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Il clima è esplosivo, si riparta dalla chiarezza di Ancelotti ma soprattutto dall’empatia

Le curve a 30 euro per Napoli-Cagliari rappresentano la peggior risposta, per isolare le negatività bisogna aprirsi

Il clima a Napoli è esplosivo, pesante ma non è nato oggi, i tre anni del sarrismo con le emozioni e il sogno scudetto ha coperto l’ostilità tra le curve e la società del presidente De Laurentiis le cui origini risalgono al 2007, ai petardi di Napoli-Frosinone, agli arresti di alcuni personaggi del tifo violento. La frattura è nata in quegli anni e poi ha vissuto alti e bassi in relazione al percorso del Napoli. La polvere sotto il tappeto è venuta fuori e la stagione deludente, considerando le aspettative per l’arrivo di Ancelotti, ha scatenato una situazione magmatica, il San Paolo sembra un vulcano diviso e soprattutto è difficile immaginare il limite di questa storia. I fenomeni sono intrecciati: da una parte il calo di passione oltre che di spettatori presenti al San Paolo su cui pesa come un macigno il modo in cui è terminato lo scorso campionato e di conseguenza la sfiducia nel sistema calcio, dall’altra il peso della contestazione del tifo organizzato a suon di striscioni, cori e a Frosinone per la prima volta c’è stata una dimostrazione di rabbia anche per la squadra. Vedere Callejon che va a riprendersi la maglia di cui aveva omaggiato la tifoseria in trasferta allo “Stirpe” è una mazzata a livello emotivo, questo gruppo ha dei limiti ma è uno dei più belli che ha mai attraversato il Napoli nella sua storia per professionalità, senso d’appartenenza e soprattutto la condivisione del “dolore” per il campionato senza trionfo nonostante i 91 punti. Gli azzurri nell’ultimo mese hanno battuto solo Chievo e Frosinone, non sono arrivati pronti all’appuntamento clou contro l’Arsenal ma accusarli di scarso impegno o di contestare loro l’atteggiamento per la doppia sfida contro i Gunners è uscire fuori dai binari della realtà. La formazione di Emery non è una corazzata invincibile ma è superiore al Napoli senza Albiol e Hamsik, svuotato nell’anima della costruzione del gioco tra gennaio e febbraio, ha un gruppo da alta classifica della Premier League con uno spessore economico superiore di gran lunga al club di De Laurentiis.

Guai a parlare di fallimento, il Napoli per la quarta stagione consecutiva è in Champions League, ha in mano il secondo posto e ha disputato i quarti di Europa League ma non bisogna nascondere la verità di un’annata che ha deluso tutti, anche Ancelotti e i calciatori. “Il girone di ritorno non è stato all’altezza di quello d’andata” è la fotografia onesta del giudizio dell’allenatore del Napoli. Nelle quattro competizioni disputate gli azzurri hanno brillato solo in Champions League, ha dato la sensazione di poter fare molto di più in campionato, Coppa Italia ed Europa League. La negatività che si respira intorno al Napoli è eccessiva, Ancelotti si chiedeva il perché in conferenza stampa. Dopo aver provato a fare una veloce analisi, ci sarebbe da pensare alle soluzioni. Le curve al prezzo di 30 euro contro il Cagliari, con una differenza minima rispetto ad altri settori, rappresentano la risposta peggiore per affrontare la situazione e cercare di rendere il clima più sereno. Bisogna ripartire dalla chiarezza di Ancelotti nel post-partita e dalla ricerca dell’empatia, con qualche allenamento a porte aperte al San Paolo, iniziative promozionali per l’accesso allo stadio per i bambini, sviluppare delle idee anche per il centro sportivo di Castel Volturno, cercare di esportare il clima di Dimaro a Napoli. La negatività va isolata riempiendo il San Paolo, abbracciando l’anima passionale del tifo napoletano che anche ieri a Frosinone, in una partita senza entusiasmanti obiettivi di classifica, era rappresentato da circa duemila anime e la stragrande maggioranza ha vissuto con profondo disagio il gesto della maglia “restituita” a Callejon. Si riparta anche dalla campagna abbonamenti della prossima stagione, i problemi vanno affrontati con la voglia di risolverli, non con le “guerre di posizione”.

 

Ciro Troise

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