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Il Napoli sbatte sempre sugli stessi punti: è una questione d’intensità

Gattuso aveva in mente la partita contro l’Atalanta per colpire il Verona, il quattro contro quattro nella metà campo avversaria, andare subito in verticale, rimediare all’inevitabile differenza fisica con gli avversari cercando velocemente gli attaccanti. Dopo dieci secondi, al primo pallone il Napoli ha avuto subito la conferma della validità del piano-partita. Nel calcio attuale, con pochi allenamenti e tantissime partite, bisogna capitalizzare le fasi della partita a proprio vantaggio e, invece, il Napoli non l’ha chiusa nonostante alcune occasioni: la parata di Silvestri su Demme, l’occasione in cui il tedesco ha centrato Lozano, qualche ripartenza sfruttata male come quando Zielinski non ha calciato in porta da buona posizione cercando l’assist per il Chucky.

È una questione d’intensità, non di gioco

Il Napoli non ha un problema di gioco, lo dimostra la partita contro la Fiorentina, quando ad ogni tiro gli azzurri hanno fatto gol a differenza degli avversari. Contro il Verona soffrono tutti, per fare punti bisogna sfruttare le occasioni a proprio favore e sapersi difendere nei momenti in cui l’avversario prende fiducia. L’involuzione più preoccupante riguarda la fase difensiva: il Napoli ha disputato 26 partite stagionali, nelle prime tredici ha subito soltanto dieci gol portando a casa sei clean-sheet, nella seconda metà ha tenuto la porta inviolata soltanto due volte contro Crotone e Fiorentina e ha incassato diciotto reti.

Il Napoli ha un problema d’intensità mentale, accadeva con Ancelotti e sta succedendo con Gattuso. Il Verona è andato al doppio delle energie, ci sta considerando anche le fatiche della Supercoppa ma il Napoli non doveva vincerla sulla corsa ma sfruttando le proprie qualità. Gattuso si sta scontrando sullo stesso ostacolo di Ancelotti, non si riesce a rendere questa squadra capace di leggere i momenti. Le certezze possono aumentare con un’identità tattica più definita, il progetto del Napoli made in Castel di Sangro si è sfasciato con gli infortuni di Osimhen, con quello di Mertens anche l’alternativa.

Basta pensare a Napoli-Atalanta e Napoli-Roma, due partite con anime tattiche differenti in cui gli azzurri hanno dominato. La prima era il manifesto del nuovo Napoli con il costante attacco alla profondità, la ricerca dei duelli nella metà campo offensiva, contro la Roma il ritorno al passato con il 4-1-4-1 in fase difensiva. A Verona il Napoli ad un certo punto si è messo a palleggiare, è tornato nel mito del rifugio sicuro del possesso palla, un’abitudine che la squadra si porta dietro dalla ricostruzione dello scorso anno. Non c’è errore più grande che si potesse fare contro il Verona che rubava palla e aveva tante soluzioni per attaccare la porta avversaria.

Mertens e Osimhen sono parsi in condizioni pessime, ancora lontani da una forma accettabile, il loro recupero può essere molto prezioso per il Napoli ma a Verona non hanno dato la sensazione di poter trasformare la squadra e trascinarla come fatto in passato.

C’è bisogno di scelte coraggiose, De Laurentiis aiuti Gattuso

C’è bisogno di scelte coraggiose, il Napoli non può più sbagliare, De Laurentiis inizia a dare segnali di forte fastidio nei confronti dell’andamento della squadra. È troppo comodo, però, pensare solo a scaricare le responsabilità sugli altri con il gioco al massacro, la strategia dell’accerchiamento. S’interroghi, presidente, sulle sue scelte. Il Napoli nel 2018 aveva chiuso un ciclo, doveva capitalizzare il massimo e ricostruire tutto il progetto come fatto nel 2013. Si è sbagliato tutto, con la scelta di Ancelotti che non era adatto alla dimensione del Napoli e il limbo della strategia di conservazione senza che ci fosse più Sarri e il suo meraviglioso gioco.

Gattuso, se rinsavisce dalla confusione di Verona, è ancora il profilo più adatto per risollevare il Napoli ma ha bisogno del supporto di tutta la società, anche del presidente. Il vizio di questa società di affidare sempre tutto all’allenatore lasciandolo in balia delle tempeste può diventare letale in un’annata da correggere.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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