Il preparatore dei portieri Xavi Valero ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Mattino. Il quarantunenne laureato in Pedagogia è al suo secondo anno nello staff azzurro di Rafa Benitez. Ecco quanto evidenziato nell’intervista da Iamnaples.it:
“I portieri sono un pò come i bambini, apprendono con il gioco e con la pratica. Per stuzzicare l’invettiva di un portiere opero così: lo metto davanti ad un certo tipo di problema e aspetto che lui trovi da solo la soluzione. Se lo fa bene, altrimenti intervengo. Esattamente come si fa con i figli. In questo modo si sviluppano potenzialità e creatività. Rafael? Con lui è facilissimo lavorare perchè è sempre concentrato in allenamento, dall’inizio alla fine. E’ un portiere psicologico, bisogna fare in modo che non abbia mai cali. Benitez? Sono quello che sta da più tempo nel suo staff. Per colpa di un infortunio al polpaccio in passato ho dovuto rinunciare alla carriera di calciatore. Nell’estate del 2007 volevo riprendere gli studi per diventare professore ma ricevo la chiamata di Rafa che avevo incrociato una decina di anni prima in un Logrones-Extremadura. Mi disse: “Vieni a Liverpool, ti voglio parlare”. Il colloquio durò 10 minuti, poi siglammo il nostro accordo. Da allora non ci siamo più separati. La parata più bella dell’anno scorso? Quella di Reina al primo minuto allo Juventus Stadim oltre a quella di Rafael al San Paolo sul rigore parato a Guarin. Sono l’unico del mio staff che tifo Barcellona, il mio idolo non poteva che esser Zubizarreta.”
