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Zanetti e Hamsik, gli inossidabili

Potendo giocare un po’ in laboratorio con il Dna verrebbe fuori la sintesi perfetta: la solidità e l’esperienza dell’argentino, i colpi e la freschezza dello slovacco. Quando Javier Zanetti già macinava metri su metri sulla fascia destra nel campionato italiano, Marek Hamsik aveva solo otto anni e i suoi numeri li riservava giocando al campetto con gli amici di scuola. Due generazioni a confronto unite però nella dimensione della continuità. Sono loro gli inossidabili della A: considerando le ultime cinque stagioni, a partire cioè dal 2007-08 (l’anno del ritorno del Napoli nella massima serie) a oggi, l’interista e l’azzurro guidano la top ten delle presenze nel nostro campionato. Che sarà il più duro e stressante di tutta Europa, ma non per tutti evidentemente. Su 158 giornate di campionato disputate dal 2007-08 allo scorso fine settimana, Zanetti ha risposto presente ben 154 volte. Alle sue spalle c’è Hamsik a quota 149. Dieci in gare in più rispetto al decimo posto dove ci sono ex aequo Julio Cesar, Pazzini e Montolivo (nelle prime dieci posizioni ci sono dunque 12 giocatori). Ovviamente, poiché la classifica tiene conto esclusivamente delle presenze nel nostro campionato, sono “tagliati” fuori, sia gli acquisti più o meno recenti che quei giocatori come Ibra che sono andati via e poi tornati in Italia.
  TESTA A TESTA – Per ottenere simili risultati in termini di continuità c’è bisogno non solo di una straordinaria condizione atletica, ma anche di una notevole capacità di gestirsi sul piano disciplinare. Analizzando lo score dei primi due, Zanetti e Hamsik, si nota come le differenze siano legate a dettagli. Il capitano dell’Inter non è mai stato espulso e ha preso 12 cartellini gialli, il centrocampista del Napoli ha rimediato 1 rosso e 13 ammonizioni però ha già scontato 4 giornate di squalifica, contro l’unica rimediata da Zanetti nel 2009-2010 che gli ha impedito di fare “38 su 38” per il terzo anno di fila. Hamsik ha saltato qualche turno in più nel 2008-09, Zanetti un anno fa, proprio in avvio di stagione, saltò tre match di campionato di fila per quello strano infortunio (pneumotorace dopo una pallonata) rimediato con il Palermo.
  NAPOLI NO STOP – A proposito di Hamsik, un dato curioso è questo: nelle prime dieci posizioni dei giocatori più utilizzati in Italia da cinque anni a questa parte, ben tre indossano oggi la maglia del Napoli. Alle spalle dello slovacco ci sono infatti Inler e Cavani. Il centrocampista svizzero è sempre stato una garanzia a Udine: 141 presenze in 4 stagioni in bianconero, una sola espulsione, 6 giornate di squalifica, di cui 3 rimediate l’anno scorso. Cavani, che l’anno scorso si è fermato a 35 gare con il Napoli per via di 4 giornate di squalifica (una scontata quest’anno), anche a Palermo si era mantenuto su questi standard. Insomma: Mazzarri non rinuncia mai ai suoi “titolarissimi”, come non ci ha rinunciato chi li ha allenati prima di lui.
  GLI ALTRI – In questa classifica non ci sono solo i grandi nomi della Serie A, ma anche quei gregari abituati a lavorare molto nell’ombra ma che alla lunga si fanno apprezzare per affidabilità. Come Daniele Portanova, oggi centrale del Bologna, terza stagione in rossoblù, ieri difensore del Siena: nelle ultime cinque stagioni mai un’espulsione e solo quattro giornate di squalifica, e non è poco per il suo ruolo, l’anno scorso si è fermato a fine novembre per una contrattura. O come Alessandro Agostini, anche lui difensore centrale: a parte la stagione 2007-08, al Cagliari ha sempre garantito almeno 34 partite a campionato, limitando a 5 le giornate di squalifica. Nelle prime dieci posizioni ci sono due portieri, Handanovic e Julio Cesar, bandiere ormai a un passo da divorzio come Montolivo, o gente come Nocerino e Pazzini che di maglie ne hanno indossate tre in cinque anni senza mai essere messi da parte.  

La Redazione  

A.S.  

Fonte: Corriere dello Sport

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