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Signore e signori ecco a voi Callejon: tutto campo, famiglia e… mercato

Il suo nomignolo è Calleti: tra domani e martedì il trequartista passerà dal Real al club partenopeo

Una volta, una rivista spagnola titolò così il servizio dedicato a José Maria Callejon:  “Il calciatore più romantico”. Amore, famiglia, amici, impegno sociale e uno stile che ricorda un po’ quello di James Dean. A cominciare dai capelli dritti, corvini e refrattari anche al vento. Ecco, sono questi i segni particolari del prossimo acquisto del Napoli: José Maria detto Pepe ma soprattutto Calleti, un soprannome coniato apposta per lui dal migliore amico mai avuto, Sergio Ramos. Insieme con Chulo, per la verità, altro nomignolo divertente ma un po’ vietato ai minori. Roba di spogliatoio, comunque. Di vestuario alla spagnola, considerando che i due erano l’anima frizzante del Real Madrid. Erano, al passato. Perché ormai le cose stanno andando proprio in questo senso: domani, al massimo martedì, il Napoli piazzerà le mosse decisive per chiudere la trattativa con il Real e recapitare a Benitez il trequartista inserito in cima alla lista delle preferenze. Da pupillo di Mourinho, a pupillo di Rafa. San Paolo galactico.

IL GIORNO CHIAVE  – E allora, ultimissime. Edizione straordinaria: Callejon è in attesa, anche in fibrillazione se vogliamo. Motivo? Claro: lui ha già scelto l’azzurro da un po’, senza esitazioni, e poi, da suggeritore (con il vizio del gol) ha passato il pallone ai due club. Che, per poco meno di dieci milioni di euro, chiuderanno il trasferimento nelle prossime ore: domani, al più tardi martedì. Il diesse azzurro, Riccardo Bigon, è fiducioso; come Rafa e anche Manuel Garcia Quilon, mediatore dell’affare e manager sia del tecnico, sia del ventisienne giocatore andaluso. Di Motril. Granada.

DONNA LUNGIMIRANTE – La sua compagna, Marta Ponsati Romero, è invece di Barcellona. Catalana doc, bella e lungimirante: “Giovane madre, studentessa di styling, innamorata di te, felice? ora a Madrid, domani chissà”, il messaggio di presentazione sul suo profilo Twitter. Domani a Napoli, a questo punto.

ANIME GEMELLE – In bella mostra multimediale, la foto di lei con Calleti: splendida coppia, davvero; anzi, un tris d’assi insieme con Paula, la bimba della modella che il giocatore considera sua figlia. Innamorato pazzo delle sue donne, del cane Ona e della sua famiglia: dei genitori José Maria e Encarni, titolari di un banco di frutta al mercato di Motril; della sorella maggiore Vanesa, che considera una seconda madre, e della nipotina che lo chiama Tito-gol (tipo zio-gol); del fratello Juan Miguel detto Juanmi, centrocampista dell’Hercules di Alicante. Gemello. Identico: stessi occhi, stessi capelli, stesse fossette. Una volta, giocando insieme una partita con la cantera del Real (compagni fino a 14 anni), un arbitro li confuse e invece di ammonire Juanmi sventolò il cartellino in faccia all’innocente José. I due fratelli dirigono anche un campo estivo calcistico dedicato ai ragazzini: Campus HH Callejon.

MILIONI E SPICCIOLI – Un tipo umile, insomma, nonostante il successo,  («Spesso io e miei fratelli aiutavamo i miei al mercato» , ha raccontato). Uno che, una volta, dopo una partita in notturna con il Real a Valencia, partì di corsa per raggiungere Motril e adempiere in tempo al suo dovere di cittadino in occasione delle elezioni: lo avevano nominato vice presidente di seggio. Guadagnò 60 euro. E nello spogliatoio del milionario Real questo aneddoto è passato alla storia come autentica leggenda.

DA MOU A RAFA – Di certo, anche il Napoli spera che il suo acquisto possa passare agli annali della saga azzurra come un gran colpo. I presupposti ci sono, perché Callejon ci sa fare sul serio. Talmente da diventare prima il pupillo di Mou, come Pandev, e poi il primo obiettivo della lista di Rafa. Dopo una settimana di stallo, diciamo così tecnico, Bigon negli ultimi giorni ha piazzato l’affondo decisivo: non resta che attendere il lieto fine. Ormai annunciato e neanche troppo lontano dal raduno di mercoledì e dal giorno della partenza per il ritiro di Dimaro (sabato).

TRAGEDIA ITALIANA –  Postilla di cronaca: Callejon, in realtà, ha già sfilato al San Paolo il 5 agosto 2009, in amichevole ai tempi dell’Espanyol. Finì 0-0 e lui giocò, bene, sessantacinque minuti. Un ricordo dolce e poi amarissimo: tre giorni dopo, infatti, il suo compagno e capitano, Daniel Jarque, fu trovato morto nel ritiro della squadra a Coverciano, alla vigilia di una seconda amichevole italiana con il Bologna.

Fonte: Il Corriere dello Sport

La Redazione

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