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SSC Napoli 13/14, il pagellone: attacco da favola, mediana da rivedere, difesa a due facce

Domenica scorsa al San Paolo si è conclusa la stagione del Napoli targato Rafa Benitez. Terzo posto in campionato e raggiungimento dei preliminari di Champions, sfortunatamente fuori ai gironi con 12 punti nella maggiore competizione europea, ottavi di finale di Europa League, ma soprattutto la conquista della Coppa Italia. Questo il sunto di una annata che ha portato un altro trofeo in bacheca per la società di Aurelio De Laurentiis. Ecco il pagellone:

PORTIERI

RAFAEL Cabral Barbosa 6.5: Arrivato a Napoli per crescere alle spalle di Pepe Reina, quando è stato chiamato in causa ha dimostrato di poter ambire ad un posto da titolare già dall’anno prossimo. Memorabile la prestazione di Swansea nella partita che gli risultò fatale per la sua stagione. Al Liberty Stadium, infatti, rimediò la rottura del crociato, terminando anzitempo la stagione.

Roberto COLOMBO 6: Ha giocato una sola partita quest’anno, quella dell’esordio in azzurro dopo tre anni. Ma il suo ruolo nello spogliatoio è stato determinante. Ha saputo farsi voler bene da tutti i compagni.

Pepe REINA 7.5: Prima stagione in azzurro per un portiere di assoluto livello scartato, forse troppo precipitosamente, dal Liverpool. Ha dimostrato di essere un vero leader, forse quello indiscusso dello spogliatoio. Lo ricorderemo sempre per gli abbracci nel sottopassaggio degli stadi a tutti i suoi compagni prima del fischio di inizio per dare la giusta carica. Ma soprattutto per aver salvato molti risultati e per aver lanciato spesso azioni di contropiede con il suo piede fatato. Fondamentale anche per la crescita di un giocatore come Fernandez.

Toni DOBLAS s.v.: Arrivato a Febbraio per sopperire all’assenza di Rafael, Benitez non lo ha mai utilizzato in partite importanti, quando era ancora in ballo l’obiettivo stagionale. Lo ricorderemo per la sua simpatia e per la sua esuberanza su Twitter.

DIFENSORI

Anthony REVEILLERE 5: Pescato tra gli svincolati a Novembre, è stato chiamato a rimediare alle assenze di Zuniga e Mesto per infortunio. Qualche discreta partita per lui, ma è andato spesso in affanno quando il gioco incominciava a farsi duro. Effettivamente, quando il Napoli lo ha acquistato, era fermo da un bel po’ di tempo e non era facile riprendere il ritmo gara.

Adriano HENRIQUE Buss 7: Una piacevole sorpresa. E’ arrivato a Napoli con tutto lo scetticismo di questo mondo da parte di addetti ai lavori e tifosi. Ha smentito tutto a suon di ottime prestazioni, ma soprattutto per la sua duttilità. Ha convinto maggiormente da terzino destro, quando Maggio è stato fuori per uno pneumotorace. La partita della svolta è stata quella contro il Porto in casa, dove risultò essere il migliore in campo proprio sulla corsia di destra.

Miguel Angel Britos 5: Non molto spazio per lui in questa stagione. Alla vigilia del campionato lo si dava per titolare al fianco di Albiol, ma poi Benitez ha deciso di puntare su Fernandez. Importante l’unico gol messo a segno contro il Milan al Meazza aprendo le marcature. Per il resto non è riuscito a mettersi in evidenza quando ha avuto le sue occasioni.

Christian MAGGIO 5.5: Due infortuni che gli hanno impedito di dare costanza al suo rendimento. Da Novembre è stato quasi sempre impiegato da Rafa Benitez in situazione di totale emergenza per quanto riguarda i terzini. Una stagione non proprio incredibile per lui che ha comunque garantito un buon apporto alla squadra. Ha lasciato a desiderare in alcuni frangenti.

Giandomenico MESTO 6: Ha goduto della fiducia di Benitez che lo ha apprezzato per la sua intelligenza tattica. Peccato per il suo infortunio rimediato  in un buon momento di forma.

