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Albiol: “In Nazionale grazie al Napoli! Chiudere carriera qui? Non so. Su CR7 e Maradona…”

Il difensore spagnolo ha parlato a 360° della sue esperienza a Napoli e non solo

Il difensore del Napoli, Raul Albiol, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi spagnoli de ‘La Razon’ parlando della sua esperienza in azzurro e del ritorno nella nazionale spagnola.

Immaginavi di tornare in Nazionale?  “Chiaramente, più passa il tempo, più diminuivano le possibilità. Però ho sempre provato a fare bene le cose nel Napoli durante gli ultimi anni e lavorando sodo, tutto viene ricompensato. Sono contento di essere tornato. Adesso devo lavorare sodo e godermi la Nazionale che è la cosa più importante per qualsiasi calciatore”.

Come sta andando la tua esperienza al Napoli? Manca poco per vincere trofei. “Vincere titoli è la cosa più difficile. Come in campo, fare il passaggio finale e segnare sono le cose più difficili. Ci è mancato concretizzare delle grandi stagioni. Però ogni anno la squadra continua a crescere e vogliamo continuare a farlo con Ancelotti. Abbiamo un grande gruppo, ed è stato così in questi anni. E’ andato via qualche giocatore e ne sono arrivati altri, ma il gruppo è sempre stato unito. Dobbiamo lavorare tutti uniti perchè non abbiamo giocatori che possono vincere le partite individualmente”.

Cosa ha imparato dal calcio italiano? “L’Italia mi ha regalato esperienza, tranquillità, fiducia. Mi sono sentito bene fin dal giorno del mio arrivo. Sono cresciuto anno dopo anno, mi trovo come se fossi a casa mia e sono felice. Non so se terminerò la mia carriera in Italia, in Spagna o da qualche altra parte, però a Napoli sono cresciuto tanto come calciatore”.

Cristiano Ronaldo ha cambiato il calcio italiano? “Ha dato più visibilità al torneo.  Se c’è uno dei migliori giocatori della storia, è normale che il campionato diventa più importante. anche se è un avversario, affrontare giocatori del genere ti motiva molti. Affrontare i migliori ti fa godere questo sport, ed è per questo che lo pratichi. Per migliorare devi affrontare sempre i più forti”.

L’impatto di Ronaldo in Italia, è paragonabile a quello di Maradona? “Non lo so, non ho vissuto l’epoca di Maradona, ma penso sia difficile paragonarlo perchè dopo tanti anni, Diego continua ad essere un idolo a Napoli. Non so se questo potrà succedere anche a Ronaldo con la Juventus che ha sempre vinto tanto in Italia e in Europa ha giocato tante finali. Ciò che successe con Maradona è diverso perchè regalò al Napoli quello che mai aveva ottenuto: due scudetti e una Coppa Uefa. Era una grande squadra, ma fu lui a fare grande il Napoli. Cristiano sarà ricordato come uno dei migliori giocatori della storia, ma Maradona a Napoli…”.

Immaginavi di tornare in Nazionale? “Chiaramente, più passa il tempo, più diminuivano le possibilità. Però ho sempre provato a fare bene le cose nel Napoli durante gli ultimi anni e lavorando sodo, tutto viene ricompensato. Sono contento di essere tornato. Adesso devo lavorare sodo e godermi la Nazionale che è la cosa più importante per qualsiasi calciatore”.

Come sta andando la tua esperienza al Napoli? Manca poco per vincere trofei. “Vincere titoli è la cosa più difficile. Come in campo, fare il passaggio finale e segnare sono le cose più difficili. Ci è mancato concretizzare delle grandi stagioni. Però ogni anno la squadra continua a crescere e vogliamo continuare a farlo con Ancelotti. Abbiamo un grande gruppo, ed è stato così in questi anni. E’ andato via qualche giocatore e ne sono arrivati altri, ma il gruppo è sempre stato unito. Dobbiamo lavorare tutti uniti perchè non abbiamo giocatori che possono vincere le partite individualmente”. 

Cosa ha imparato dal calcio italiano? “L’Italia mi ha regalato esperienza, tranquillità, fiducia. Mi sono sentito bene fin dal giorno del mio arrivo. Sono cresciuto anno dopo anno, mi trovo come se fossi a casa mia e sono felice. Non so se terminerò la mia carriera in Italia, in Spagna o da qualche altra parte, però a Napoli sono cresciuto tanto come calciatore”.

Cristiano Ronaldo ha cambiato il calcio italiano? “Ha dato più visibilità al torneo.  Se c’è uno dei migliori giocatori della storia, è normale che il campionato diventa più importante. anche se è un avversario, affrontare giocatori del genere ti motiva molti. Affrontare i migliori ti fa godere questo sport, ed è per questo che lo pratichi. Per migliorare devi affrontare sempre i più forti”.

L’impatto di Ronaldo in Italia, è paragonabile a quello di Maradona? “Non lo so, non ho vissuto l’epoca di Maradona, ma penso sia difficile paragonarlo perchè dopo tanti anni, Diego continua ad essere un idolo a Napoli. Non so se questo potrà succedere anche a Ronaldo con la Juventus che ha sempre vinto tanto in Italia e in Europa ha giocato tante finali. Ciò che successe con Maradona è diverso perchè regalò al Napoli quello che mai aveva ottenuto: due scudetti e una Coppa Uefa. Era una grande squadra, ma fu lui a fare grande il Napoli. Cristiano sarà ricordato come uno dei migliori giocatori della storia, ma Maradona a Napoli…”.

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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