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Sulla rete di Insigne scoppia la rissa ma Colantuono ammette: “Il gol è regolare”

Il minuto settantadue di Napoli-Atalanta passerà alla storia per quello in cui, per la prima volta, l’applicazione delle nuove regole sul fuorigioco ha determinato l’esito di una partita. Lancio dalla sinistra per Higuain, il giocatore è nettamente in fuorigioco ma, parola di Colantuono, tecnico dell’Atalanta, «l’assistente fa una chiamata da fuoriclasse» vale a dire che non segnala la posizione di fuorigioco dell’argentino. Piuttosto attende la destinazione della sfera che sbatte sulla schiena di Del Grosso e poi rimbalza verso Lorenzo Insigne che quasi non ci crede. La sua battuta a rete è la più facile di tutte quelle capitategli in carriera e vale l’accesso ai quarti di Coppa Italia. Ancora Colantuono: «Noi abbiamo protestato tantissimo ma chiunque lo avrebbe fatto perché queste regole non fanno altro che creare più confusione, tanto agli arbitri come a noi. Ma state certi che anche se fosse capitato al Napoli sarebbe stata la stessa cosa. Anche loro avrebbero avuto molto da ridire. Comunque nulla da evidenziare ora. Il gol è buono perché il mio giocatore ha rimesso il pallone in gioco e Higuain non interferiva». L’attaccante argentino, infatti era molto lontano da Yepes. Se la palla gli fosse pervenuta allora si che era in fuorigioco. Una prestazione esemplare quella dell’assistente. Lo stesso guardalinee, infatti, era stato protagonista di una chiamata simile in un’azione precedente protagonista Insigne. Un fuoriclasse, appunto. E come se non bastasse, alla fine, se l’arbitro non fischia, inutile fermarsi, meglio continuare sempre a giocare. È il mantra di Benitez ai suoi giocatori. Poi è partita la baraonda. Yepes è corso come un forsennato verso Barbirati, l’autore della perfetta chiamata, e già De Marco lo ha rincorso per l’ammonizione. Poi ancora proteste ed è scattato il rosso con il giocatore costretto a prendere la via degli spogliatoi mentre tutti i suoi compagni di squadra continuavano nel loro capannello sull’assistente dell’arbitro. Un episodio che ha fatto alzare il livello della rabbia che si è visto in campo con tante entrate durissime. L’Atalanta ha rischiato di perdere la testa, il Napoli non è caduto nella trappola. Finanche Cigarini, l’ex azzurro entrato dalla panchina si è fatto prendere da questo clima in cui tutti sembravano con i nervi a fior di pelle e, non appena messo piede in campo, è stato autore di una scaramuccia con il Pipita che gli ha chiesto conto quasi come dire: «ma questo nervosismo?». Alla fine le parole del tecnico bergamasco negli spogliatoi hanno riportato tutti alla tranquillità. Se proprio c’è da protestare per l’allenatore meglio farlo con la formula che non permette alle piccole di avere vita facile per l’entrata in finale.

Fonte: Il Mattino

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