Antonio Zaza, padre di Simone, l’attaccante del Sassuolo e della Nazionale italiana, ha rilasciato un’intervista ai colleghi de Il Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
«Simone è un ragazzo umile, testardo come lo sono i lucani, e come lo è chi ha fatto tanto gavetta. Il primo goal in Nazionale? Una gioia indescrivibile e solo leggendo i giornali ho capito davvero ciò che è successo. Ho sentito mio figlio, era sereno come al solito, solo un po’ assonnato per il viaggio ma già sta pensando alla prossima partita contro l’Inter, a San Siro. Sul suo look con quella barba lunga? A me piace invece alla madre no e spesso lo rimprovera per questo, è però certamente meglio della cresta di qualche tempo fa, alla fine queste sono ragazzate, l’importante è che Simone resti sempre se stesso, umile e attaccato alla sua famiglia ed alle sue radici, lui tiene molto a far sapere che è di Metaponto, frazione di bernalda. Da quando aveva 3 anni ha cominciato a dare calci al pallone praticamente senza più smettere, palleggiava tutto il giorno. Prima di raggiungere le soddisfazioni di oggi Simone ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari ma non si è mai arreso. Con l’Atalanta ad esempio non ci fu un buon rapporto e infatti si liberò a parametro zero, la ruota ha cominciato a girare quanto è approdato alla Samdoria, in quel periodo è stato anche vicinissimo al Napoli, l’affare era praticamente fatto.”