Camilo ZUNIGA s.v.: In pratica lo si è visto solo a Settembre ed Ottobre. In questa stagione lo si ricorderà più per i saltelli al coro “Chi non salta è Juventino” (al quale mai rispose in questo modo nel ritiro di Dimaro, guadagnandosi l’appellativo di traditore da parte di alcuni tifosi per una presunta trattativa con la Juventus). Dopo aver firmato il prolungamento di contratto col Napoli ad Ottobre, è poi scomparso per l’operazione al ginocchio. Il suo futuro è incerto, anche perchè è stato ambiguo il suo atteggiamento, che forse poco sarà andato giù anche a Benitez.

Federico FERNANDEZ 7: Dato per partente in estate, dopo il ritiro di Dimaro fu messo anche fuori squadra in occasione di un’amichevole al San Paolo al pari di Dossena e Donadel. Probabilmente Rafa Benitez si aspettava l’acquisto di un altro difensore al suo posto. Il tecnico spagnolo, successivamente, ha deciso di puntare su di lui dopo la chiusura del mercato, quando ormai il ragazzo era totalmente sfiduciato nei propri mezzi. Il mister ha svolto un lavoro mentale su di lui e lo ha recuperato a tutti gli effetti, scacciando via le sue paure e le sue insicurezza. Dopo un primo scorcio di stagione poco convincente, a suon di ottime prestazioni è diventato un pilastro per la difesa azzurra.

Faouzi GHOULAM 6.5: Arrivato a Gennaio per dare maggiore freschezza alla fascia sinistra, visto il protrarsi dell’assenza di Zuniga ed il poco convincente Reveillere, si è ambientato bene nel campionato italiano. Fondamentale il suo innesto per il girone di ritorno. L’algerino ha dimostrato anche di avere un buon sinistro, all’occorrenza da sfruttare sulle punizioni dalla lunga distanza. Potrebbe essere un ottimo sostituto per la prossima stagione.

Raul ALBIOL 7.5: Il difensore che il Napoli non ha mai avuto. Esperienza da vendere e concretezza considerevole da parte dello spagnolo, ai margini del Real Madrid nella scorsa stagione. Spesso è risultato decisivo in alcune situazioni, ma è stato importantissimo soprattutto per la crescita di Fernandez con il quale ha fatto quasi sempre coppia da difensori centrali.

CENTROCAMPISTI

Jorge Luiz Frello JORGINHO 6.5: Acquistato a Gennaio per avere un uomo in più a centrocampo, ha dimostrato di possedere ottime qualità in termini di visione di gioco, come tocco del pallone, ma anche ottimi piedi. Insomma, il centrocampista che mancava a questo Napoli. E’ assodato che deve crescere e maturare. Deve essere più disciplinato, evitare alcuni interventi pericolosi in momenti poco opportuni e metter su un po’ di massa muscolare: per lui è già pronto un programma specifico per il ritiro di Dimaro.

Marek HAMSIK 5.5: Forse la peggiore annata in azzurro, non solo per il record negativo di gol messi a segno, ma soprattutto come importanza all’interno della squadra. E’ partito alla grande con due doppiette nelle prime due giornate con Bologna e Chievo. Tutti pensavano ad un campionato esaltante da parte dello slovacco con queste premesse, ed invece la sua involuzione è stata palese. Per fortuna la stagione storta è alle spalle e nelle ultime uscite ha anche dimostrato di essere in crescita. Deve lavorare sull’aspetto mentale per tornare ad essere il giocatore che tutti conosciamo, magari ancor più forte di prima.

Blerim DZEMAILI 5.5: Chiamato poche volte in causa nel corso della stagione, ha messo a segno gol importanti alla sua maniera. Ha dimostrato impegno e dedizione, ma è un giocatore difficilmente collocabile nel modulo del tecnico spagnolo, poichè tende spesso a lasciare la posizione in mediana. Con lo svizzero in campo, spesso il Napoli ha subito ripartenze pericolose.

Josip RADOSEVIC s.v.: Poche apparizioni sul finale di qualche match, troppo poco per giudicare il suo operato.

Valon BEHRAMI 5: Di sicuro qualche passo indietro rispetto alla scorsa annata con Walter Mazzarri. Non era il giocatore che a centrocampo predilige Rafa Benitez, ma soprattutto nella prima parte di campionato si è affidato a lui spesso e volentieri. La sensazione è che non farà parte dell’organico azzurro nella prossima stagione.

