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Zuniga, la freccia di Mazzarri

Il colombiano si riprende il posto a sinistra

Non si deve esagerare parlando di un Mazzarri che ride, ma di sicuro, chi lo conosce lo sa bene: quando lui parla di Zuniga gli ridono gli occhi. A Palermo, nonostante Aronica abbia disputato un’ottima prova, la mancanza del colombiano si è sentita. Del resto, è lui il titolare sulla fascia sinistra. E quando si ha a che fare con Mazzarri guai a toccarglielo. Da martedì a Castelvolturno l’allenatore azzurro sta lavorando di nuovo con Zuniga titolare, al suo posto. Un recupero che, smaltita la squalifica, ridà al Napoli il suo punto di  riferimento. Dossena, invece, è ancora out e quindi l’ex Siena, è ad oggi, l’unica scelta possibile. Tuttavia anche con Dossena sarebbe andato in campo di certo il colombiano.
L’EVOLUZIONE. La fascia sinistra è di sua competenza: e pensare che il colombiano arrivò nel 2009 dal Siena come difensore destro, impiegato soltanto nella difesa a quattro. Un acquisto “sfasato” rispetto al modulo utilizzato dal Napoli, che aveva bisogno di un esterno vero. Tuttavia Donadoni lo ritenne vice Maggio, ma senza mai sembrare troppo convinto. Con l’allenatore oggi al Parma, il colombiano sembrava un altro acquisto sbagliato della gestione Marino, anche considerando la cospicua cifra per la quale fu acquistato dal Siena (8 milioni di euro). Ma quando arrivò Mazzarri la storia cambiò: senza pensarci su due volte il toscano lo piazzò subito a destra, dove il Napoli aveva un vuoto atavico (che in un certo senso esiste tutt’ora). Dapprima, le prove di Zuniga sul versante mancino erano imbarazzanti, tanto che duravano soltanto pochi minuti. Poi col tempo, ma soprattutto grazie ad un enorme lavoro tattico e tecnico fatto in allenamento, il giocatore sudamericano si è trasformato in un esterno sinistro coi fiocchi. Non è stato semplice, perché il diretto interessato non era per nulla convinto di questo cambio di fascia. Ma “aiutato” dall’insistenza di Mazzarri, ha capito che a destra, con Maggio, non c’era trippa per gatti. E da qui un cammino lento, ma costante, che in quasi quattro anni lo ha portato ad essere ufficialmente un esterno ambidestro, con  relativo aumento del valore di mercato (non meno di 11-12 milioni, oggi) e la stima di molti club, tra i quali perfino il Barcellona, che ha visionato il giocatore.
«GIOCATORE DA BARCELLONA». E proprio questa notizia ha inorgoglito Mazzarri, che considera Zuniga una  sua “creatura”. «Per me vale come un top player, è all’altezza di giocare nel Barcellona», ha detto più volte  l’allenatore azzurro. Durante quest’estate il tecnico partenopeo è tornato spesso sull’argomento Zuniga: di fatto ha “tolto” dal mercato l’arrivo di un possibile esterno sinistro. «Abbiamo Zuniga e Dossena, siamo coperti. Se arrivasse un nuovo giocatore lo utilizzerei sulla destra, perché sul lato mancino siamo ben coperti», ha ripetuto l’allenatore, che ha indotto il club, una volta bloccata la partenza di Dossena, a spostarsi sull’altra fascia, la destra, per cercare un rinforzo.
IN CAMPO CON RABBIA. E contro la Fiorentina, oltre alla stima dell’allenatore, Zuniga avrà anche un bel carico di rabbia: la squalifica rimediata per l’espulsione in Supercoppa è rimasta indigesta. Il colombiano è abituato al cartellino rosso, ma stavolta il provvedimento dell’arbitro è sembrato eccessivo. Ecco perché l’esterno vuole fare di tutto per riscattarsi da subito.
UN JOLLY TUTTOFARE. Ma Zuniga non è solo un elemento prezioso per la fascia destra: nella scorsa stagione Mazzarri lo ha utilizzato volentieri anche come trequartista, in sostituzione, ad esempio, di Lavezzi. Una posizione che quest’anno dovrebbe occupare di rado a causa del cambiamento di modulo, ma che il colombiano è disposto a utilizzare, anche se non va dimenticata che c’è anche l’opzione Dzemaili.
DUELLO CON CUADRADO. E la Fiorentina non sarà certo un cliente morbido: a sfidare Zuniga ci sarà uno tra Cassani e Cuadrado: con il colombiano ex Udinese potrebbe essere un vero e proprio derby, tra l’altro il nuovo acquisto dei viola è stato cercato dal Napoli prima di approdare alla corte del napoletano Montella.

Fonte: Il Roma

La Redazione

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