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Zenga: “Mazzarri attento questo Catania fa soffrire tutti”

Il Catania lo ha allenato, i ricordi per lui sono sempre piacevoli. Il Napoli l’ha affrontato da avversario come portiere dell’Inter e poi da allenatore. Walter Zenga ora guida l’Al Nasr, ieri ha pareggiato in coppa, sabato sarà impegnato in Champions: segue sempre con grande attenzione le vicende del calcio italiano.
Napoli-Catania che partità sarà?
«Una bella partita. Il Napoli sta disputando una stagione ad alti livelli e proseguendo in quello che è il progetto di crescita, il Catania è una squadra importante che gioca un buon calcio ed è messa molto bene in classifica».
Un Napoli da scudetto?
«Sì, un Napoli da scudetto. Per me non è una sorpresa, già in estate l’avevo considerato insieme all’Inter come la squadra più accreditata per poter mettere in difficoltà la Juve».
Cavani, la stella della serie A?
«Sicuramente. Un attaccante fantastico e un ragazzo straordinario, l’ho allenato a Palermo e apprezzai già allora le sue qualità umane oltre che tecniche. Sta avendo un rendimento impressionante, i numeri dicono in maniera chiara che in questo momento è uno degli attaccanti più forti al mondo».
Hamsik con la partenza di Lavezzi è diventato ancora più determinante?
«Quando in una società come il Napoli va via uno come Lavezzi si è già pronti per sostituirlo nella maniera migliore. Hamsik è diventato ancora più centrale per il gioco, c’è Pandev ed è arrivato un ragazzo interessante come Insigne».
Il lavoro di Mazzarri a Napoli, una crescita esponenziale?
«Il progetto di Mazzarri è da applausi, sta facendo a Napoli un lavoro straordinario, un signor allenatore, i suoi meriti sono sotto gli occhi di tutti. Davvero bravissimo».
Torniamo all’anticipo del San Paolo, quali i rischi per il Napoli?
«Tanti, ripeto il Catania è una signora squadra, difficile da affrontare, gioca un bel calcio anche fuori casa. A Milano giocò una bellissima aperta contro l’Inter anche se alla fine ha perso. In squadra ci sono tanti argentini che giocano con spensieratezza e non si lasciano condizionare anche fuori casa».
A Catania allenò qualche anno fa, qual è il segreto di quella società?
«Anche lì il segreto è nel progetto che parte da lontano. Quando c’ero io ci salvammo all’ultima giornata contro la Roma e poi con sette giornate d’anticipo l’anno successivo. Uno dei punti di forza sta nel centro sportivo tra più belli d’Europa e sul fatto che la società lancia allenatori giovani e poi li difende nei momenti di difficoltà. Montella andò molto bene, ora Maran sta facendo un grande lavoro».
Il Napoli gioca in anticipo rispetto alla Juve, un vantaggio o uno svantaggio?
«Dipende, non si può dire in anticipo. Dipende dal lavoro psicologico sui calciatori e anche in questo Mazzarri è un maestro perchè riesce sempre a toccare le corde giuste».
Il San Paolo pieno sarà un vantaggio.
«Sicuramente, l’entusiasmo dei tifosi è da sempre l’arma in più per il Napoli, però il Catania anche da questo punto di vista è una squadra che non si lascia condizionare».
Lotta scudetto, discorso a due Juve-Napoli?
«Inizialmente avevo pronosticato anche l’Inter, però al momento la corsa è ristretta a Juve e Napoli con possibili sorprese Lazio e Milan».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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