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De Laurentiis a “Il Mattino”: “Fossi nella Juve mi preoccuperei, partenza sprint figlia dello scorso anno. Terrei Sarri dieci anni…”

Tanti i temi toccati dal Presidente De "Laurentiis" nella sua intervista a "Il Mattino"

Lunga intervista del presidente De Laurentiis all’edizione odierna de “Il Mattino”. Queste le sue dichiarazioni: “

Al di là della mia squadra, mi ha sorpreso in questo avvio di campionato la capacità di Di Francesco di dare una nuova forma alla Roma nonostante siano venuti meno alcuni tasselli come Salah. Ha dimostrato di saper sopportare una piazza così complicata. Ho molti amici romanisti, tra cui Malagò, Verdone e Amati, si lamentano, vorrebbero sempre di più. Noi napoletani siamo invece più amanti e coerenti, più sostenitori della squadra.

Napoli primo in solitaria? Non mi sorprende e non deve farmi esaltare perché la verità la conosceremo a marzo. Squadra consapevole della propria forza? Un anno fa siamo partiti con il problema di verificare cosa fare per sostituire Higuain. Quando Milik si è fatto male, il nostro signor allenatore lo ha sostituito con Gabbiadini che non ha reso per continuità e aveva caratteristiche diverse da Arek. Si è perso tempo prima di fare giocare in quel ruolo Mertens e/o Callejon e questo tempo ci ha fatto perdere lo scudetto lo scorso anno. Quest’inizio è la continuazione di quello precedente, nella cui parte finale il Napoli ha avuto la migliore resa ottenendo il massimo dei punti.

Infortunio di Milik? Quest’anno si è fatto male quasi un mese prima. Mettere un altro attaccante dietro Milik? E quando avrebbe giocato? Nel pomeriggio dell’ultimo giorno di mercato ho avuto un’idea e ho dato al presidente del Chievo 12 milioni secchi, senza bonus, per Inglese, con l’accordo che avrei potuto prendere il giocatore a gennaio qualora mi fosse servito. Ma dato che Milik dovrebbe rientrare a metà gennaio, un mese prima rispetto la scorsa stagione, valuteremo e decideremo se il giocatore debba venire o meno dal Chievo.

Segreto del Napoli? Abbiamo lavorato sul fronte dei rinnovi, cominciando due anni fa quando abbiamo prolungato gli accordi con Albiol e Callejon. Poi sono iniziate le trattative con Mertens e Insigne definite prima della fine dello scorso campionato. Si è detto che non abbiamo fatto acquisti ma abbiamo preso Mario Rui, che conosce benissimo il gioco di Sarri. Ounas, un talento che può entrare al posto di Callejon e sbloccare le partite. Vice Hysaj? Sono soddisfatto di Maggio, è sempre una garanzia quando viene utilizzato.

Vice Reina e trattativa per Szczesny? Lui non voleva fare il secondo, ha accettato di farlo per Buffon. Avevamo parlato anche con l’agente di Neto, ma i suoi si sono sempre stati vaghi. Sembravano risposte date in attesa di un’altra proposta. Reina e Ghoulam in scadenza? Il discorso con Reina si è bloccato perché il suo agente voleva un contratto triennale. Non avrei potuto farlo perché ancora fatturiamo cifre basse e devo far stare tranquilli i tifosi di questi colori. Vediamo come va la stagione di Reina, se fa errori. C’è sempre tempo per fare un contratto. La situazione di Ghoulam è in fieri, sono un estimatore di questo ragazzo. Lo vorrei con me tutta la vita, lo amo. È una macchina inarrestabile, non ha bisogno di lunghi tempi di recupero. Lo confermerei per cinque anni ma non è insostituibile. Per questo abbiamo preso Mario Rui.

Clausola nel suo contratto? Non vorrei metterla ma se la mettiamo decido io, considerando che non è un centravanti. Non andrebbe bene se volesse prendermi in giro proponendo una clausola bassa. Ghoulam è un calciatore perfetto ma non esiste solo lui e qua “nisciuno “ è fesso. E, a scanso di equivoci chiarisco. Resta fino a fine stagione. Richieste di Sarri? Sarri non chiede giocatori. Dice: datemeli e io li alleno. Maurizio è molto migliorato. Quando era in C o in B aveva un numero limitato di calciatori e muoveva quelle pedine. A Napoli ne ha trovati 25, in prima fila uno come Higuain. Ha imparato a utilizzare risorse più grandi. Sta crescendo sempre più, dopo questo campionato e il prossimo, si diverità a gestire vari moduli.

Clausola da 8 milioni nel suo contratto? L’ho voluto io e mi sono beccato le scritte contro della curva. Nessuno ora scrive “grazie”. Di Sarri ero innamorato prima e lo sono ancor di più oggi. Ha un dono, è un rompicoglioni. Con lui non parli solo di calcio. Le attenzioni di altri club nei suoi confronti? Menomale che hanno messo gli occhi su di lui…Io spero che resti con noi dieci anni. Se non accadrà, ce ne faremo una ragione e andremo avanti. Il nostro è un percorso costante di crescita cominciato con Mazzarri e Benitez. Non ci siamo sbagliati nelle scelte fatte in questi anni. Si è discusso sul modus operandi di Rafa, ma io ricordo che ha portato a Napoli giocatori come Callejon e Jorginho, mentre Mertens lo abbiamo scelto noi. Non mi preoccupa la clausola che può liberare Sarri. Mi preoccupa solo la mia salute: se mi assiste, vedremo anni gloriosi. Vediamo quanto riusciamo a crescere.

