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Alla scoperta dell’Arsenal, la squadra della Regina sulla strada per Baku

I prossimi avversari del Napoli in Europa League

Sarà Napoli-Arsenal il match dei quarti di Europa League. L’urna di Nyon non è benevola con gli azzurri che saranno costretti a vedersela con una delle favorite alla vittoria finale. Squadra di grande tradizione, a cui però manca la vittoria a livello europeo dal 93/94, anno in cui riuscirono ad alzare la Coppa delle Coppe.

STORIA – Fondato nel 1886 da alcuni operai che lavoravano nella fabbrica di forniture militare denominata Royal Arsenal, il club, denominato Woolwich Arsenal, visse i primi anni della sua storia in sordina fino a quando fu rilevato dall’imprenditore e politico Harry Norris che prima cercò inutilmente di fondere il club con il Fulham e poi spostò la sede del club da Woolwich ad Highbury. Dopo il passaggio il nome del club venne cambiato nell’attuale Arsenal FC. Da questo momento, dopo una controversa promozione a spese dei rivali del Tottenham, l’Arsenal entrò stabilmente nel novero dei principali club di First Division. Con l’approdo in panchina di Chapman arrivarono anche i primi successi: 5 campionati e 2 FA Cup nel periodo prima della Seconda Guerra Mondiale.

Con la ripresa dei tornei a livello nazionale dopo la guerra l’Arsenal si confermò come una delle migliori squadre d’Inghilterra, prima di vivere un periodo di appannamento attorno agli anni ‘60. Fu solo con la “scommessa” Mee in panchina che l’Arsenal tornò nell’elitè del calcio d’oltremanica, riuscendo a vincere il primo, e fino agli anni ‘90 anche l’unico, trofeo europeo la Coppa delle Fiere nel 69/70. La stagione seguente arrivò addirittura il double a conclusione di un fanastico ciclo.

Gli anni 70 furono invece magri di successi, con i Gunners che ebbero la nomea di eterni secondi a causa dei secondi posti e finali perse collezionate in quegli anni. Bisognerà infatti attendere l’arrivo di Graham verso fine anni ‘80 per giungere ad un nuovo periodo di successi, culminato nella vittoria della Coppa delle Coppe nel 93/94.

A fine anni ‘90 l’ultimo periodo di grandi successi per l’Arsenal a firma Arsene Wengere. La ventennale presenza del tecnico francese in panchina ha portato in dote ai Gunners 3 campionati, 7 FA Cup e una sfortunata finale di Champions, nonostante un ultimo periodo un po’ in chiaroscuro fatto di troppi piazzamenti e pochi trofei.

ROSA – La rosa dei Gunners è tra le migliori della competizione. Giocatori come Ozil, Lacazette, Ramsey e Aubameyang non hanno certo bisogno di presentazioni. Una rosa di altissimi livello che non a caso è considerata tra le favorite alla vittoria finale. Ad un undici titolare di altissimo livello è accompagnata una panchina fatta di buonissimi rincalzi, in grado di dare al tecnico Emery le giuste opzioni sia prima che durante la partita.

ALLENATORE – Davanti ad un mago della Champions come Carlo Ancelotti c’è quello che può essere definito il mago dell’Europa League Unai Emery. Il tecnico dei Gunners infatti ha vinto la competizione per ben 3 volte (col Siviglia) e punta al quarto successo (che sarebbe record assoluto). Arrivato all’Arsenal per condurre la squadra nel dopo-Wenger, Emery può contare, oltre alle già citate vittoria col Siviglia, anche diversi trofei col PSG.

TIFOSERIA – In quanto squadra storica del calcio inglese l’Arsenal può vantare un nutrito gruppo di tifosi. Passione, quella per i Gunners, che travalica il Regno Unito e diventa mondiale. L’Arsenal è infatti una delle squadre più tifate al mondo, ed è inoltre molto popolare tra gli immigrati di seconda generazione a Londra. L’Arsenal vanta un particolare record: durante la stagione 07/08 lo stadio dell’Arsenal risulto riempito, durante tutto il campionato, per il 99,5%. Inoltre l’Arsenal si può fregiare del titolo di squadra della corona in quanto la Regina Elisabetta II e il nipote Hanry sono notoriamente due tifosi dei Gunners.

STADIO – Per lungo tempo il nome dell’Arsenal è stato legato a quello dell’Highbury, storico impianto diventato icona del calcio british. Nel ‘99 però i dirigenti dell’Arsenal iniziarono a valutare la possibilità di costruire un nuovo impianto. Nonostante le proteste dei tifosi e gli elevati costi il nuovo stadio fu realizzato nel 2006, vendendo per 100 milioni di sterline i diritti di naming all’Emirates.

Innaugurato nel 2006 con un’amichevole tra Arsenal e Ajax per l’addio al calcio di Bergkamp, l’Emirates risulta essere uno degli stadi più moderni e confortevoli d’Inghilterra. Con i suoi 60mila posti è il terzo stadio più grande di Londra (dopo Wembley e Twichenham che però non ospitano partite di Premier) e il secondo della Premier dopo l’Old Trafford. Una particolarità risiede nel fatto che è stato stretto un accordo con la Federcalcio Brasiliana per far giocare alcune partite del Brasile all’Emirates.

A cura di Giancarlo Di Stadio

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