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ESCLUSIVA – Fontana: ”La bravura di Sarri va ripagata a livello economico. Quando ero a Napoli ogni allenamento sembrava…”

''De Laurentiis ha svolto un grandissimo lavoro, Pioli è il nome giusto per la Fiorentina. Bernardeschi può diventare un top player''

Gaetano Fontana, ex giocatore di Fiorentina Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ad IamNaples.it in vista del big-match di sabato sera in programma al San Paolo:

Lei è un doppio ex di Napoli e Fiorentina, come arrivano le due squadre alla partita di sabato sera?

”Arrivano con uno stato d’animo diverso. Il Napoli è forte del suo risultato e sta disputando una grande stagione soprattutto nella seconda parte. La Fiorentina invece sta cercando di arrivare in Europa League, nonostante che i viola come Milan e Inter sembra che facciano di tutto per non qualificarsi. Sicuramente la Fiorentina cambierà allenatore e questo toglie serenità all’ambiente e ai giocatori. Ad oggi è nettamente favorito il Napoli.”

Napoli e Roma rischiano di chiudere il campionato con 86 e 87 punti, ma potrebbero non vincere il campionato e una delle due non porterà a casa neanche il secondo posto. Tale situazione rivela la mediocrità della serie A, che prevede un ampio distacco tra il vertice e le zone basse della classifica? 

”Non è che il campionato sia diventato mediocre, ma ci sono delle squadre di valore che non si sono espresse all’altezza del loro valore come Inter, Milan e la stessa Fiorentina. Per me, i viola hanno un ottimo organico e avrebbero potuto fare molto meglio. Questo scarso rendimento delle altre squadre ha aiutato Juventus, Roma e Napoli a fare tanti punti, ciò non ridimensiona, però, la crescita di Inter e Milan. Gli azzurri hanno dovuto fare tanto, anche in virtù della partenza di Higuain. La partenza dell’attaccante argentino sembrava una perdita che avrebbe inciso negativamente sul rendimento del Napoli e invece si è saputo rimediare”

Dopo delle ottime stagioni, la Fiorentina ne ha vissuta una molto anonima. A cosa sono dovute queste difficoltà? Chi ha più responsabilità tra la società e l’allenatore?

”Quando un anno non va come dovrebbe, i problemi sono da dividere in parti uguali tra tutto l’ambiente. In questo caso la società viola ha meno colpe. La squadra doveva ottenere di più. Sousa è un allenatore valido, ma ripeto le colpe non provengono mai da una sola parte”

Molte indiscrezioni raccontano dei contatti tra la Roma e Paulo Sousa, a suo avviso l’allenatore portoghese è pronto per una grande squadra? Per sostituirlo, pensi che Pioli sia il profilo giusto?

Pioli è un allenatore che stuzzica la linea dei Della Valle anche per l’immagine che mostra all’esterno. Pioli è un ottimo allenatore e all’inizio della sua avventura nerazzurra ha fatto bene, ma poi qualcosa gli è sfuggita di mano e i risultati sono venuti a mancare. Penso che possa fare bene in un ambiente organizzato, sereno e compatto come Firenze e non confusionario come quello dell’Inter. Sousa è un grande allenatore, io da studioso e amante del calcio posso dire che l’allenatore portoghese esprime continui spunti tattici; mi incuriosiva quando affrontava il Napoli con livelli d’intensità notevole. Come lui ci sono lo stesso Pioli, Di Francesco e Giampaolo che meritano l’occasione di allenare una grande squadra”

Fiorentina e Napoli sono dovute ripartire dalle categorie inferiori e per questo le loro vicende sono spesse accomunate. La famiglia Della Valle e De Laurentiis hanno fatto il massimo con le proprie potenzialità economiche o potevano fare di più?

L’Italia a livello economico è inferiore rispetto ad altri paesi e bisogna tenerlo in considerazione questo aspetto. Sia i Della Valle che De Laurentiis sono uomini importanti e di successo nel loro ambito lavorativo, ma non hanno la forza economica per sperperare risorse economiche e quindi rischiare oltre modo il capitale delle proprie aziende e delle proprie famiglie. E’ opportuno programmare come fanno loro e crescere con un lavoro meticoloso sul campo per far crescere i giocatori forti del domani”

L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha vissuto un’intensa gavetta prima di arrivare al Napoli. Che ne pensi delle sue recenti dichiarazioni e del continuo conflitto dialettico con De Laurentiis? 

”Non so cosa abbia in mente Sarri. E’ normale che lui voglia ambire a un salto di qualità sia tecnico che economico visto il suo percorso da allenatore. Sarri ha dimostrato di poter allenare una grande squadra e per certi versi è il migliore in Italia. L’allenatore azzurro ha fatto una semplice esternazione, si riferiva al suo prossimo contratto e non a quello in essere che ha con il Napoli. E’ normale che ci sia una certa ambiguità linguistica che può portare a diverse interpretazioni. Sarri è un allenatore forte e la sua bravura deve essere ripagata a livello economico”

Cosa manca al Napoli per colmare il gap con la Juventus? Quanto c’è da lavorare ancora sulla fase difensiva?

