E’ passato un anno, ma è come non fosse mai accaduto. Carmelo Imbriani in questi 12 mesi è stato presente non solo nella vita di chi gli ha voluto bene, ma anche di chi ha imparato a conoscerlo grazie all’opera del fratello Giampaolo. Fu lui a scaldare il cuore delle curve di tutta Italia quando il fratello lottava disperatamente nel lettino dell’ospedale di Perugia contro il terribile linfoma.
Quella frase «Imbriani non mollare» scritta e gridata da tutti, è diventata oggi un’associazione che ha lo scopo di diffondere i valori di lealtà sportiva di antirazzismo che hanno contraddistinto la figura di Carmelo. «Quell’immagine della sua esultanza – spiega il sito internet a lui dedicato – farà da testimone in eventi, attività benefiche e incontri nelle scuole». Un anno dopo non c’è tifoso in Italia che non abbia gridato almeno una volta quell’esortazione. Saranno in tanti anche domani a ricordare la figura di questo ragazzo che assaporò il grande calcio con la maglia azzurra del Napoli, prima di rifugiarsi in quei colori giallorossi che aveva amato sin da bambino.
Qui gli hanno intestato l’Antistadio, il campo dove giocano tutte le squadre giovanili giallorosse, proprio lì dove iniziò la sua carriera di allenatore. Un anno dopo il destino ci ha messo tanto di suo: domani al Vigorito ci sarà il Gubbio, come l’anno scorso. La squadra giallorossa domani scenderà in campo con le t-shirt dell’Associazione. Ma la Curva sud vuole fare di più. Ieri i responsabili del settore più popolare dello stadio hanno diffuso un comunicato in cui incitano le tifoserie di tutta Italia a ricordare Imbriani con questo striscione: «Imbriani, icona del calcio pulito» o anche con un pensiero che ciascuna curva sentirà di tributargli. Parole che fanno riflettere quelle dei ragazzi della Curva sud che sposano in pieno il progetto di Giampaolo Imbriani: «Il progetto di Giampaolo si estende fino a portare l’esempio di vita lasciato da suo fratello all’interno delle scuole calcio attraverso iniziative benefiche di cui potrete avere contezza collegandovi sul sito internet www.imbrianinonmollare.it. Il vostro, eventuale, gesto servirebbe a creare una sorta di eco».
Fonte: Corriere dello Sport