Gokhan INLER 6: Rendimento altalenante per lo svizzero, che ha alternato ottime prestazioni ad altre dove avrebbe potuto fare qualcosa in più. Tuttavia, per gran parte della stagione si è trovato a mantenere il centrocampo con un solo uomo accanto a sé, vedendosi costretto ad impostare l’azione e a contenere gli avversari. Tra i tre svizzeri è il giocatore che ha più chance di restare in azzurro.

ATTACCANTI

Josè Maria CALLEJON 8.5: “Farà 20 gol”. Lo presentò così ai tifosi un convinto Rafa Benitez, tra la perplessità dei tanti addetti ai lavori. Eppure alla fine Calleti ha messo a segno proprio 20 reti. Il giocatore che non ti aspetti, quello determinante in ogni partita, quello che forse corre e si sacrifica più di tutti. Un moto perpetuo che ha regalato ai tifosi grandi gioie con i suoi gol sempre eccezionali. Anche quelli più semplici sono stati propiziati dai suo movimenti e dai suoi tagli sempre pericolosi per gli avversari.

Gonzalo HIGUAIN 8: Era davvero difficile sostituire Cavani dopo tre annate stratosferiche da parte del Matador. Il Napoli, probabilmente, non avrebbe potuto fare un colpo migliore. E’ indubbiamente uno dei centravanti migliori al mondo. Ha dimostrato qualità, gran tocco di palla, classe e senso del gol. Su di lui son piovute critiche inaccettabili che sicuramente un campione del genere non avrebbe meritato. 24 reti stagionali è un bottino niente male, considerato soprattutto il cambio di modulo e la vena realizzativa dei trequartisti azzurri.

Dries MERTENS 8: Nel primo mese azzurro non ha convinto del tutto. Benitez lo ha spesso fatto partire dalla panchina e quando veniva chiamato in causa non risultava decisivo. Anche in alcune partite da titolare, come quella contro il Sassuolo in casa, non convinse: risultava fumoso, poco concreto. La sensazione era quella che ad un certo punto potesse esplodere il suo talento. Così è stato. 13 gol e 9 assist totali in una stagione da incorniciare. A tratti si è dimostrato devastante. Forse l’unico trequartista del Napoli in grado di puntare l’uomo e saltarlo.

Goran PANDEV 5.5: In alcune partite è risultato determinante. Benitez lo ha utilizzato in gare particolari. Si è fatto trovare pronto a sprazzi, ma ha migliorato i numeri dello scorso anno, quando veniva impiegato nettamente con maggiore frequenza: 8 gol e 4 assist totali. E’ stato comunque un ricambio affidabile, anche se a volte ha lasciato a desiderare il suo stato di forma. Non è certa la sua permanenza in azzurro.

Lorenzo INSIGNE 7.5: Per lui parlano i numeri: 9 gol ed 8 assist; ottavo nella classifica del campionato come assist-man, ben 58 le volte che ha messo il compagno in condizione di segnare; è l’attaccante che ha recuperato più palloni della Serie A (159). Niente male per il folletto di Frattamaggiore protagonista sicuramente di una stagione migliore rispetto alla scorsa annata. Ha avuto un momento negativo in cui anche i tifosi lo hanno preso di mira con fischi inopportuni, ma poi si è ripreso alla grande ed è stato decisivo nella finale di Tim Cup. E’ stato utilizzato da Benitez in un ruolo maggiormente congeniale alle sue caratteristiche ed ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per lo scacchiere del tecnico spagnolo.

Duvan ZAPATA 6: Utilizzato poco da Rafa Benitez, a larghi tratti è apparso spaesato, macchinoso e poco reattivo. Splendido il suo gol contro il Marsiglia che chiuse la partita. Nelle ultime uscite in campionato, in scioltezza, senza particolari pressioni, ha dimostrato buoni numeri. Ha messo a segno comunque 7 gol. Il futuro è dalla sua parte, forse quest’anno è stato prematuro inserirlo in rosa come vice-Higuaìn.

Servizio a cura di Stefano D’Angelo

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