Nicolò Frustalupi sta a Mazzarri, lo Special One italiano, come Villas-Boas sta(va) a Mourinho, lo Special One e basta: vice, tattico, allievo. Delfino, tanto per usare un concetto romantico. Con il sospetto fondato che il loro rapporto non farà la fine di quello dei colleghi portoghesi: la gratitudine è immensa. Che sia un predestinato anche questo allenatore tanto garbato quanto preparato (“un mostro di tattica”, Mazzarri dixit)? Di certo, quella che vivrà oggi il 35enne tecnico di Pistoia, nato a Genova per un caso, sarà una favola: il maestro è squalificato e guiderà lui il Napoli in panchina.
IL TACCUINO – Che notte. Roba da Champions e di taccuini da conservare. Sì, è nel segno di una penna e di decine di fogli volanti che va scritta questa storia: da queste parti, Mazzarri e il suo vice sono famosi anche per quegli appunti che, ironia della sorta, hanno screziato il mito di Mou e del suo ex allievo. E ancora: il loro incontro, datato 2002 alla Pistoiese, dove Nicolò scriveva relazioni sugli avversari, ricalca un po’ la storia di Villas-Boas che, da ragazzo, metteva lettere di accorgimenti tattici nella cassetta della posta di Robson, suo vicino di casa.
SENZA FUMO – Figlio di Mario, capitano e leggenda della Samp e della Lazio scomparso nel 1990 – da cui ha anche ereditato il vizietto dei tunnel nelle partitelle tra amici – rispetto a Mazzarri, uomo da tre pacchetti di sigarette al giorno, Frustalupi non ha mai fumato. Riservato e innamorato perso del calcio, arriva alle 9.30 al centro sportivo azzurro e va via per ultimo. Abita sul mare, vicino Pozzuoli, ha una compagna napoletana e raramente si vede in città: cinema e poco più nel suo carnet. Poi, quintali di video e insalate di tattica. E sogni, certo: come l’esordio in Champions che surclassa quelli della stagione precedente con il Parma in A e la Steaua in Europa League. Dedicato a papà.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
