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Vargas: “Napoli eccomi, in campo sarò un leone”

Il cileno si presenta così:

«In campo sarò un leone. I tifosi devono sapere che darò sempre il massimo: voglio dare una mano a portare il Napoli in alto, dove merita di stare». Parole e musica di Eduardo Jesús Vargas Rojas, 22 anni, l’ultimo arrivato in casa Napoli. Sguardo vispo, sorriso contagioso e cappellino stile monello. Ieri notte ha lasciato il Cile, direzione Spagna e poi Napoli, dove dovrebbe arrivare nel tardo pomeriggio di oggi.
Ha lasciato Santiago parlando con alcuni giornalisti sudamericani. Prima una intervista a El Grafico e poi alla web tv del suo vecchio club, l’Universidad. I proclami da primo giorno di scuola dell’attaccante cileno fanno, ovviamente, sognare i tifosi azzurri. Perché Vargas, corteggiato da Roma, Inter e chissà quante altre, ha scelto il Napoli? «Perché ho sempre sognato di giocare con la maglia che ha indossato Maradona», ha ammesso più volte. Dove può arrivare la squadra? «In alto, molto in alto». La Joya (il gioiello, quello che sembra tra i soprannomi il più amato da Eduardo) fa una smorfia. Nel Napoli avrà mansioni, almeno inizialmente, non da prima scelta: sarà il guardaspalle di Lavezzi, Cavani e Pandev, in quest’ordine. Forse dovrà limitare le sue presenze, almeno in un primo momento. È un problema? «Mi metterò a disposizione del tecnico, sono giovane e non ho nessuna remora a sacrificarmi».
Se i tifosi del Napoli si sono innamorati di lui guardando i suoi gol su YouTube, Vargas spiega di aver fatto la stessa cosa per conoscere il suo nuovo pubblico: «Diego Maradona per loro è stato una divinità, so che sono molto passionali e calorosi. Darò il massimo per farmi amare dalla gente».
Ritrova l’azzurro, solo un po’ più chiaro: lo stesso colore già indossato con i cileni della Univerdisad de Chile, la squadra con cui quest’anno ha vinto tutto, due campionati e una coppa Sudamericana. In Italia, fino al 2016, avrà uno stipendio che parte da 1,2 milioni nella prima stagione per arrivare a circa due, dieci volte di più di quello che guadagnava nel suo Paese. «Sono nervoso, molto nervoso. Ma so che mi aspetta un’avventura fantastica».
Una stagione da sogno, quella che ha vissuto e sta continuando a vivere: «Il momento più bello? La finale del Clausura contro il Cobreloa». E anche l’IFFHS, Istituto di storia e statistiche del calcio mondiale, si è accorto del piccolo cileno: l’attaccante è stato inserito nella lista dei «giocatori più popolari al mondo nel 2011», il suo nome compare tra quello dei fenomeni sudamericani, Messi e Kakà su tutti, per intenderci (i due italiani in gara sono Totti e Del Piero). Quest’anno ha fatto incetta di trofei di ogni tipo, finendo secondo solo nel Pallone d’oro del suo continente, alle spalle di Neymar.
Vargas non si smentisce: è misurato come sempre anche nelle parole di addio al Cile: «Ma tanto lo so che tornerò qui per chiudere nella Universidad la mia carriera – assicura – ora non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e fare amicizia con tutti loro. Io, ovvio, farò di tutto per farmi voler bene».
La stampa sudamericana sottolinea la spasmodica attesa dei tifosi azzurri per l’emergente stella del calcio cileno. E mostra una serie interminabile di video con canzoni riadattate. «Tutti pazzi per Edu», titola Superdeportes. La presentazione del giocatore non è stata ancora fissata, tutto dipende da De Laurentiis. Il presidente, come sua abitudine, vorrà presenziare all’evento. Ed è per questo che potrebbe slittare a lunedì prossimo, dopo la gara di campionato con il Palermo. Mazzarri, nonostante l’assenza di Lavezzi, non lo convocherà per la gara della Favorita. Probabile che lo faccia esordire in Coppa Italia, tra sette giorni, al San Paolo con il Cesena. Ma l’attaccante, a quanto pare, ha già espresso il desiderio di seguire la squadra in Sicilia. Pronto a cominciare a parlare in napoletano.

 

Fonte: Il Mattino

 

La Redazione

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