Crescita passa dalle vittorie? Penso alla vendita dei diritti tv all’estero. Non sappiamo massimizzare i nostri risultati. Il ministro Lotti avrebbe dovuto garantire assoluta libertà, invece Infront non svolge solo il ruolo di Advisor: ha fatto un’asta e ha offerto i diritti tv della Serie A nel mondo senza che vi fossero i rappresentanti dei club, senza nessuna titolarità. Vorrei veder migliorare questo mondo. La Eca, associazione dei club europei, mi ha affidato l’incarico di guidare la commissione marketing: dobbiamo lavorare molto in questa direzione, ci sono cambiamenti continui con club che puntano alla creazione della Superlega. Sembra difficile essere ascoltati: quanti discorsi ad esempio, sono stati fatti sul format della Serie A?

Modello a 20 squadre? C’è sproporzione tra i club, il campionato non è veritiero. Apprezzo un presidente come Campedelli che gestisce nel modo giusto una squadra originaria di un quartiere di Verona. Poi c’è chi viene in A solo per i soldi del “paracadute” per chi retrocede, un’idea di Lotito che avrebbe voluto diventare presidente della Lega di B. A me piacerebbe avere un’altra squadra affinchè vi possano essere scambi di giocatori: sarebbe per loro un’occasione di crescita. Avevo provato a prendere un club della Terza Divisione Inglese e un altro della Seconda Lega americana. Un’idea per utilizzare di più i calciatori a disposizione sarebbe passare da tre a cinque sostituzioni.

Juve innervosita dal Var e dalla partenza sprint del Napoli? Il Napoli non è partito sparato, abbiamo cominciato il campionato in modo coerente con la fine dello scorso campionato. Aggiungendo qualcosa e non cambiando niente. Se fossi nella Juve, dopo aver vinto tanti scudetti, mi preoccuperei un po’ e un po’ di nervosismo potrebbe anche esserci. Un anno puoi compensare le partenze, poi emergono le differenze. Higuain? Non dico niente su Higuain. Dalla Juve sono partiti giocatori che erano fondamentali per i successi. Posso fare il nome di Bonucci, o di Pirlo. Altri sono usciti prima di completare il processo di crescita, come Morata e Pogba. Io uno come Pogba non lo avrei mai lasciato partire, così ti indebolisci. Poche sere fa a Los Angeles ho avuto ospite a cena un grande della Juve, Del Piero. Lo ricordo ancora contro di noi in Serie B. Che campione, che punizioni.

Sul Var? Strumento benedetto. Ho sentito discussioni sul tempo che si può perdere esaminando al video un’azione. Ma una pausa di un minuto e mezzo dà la possibilità agli arbitri, ai giocatori e agli allenatori di rifiatare. Il gioco risulta meno spezzettato, si sono ridotte le ammonizioni. Vedendo il calcio italiano in tv, mi annoiavo, preferivo vedere la Premier. I calciatori poi sembrano più onesti, prima sembravano recitanti.

Classifica soddisfacente anche per i tifosi? Questi punti li inorgogliscono. Quelli vorrebbero gettarci addosso la lava del Vesuvio e invece noi…Sono contento, la gente si gode lo spettacolo. Io lavoro per il mio pubblico, sono ultra-democratico e accetto le critiche. In ogni critica trovi verità o ignoranza

Pochi spettatori contro il Feyenoord? Nessuna delusione, ne sono venuti tanti. Se fisso un prezzo per i biglietti delle partite di Champions, deve essere univoco. Perché modificarlo se l’evento a me costa? All’inizio della stagione noi stabiliamo i prezzi. Quanto agli abbonati, non dobbiamo garantire il privilegio di un certo prezzo, ne diamo altri come occupare lo stesso posto allo stadio. L’abbonamento dovrebbe costare due volte in più rispetto al prezzo del biglietto, non in meno.  E poi la gara con il Feyenoord era trasmessa in chiaro in tv. Da un’indagine di mercato della Nielsen, abbiamo scoperto che nel mondo abbiamo 35 milioni di tifosi oltre che 120 milioni di simpatizzanti che considerano il Napoli la loro seconda squadra. Abbiamo un rispetto profondo verso il nostro pubblico. Presto apriremo un museo itinerante sulla storia del Napoli grazie alla collaborazione del Museo Archeologico nazionale, in cui sarà possibile rivivere il percorso del club. Presto avremo anche una squadra di calcio femminile, è il momento di dare impulso al settore così come è stato fatto in tanti paesi con ottimi risultati. Le due squadre potrebbero giocare lo stesso giorno, uno spettacolo che durerebbe sei ore allo stadio.

Scudetto o Champions? Due competizioni importanti. Abbiamo 25 giocatori per affrontarle, e se Sarri dovesse notare qualcuno distratto o demotivato, ne schiererà altri. Mio ritorno al San Paolo? Non rispondo. Non sono venuto e abbiamo vinto.”

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