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Walter Mazzarri: «Riscatto Napoli»

Le statistiche incoraggiano il tecnico: ha fatto più punti nel girone di ritorno

Mentre cresce l’attesa per l’incontro con il Genoa, un parziale bilancio sul rendimento di Mazzarri allenatore fa risaltare l’importanza della rimonta. E visto come si è chiusa la prima parte di stagione, il tecnico azzurro può confidare di proseguire su questa scia positiva. È vero che il Napoli ha girato a ventinove punti, ben sette in meno rispetto all’anno scorso, ma Mazzarri sta lavorando con il suo staff per migliorare tutti questi aspetti e avviare l’operazione rilancio in campionato. «Vogliamo arrivare il più in alto possibile», dice il ct.Il ritorno meglio dell’andata. Questo il rendimento di Mazzarri allenatore, questi i numeri. E visto come si è chiusa la prima parte di stagione il tecnico azzurro può confidare di proseguire su questa scia positiva.
Il Napoli ha girato a ventinove punti, ben sette in meno rispetto all’anno scorso. Agli azzurri manca qualche vittoria conquistata nei secondi finali come accadde nello scorso campionato contro Palermo e Lecce al San Paolo e in trasferta a Cagliari. Meno sconfitte (quattro contro cinque) ma tanti pareggi in più. E poi al Napoli è mancato l’effetto rimonta, quando è passato in vantaggio ha quasi sempre vinto, quando è andato sotto con il punteggio al massimo è riuscito a pareggiare. Soprattutto sono mancati i punti degli azzurri contro le piccole, il ritardo in classifica si spiega proprio con questa difficoltà degli azzurri che invece contro le grandi sono andati fortissimo (unico ko contro la Roma).
Mazzarri sta lavorando con il suo staff per migliorare tutti questi aspetti e avviare l’operazione rilancio in campionato. «Vogliamo arrivare il più in alto possibile cercando di ottenere il massimo sempre, in ogni partita», questo il credo dell’allenatore che ha preferito non fissare obiettivi precisi in campionato. Giorni intensi, questi, come tutti del resto. Ha fatto appena in tempo a festeggiare la qualificazione in semifinale di coppa Italia (altro traguardo straordinario dopo la qualificazione agli ottavi di Champions) che si è trovato a dover fronteggiare la squalifica dell’Uefa (due turni di stop che gli farebbero saltare entrambe le sfide con il Chelsea). Ricorso d’urgenza del club e fiducia che la pena possa essere ridotta, in modo di esserci almeno allo Stamford Bridge, in quella che poi sarà la sfida decisiva per il passaggio ai quarti.
Mazzarri allontanò Nilmar, l’attaccante brasiliano del Villarreal che invase la sua area tecnica, per recuperare più velocemente il pallone e dare un segnale alla squadra. Il club azzurro presenterà ricorso, ci sta già lavorando l’avvocato Grassani. Si punterà almeno alla riduzione di un turno. La linea difensiva terrà presente l’analisi del video e la versione di Mazzarri. Il tecnico fornì la sua testimonianza diretta in occasione della discussione sul ricorso contro il deferimento e la multa scattata dopo Atalanta-Napoli per un suo presunto gesto dell’ombrello indirizzato ai tifosi bergamaschi dopo il gol del pari nei minuti di recupero realizzato da Cavani: vittoria piena in secondo grado con provvedimento annullato.
La stagione prosegue su tre fronti, solo Napoli e Milan sono ancora in corsa in Europa e in coppa Italia. E ovviamente il lavoro dell’allenatore dovrà tenere presente questo calendario fitto d’impegni, sette le partite in programma a febbraio (cinque di campionato, la semifinale d’andata di coppa Italia a Siena e l’ottavo di finale d’andata al San Paolo contro il Chelsea). Si ricomincia con gli impegni ravvicinati e con la settimana tipo che dovrà essere condensata in tre giorni di lavoro: defatigante, poi tattica con studio degli avversari e la rifinitura dedicata ai calci piazzati. Mazzarri potrà dare di volta in volta quattro-cinque input fondamentali su quella che sarà la prossima sfida, in questo caso la trasferta di Genova, prima gara del girone di ritorno. Primo messaggio: dimenticare il trionfo di un mese fa al San Paolo, quel 6-1 clamoroso che determinò l’esonero di Malesani. Adesso in panchina c’è Marino, in trasferta non è cambiato il rendimento dei rossoblù (cinque gol a Palermo) ma in casa è arrivata la vittoria sull’Udinese di Guidolin. L’atteggiamento tattico sì, il nuovo tecnico rossoblù predilige la fase offensiva. L’operazione rimonta parte dal «Ferraris»: gli azzurri ricominciano dal settimo posto, una posizione che si proverà a migliorare. I numeri del tecnico sono incoraggianti: nel girone di ritorno ha fatto sempre meglio.

Fonte: Il Mattino

 

La Redazione

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