”Per me il gap con la Juventus non è nella fase difensiva, ma è nell’esperienza. La Juventus ha dovuto penare per arrivare ai livelli raggiunti in questo momento. Alcuni interpreti di oggi c’erano anche con Del Neri e Ranieri, progetti che andarono male, ora hanno trovato la quadratura del cerchio e stanno vincendo con scioltezza. A Napoli ci sono giocatori giovani e forti, che stanno facendo un percorso di crescita e si stanno avvicinando alla Juventus. Bisogna avere l’esperienza per certe partite e non te lo trasmette l’allenatore, ma la vita. Per competere in certe partite devi averle già giocate, in modo da non commettere gli stessi errori. Una volta acquisita l’esperienza, il Napoli veramente colmerà il gap con i bianconeri”

In alcune interviste ha dichiarato che Jorginho è da Nazionale, ma il Napoli lo potrebbe sacrificare per arrivare a un giocatore dotato di maggiore fisicità ed esperienza internazionale? Sarebbe una scelta giusta a tuo avviso?

”Sarri sa benissimo dove questa squadra può avere necessità di cambi. Ci sono altre zone del campo dove intervenire sul mercato e dove c’è bisogno di mettere fisicità, duttilità tattica e capacità tecnica. Il Napoli gioca a calcio, tutti i giocatori partecipano alla manovra e tutti devono avere un’ottima tecnica. Se nel giocatore non c’è la giusta combinazione tra fisicità e tecnica, il Napoli perde d’efficacia perchè il gioco proposto dalla squadra di Sarri è molto tecnico”

E in quali ruoli il Napoli dovrebbe intervenire sul mercato?

”Si dovrebbe intervenire dove i titolari non hanno i sostituti adeguati. Callejon non può giocare a mille tutte le partite, comprese le amichevoli; quando manca l’esterno spagnolo il Napoli ha dei problemi a sostituirlo e per Hysaj è la stessa cosa. Dietro a Ghoulam c’è Strinic, ma con caratteristiche completamente diverse. Mi aspetto molto da Maksimovic, c’è stato un investimento importante da parte della società. Il difensore serbo è dotato sia di fisicità che di tecnica e, se dovesse affinarsi nei movimenti difensivi richiesti da Sarri, potrebbe diventare un giocatore importate per la compagine azzurra. Anche Diawara  può garantire la fisicità che manca ai partenopei. Rog e Zielinski sono giovani di grande prospettiva e con l’esperienza daranno un grande contributo al Napoli.”

E’ riuscito a portare a casa delle promozioni sia al Napoli che alla Fiorentina. Che ricordo ha di queste esperienze e delle due piazze? Perchè è cosi difficile vincere a Napoli e Firenze anche quando hanno delle rose attrezzate?

”Sono piazze diverse. Firenze nella gestione della partita ti lascia più sereno mentre Napoli ti invade, ti coinvolge tutta la settimana. C’è sempre una grandissima manifestazione di affetto nei confronti della squadra. Ad alcuni giocatori non piace l’affetto spropositato da parte dei tifosi, ma a me sì. Quando ero al Napoli la sede di Castel Volturno era ancora in costruzione e noi ci allenavamo nei campi di periferia, dove c’era sempre un seguito di persone importante. Si faceva fatica a capire la differenza tra la partita della domenica e l’allenamento settimanale. In queste piazze non si vince perchè si cambia tanto e si pensa poco alla costruzione del risultato, aspetto in la Juve è maestra. I bianconeri sono stati bravi a prendere giocatori di livello mondiale a parametro zero come Khedira, Barzagli e Dani Alves. Napoli e Fiorentina devono migliorare l’area scouting che ti permette di prendere giocatori che innalzino il livello della squadra”

La vittoria della Roma contro la Juventus lascia il Napoli al secondo posto. Ti ha deluso la prestazione della formazione di Allegri? O ci sta che la Juve sia stata un pò distratta?

”Ci può stare. La Juve si sta giocando tutto in questo finale di stagione, l’errore è stato inserire la finale di Coppa Italia in mezzo al campionato”

E’ stato uno dei primi giocatori del Napoli di De Laurentiis. A quei tempi pensava che il Napoli potesse raggiungere questi traguardi in poco tempo?

”Il Napoli ha fatto grandi passi in avanti e De Laurentiis ha grandi meriti. E’ normale che il tifoso voglia vincere, ma la società sta lavorando bene. Nessuno s’aspettava questa scalata così repentina ma quel Napoli è stato creato per arrivare a questi livelli. Si annusavano già i programmi del presidente”

Bernardeschi può diventare uno dei migliori giocatori italiani?

”Lui può diventare sicuramente un top player, deve acquisire esperienza per diventare un giocatore da grande squadra e considero anche la Fiorentina tale”

A cura di William Scuotto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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