abbinamento con l’università Parthenope.

Quando due anni fa pensammo di creare il M.E.C.S individuammo immediatamente il personaggio pubblico e sportivo che ci doveva rappresentare; infatti, la scelta è ricaduta su un campione come Gianni Rivera, un mito per la nostra generazione e anche per quella attuale anche se non lo ha mai visto giocare.”

Ha preso quindi la parola Gianni Rivera che dopo aver ringraziato tutti i presenti ha dichiarato:

Questo progetto sembra una cosa eccezionale, ma invece dovrebbe essere considerato banale insegnare a crescere nel rispetto delle regole,vivere una vita sana è una norma non un’eccezione e vivere anche nello sport la “diversità” dovrebbe essere una norma ,poiché la cultura moderna ha fondato tutto sul materialismo e ci ha fatto dimenticare che ci sono dei valori che valgono molto di più.

Noi stiamo portando avanti un discorso e incontriamo molte persone convinte che si debba parlare di questi valori. Noi ci auguriamo di essere messi con il nostro progetto in un angolo, perché vorrà dire che  abbiamo preparato bene i nostri giovani per un futuro diverso”.

Tra i personaggi presenti è da sottolineare la presenza di Vincenzo Ferrara, fratello di Ciro, ex campione di Napoli e Juventus ed attuale tecnico dell’Under che si occupa 21 con la Fondazione Cannavaro-Ferrara di cultura della solidarietà nell’ambito del settore sportivo, artistico e sanitario.

Dice “oltre il 10% di ragazzi nei nostri territori abbandona la scuola e si avvicina alla criminalità, l’associazione si vuole rivolgere proprio a questi giovani. tentando di togliersi dalla strada nei quartieri più difficili.

Il centro sportivo di Scampia vandalizzato nel 1980 è stato riaperto con la presenza di 500 ragazzi. La Fondazione è intervenuta a Scampia per aiutare i giovani a crescere e diventare realtà importanti”.

La mattinata si conclude con la nomina di due Ambasciatori dello Sport: Francesca Gomes De Ayala, campionessa del mondo di Karate ed il Dottor Vincenzo Imperatore, presidente della Futsal di calcio a 5 sempre nell’ambito di realtà difficili e la nomina degli insegnanti di Educazione Fisica come “Cavaliere dell’Etica Sportiva”

 

Alessandro Sacco

 

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