L’Italia saluta la Champions dei giovani. Dopo il Milan sconfitto a Londra, cade il Napoli ma a testa alta e con grande onore. Il primo tempo sembrava essere la classica lezione di superiorità tecnica inflitta dal Real, giovane o adulto che sia. La stessa che ha subito la Juventus durante i gironi eliminatori. La formazione di Ramis dava spettacolo: grande qualità nel palleggio, movimento senza palla e frequenti cambi di gioco. Zidane Jr. tra le linee seminava il panico e proprio da una sua intuizione è arrivato il gol del vantaggio di Munoz al 15′. Il Napoli soffriva, il Real sprecava molte occasioni grazie anche al portiere azzurro Scalese in giornata di grazia. Nell’intervallo Saurini costruisce la svolta. Entra Anastasio per D’Auria, poi Romano per Gaetano; il Napoli abbassa il baricentro per stare più compatto e coperto, si passa dal 4-2-3-1 al 4-4-1-1. Si gioca all’italiana, gli azzurri prendono campo e i blancos si rilassano, convinti di aver ormai già vinto. Al 71′ arriva il pareggio: Lasicki di testa anticipa tutti e batte Rodriguez. Il Real va all’attacco, ha qualche occasione per vincere ma anche il Napoli poteva realizzare la zampata decisiva. All’ultimo istante arriva la beffa per gli azzurrini; Feibas al 94′ trova uno splendido tiro al volo da fuori area. La panchina azzurra reclamava perchè la partita era finita, il gol è arrivato dieci secondi dopo i quattro minuti di recupero. Il calcio sa essere letale, è questa la lezione spagnola per la Primavera del Napoli. Nello spogliatoio le lacrime e quella frase di Saurini in conferenza stampa che fa sintesi sull’avventura azzurra: “Ci hanno negato un sogno…”
Ciro Troise per Gianlucadimarzio.com
